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LA TRIBUNA



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30 ottobre - 10 novembre 1998 20 novembre - 30 novembre 1998 1 dicembre - 10 dicembre 1998




1 dicembre - 10 dicembre 1998

CALDERARA


Non è un cimitero verticale


a pag. 14


CALDERARA DI RENO


Non è un cimitero verticale



Riceviamo e pubblichiamo

Ci sembra esagerato chiamare lo stabile di via Garibaldi 2 a Calderara "cimitero verticale", pur concedendo il dovuto "slang" giornalistico.
Ne è dimostrazione la festa dei bambini tenutasi giovedì 12 novembre 1998 nei locali del bar Flipper in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Calderara, nonché la continua mobilitazione dei residenti onesti, riuniti in associazione, contro la malavita e il degrado.
In particolare la festa, il cui momento clou è stato la lettura di favole di ogni parte del mondo, è servita a sfatare molti tabù che aleggiano attorno al nostro stabile e a romperne l'isolamento psicologico.
Lo stabile è assai vivo, nel bene e nel male, e dalle potenzialità enormi ed è per questo che da anni ci battiamo: per il suo recupero e perché le potenzialità che ha di diventare un'area "modello" ci sono eccome.
È vero che le passate amministrazioni di Calderara hanno commesso e ricommesso numerosi errori su via Garibaldi 2 ma va ricordato che l'area è interamente privata e, come è noto, su un'area privata il potere di intervento dell'ente pubblico è limitato.
È piuttosto vero che le proprietà private (soprattutto grossi speculatori immobiliari) hanno per anni - e alcuni continuano ancora adesso - a lucrare sul degrado (vedasi affitti in nero a prostitute, spacciatori, papponi ecc..).
Come non ricordare le truffe e le speculazioni del sig. Angelo Piperno (noto palazzinaro romano) con la sua Edilsabrina?
Come non ricordare che nel corso degli anni '80 diverse famiglie della "Bologna bene" hanno dato il via a vorticosi e lucrosi giri di compravendite degli appartamenti dello stabile?
È anche vero quanto afferma il consigliere Girotti che c'è una politica a livello di pubblica sicurezza che tende a concentrare tutti i criminali in un unico posto nella speranza di controllarli meglio.
Purtroppo questa politica di ordine pubblico (usata non solo nel caso del Garibaldi 2, ma per esempio anche per Piazza Verdi a Bologna) è pessima!!!
I luoghi ove i malavitosi vengono concentrati diventano scuole e palestre di malavita, polveriere incontrollabili, facendo correre rischi enormi a chi vive e lavora nei pressi di questi "ghetti".
Tant'è che poi, il nostro caso insegna, i vertici preposti a questa politica la cambiano sotto la pressione dell'opinione pubblica ed ecco allora costosissimi presidi fissi, blitz spettacolari ecc.
Bisogna però dare atto all'attuale amministrazione comunale di Calderara, giunta e consiglio comunale, sig. Girotti compreso, di aver lavorato alla ricerca di una soluzione di un problema difficile, siamo coscienti che ci vorrà molto tempo, che ci saranno ostacoli a non finire.
Ma non ci arrendiamo certo dopo la vergognosa decisione della Regione Emilia.
A questo proposito torniamo a sollecitare le istituzioni affinché il progetto di ristrutturazione del nostro stabile, vergognosamente silurato dalla Regione Emilia Romagna, venga al più presto realizzato concretamente.
Intanto un progetto è stato redatto, discusso ampiamente ed approvato.
La bocciatura regionale ha fatto sollevare la Provincia di Bologna, tutte le forze politiche e tantissimi cittadini di Bologna e dintorni che hanno solidarizzato con noi.
E, non ultimo, adesso il Comune di Bologna ha deciso di scendere direttamente in campo con la votazione di un ordine del giorno il 26 ottobre 1998 in cui il Comune di Bologna si impegna a coordinare le principali Istituzioni pubbliche e private dell'area metropolitana per portare a compimento il progetto di ristrutturazione.
Noi, dal canto nostro, continueremo a lavorare per migliorare la vivibilità dello stabile e a organizzare eventi culturali che "rompano" l'isolamento del nostro cimitero verticale.
Continueremo a sollecitare le forze dell'ordine affinché intervengano pesantemente contro spacciatori, clandestini, prostitute e papponi e contro i "disinvolti" proprietari che affittano i loro appartamenti.

Angelo Rizzi, portavoce dell'Associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2



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20 novembre - 30 novembre 1998

CALDERARA DI RENO


Un problema che non si risolve



Come fa notare Girotti Graziano, capogruppo della lista Migliorare Calderara, grossi problemi non ce sono in questo angolo di pianura fortunatamente ricco e produttivo.
Proprio in virtù di questa situazione, allora, non si capisce perché l'unico vero e grosso problema esistente, tardi ad essere risolto.
L'oggetto della discussione è l'ormai famigerato Garibaldi 2, il "cimitero verticale" che si incontra prima di entrare in paese.
Da ben vent'anni l'Amministrazione trascura il problema e ormai forse è troppo tardi per arrivare a una soluzione.
Dimostrazione di questo è anche la bocciatura del piano di recupero da parte della Regione, la quale, avendo a disposizione i finanziamenti per soli cinque progetti sui tanti presentati, ha pensato bene, non si capisce perché, di escludere il Garibaldi 2 dai prossimi lavori.
A questo punto, il futuro dello stabile è sempre più tragico.
Anche da parte dell'opposizione progetti particolari non ce sono, dal momento che avendo riconosciuto la validità del progetto, speravano come tutti, che venisse accolto.
Con una nota polemica, lo stesso Girotti dice: sembra quasi che ci sia un tacito accordo fra Amministrazione e Pubblica Sicurezza per concentrare la criminalità in un unico punto più facilmente controllabile...ma poi se non si controlla a dovere...Il vero problema è che ci si poteva pensare dieci anni fa, quando la situazione non era così drammatica. Adesso non si vedono vie d'uscita.
Questo tema fa quasi scomparire le altre diatribe esistenti fra maggioranza e opposizione.
Una, forse la più scottante, è quella sul censimento.
Anche a Calderara, come in altri Comuni, l'appalto sui controlli delle superfici abitative, fatti per combattere l'evasione di I.C.I. e Tassa del rusco, è stato dato ad una azienda privata (Gestor s.p.a) che ha dei guadagni sulle multe fatte.
Il paradosso però nasce quando il Sindaco con una lettera ai cittadini, invita a fornire alla Gestor, una specie di "autocertificazione" che dovrebbe servire per far guadagnare tempo ai controllori che in questo modo non controllerebbero niente.
Ma allora perché - si chiede Girotti - paghiamo soldi alla Gestor se non fa quello per cui è pagata? Come combattiamo l'evasione se gli evasori possono autocertificarsi?
A fomentare ulteriormente la polemica sulle spese, sta anche l'avanzo del bilancio; un avanzo esagerato causato dalla scarsa capacità di previsione dei programmatori i quali tra l'altro, non sanno bene cosa fare coi soldi eccedenti se non coprire altri errori di bilancio.
A chiudere poi lo "sfogo" del capogruppo sta la lamentela sulla freddezza dei rapporti fra le parti, situazione che va lentamente migliorando anche se l'opposizione non ha più, all'interno dell'edificio comunale, un ufficio dove potersi trovare per riunioni e discussioni ufficiali e una voce sul giornalino del Comune che non sia sminuita dalla pronta replica del Sindaco.



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30 ottobre - 10 novembre 1998

CALDERARA


Un notte da "sogno" al Garibaldi 2



Non si può continuare ad andare avanti così...
Queste sono le parole che si sentono più spesso pronunciare nelle frasi dei calderaresi quando l'argomento è il Bologna 2 ora ribattezzato Garibaldi 2.
Tutti sappiamo che questo stabile rappresenta il più grosso problema di degrado fisico e ambientale che affligge il territorio di Calderara.
All'interno di esso infatti, oltre alle famiglie "regolari", vivono una maggioranza di clandestini che poco a poco hanno trasformato l'edificio in un punto di attrazione per la piccola e grande crimnalità.
Questo è dimostrato dal fatto che il complesso è regolarmente pattugliato da polizia e carabinieri, i quali giorno e notte lo sorvegliano per evitare eventuali disordini che possono nascere, e che regolarmente nascono, dalle difficile convivenza di tante, forse troppe realtà sociali diverse.
L'abitato è infatti occupato, com'è noto, da nuclei familiari che vivono lì perché non possono permettersi altro ma anche da "venditori di morte" che hanno come unico scopo della giornata quello di guadagnare soldi dalla vendita di droga e dal "giro" di prostitute che gestiscono e sfruttano.
Queste, dal canto loro, si trovano a dover condividere i pochi metri quadrati delle abitazioni, con parecchie altre colleghe che sono nelle loro stesse tristi condizioni di povertà e degrado.
Quindi, separate solo dallo spazio di un muro, si trovano a contatto due realtà ben diverse: la famiglia, diciamo composta da padre che lavora e madre che si occupa della cura dei due figli (probabilmente in età scolare) e quattro o cinque prostitute che durante il giorno non si sa cosa facciano mentre quando comincia a scendere la sera si preparano per andare al lavoro...
Al loro rientro, in tarda nottata o forse di mattina presto, inizierà forse quel trambusto che sveglierà quella famigliola che vive solo 10 cm. più in là.
Forse le ragazze faranno solo un po' di rumore; forse i venditori di morte si presenteranno alla loro porta per avere la loro parte di guadagno; forse qualche loro compagno vorrebbe partecipare al guadagno e forse troveranno il modo per metterso d'accordo.
Più probabilmente invece non lo troveranno e cominceranno a gridare le loro rispettive "ragioni" e si metteranno la mani addosso.
Dopo le mani passeranno ai coltelli.
Intanto la famigliola che fino ad un'ora prima dormiva tranquillamente, si trova a dover telefonare alla polizia per avvertire dell'accaduto.
Incuriositi poi, apriranno forse la porta e si troveranno davanti l'accoltellatore (ancora in preda all'eccitazione e all'ira derivate dallo scontro), l'accoltellato (probabilmente ancora vivo ma a terra in una pozza di sangue) e le prostitute che erano l'oggetto, sì, proprio l'oggetto del contendere, ferme sulla porta a guardare gli sviluppi del fatto, naturalmente ancora in divisa da lavoro.
Cosa succederebbe a questo punto se uno dei figli della coppia, il più curioso, si affacciasse alla porta?
Cosa succederebbe all'interno di quell'equilibrio familiare?
Il bambino si accorgerà subito che non si trova davanti ad una finzione televisiva ma alla cruda realtà?
Si renderà conto del perché due vicini di casa si accoltellano davanti alla sua porta alle quattro di mattina?
No, non se ne renderà conto ed è per questo che chiederà spiegazioni ai genitori.
Se fossero i vostri figli cosa gli direste?
Ecco perché non c'è più tempo.
E l'Amministrazione, che pur rendendosi conto di questo, sta provvedendo, ci metterà molto tempo a rendere la situazione ottimale.


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19 ottobre - 29 ottobre 1998


Bologna e la sua sicurezza



Bologna è una città in cambiamento: di questo occorre prendere coscienza per rispondere ai nuovi problemi dovuti anche alla presenza di molti cittadini extracomunitari.
L'Associazione dei Riformisti (AdR) ha organizzato un ciclo di iniziative pubbliche, politico-programmatiche per discutere, presso la Casa dell'Angelo di via San Mamolo 24, sui problemi più attuali e urgenti della città.
Bologna e la sua sicurezza è stato l'argomento dell'ultimo incontro, coordinato da Lamberto Cotti, Peppino Forcione e Mauro Raparelli.
Leit motiv, una frase pronunciata da Tony Blair: Dobbiamo essere duri nei confronti del crimine, così come nei confronti delle sue cause.
Serafino D'Onofrio ha anche denunciato l'inadeguatezza della legge Martelli, dignitosissima per dare legalità agli immigrati ma che aveva bisogno di modifiche.
Conclude il suo intervento ricordando che anche gli italiani hanno conosciuto il problema dell'emigrazione per la mancanza di lavoro in patria, e questo dovrebbe fare riflettere.
Virginio Merola, presidente del quartiere Savena, ha frenato il pessimismo che trapelava da alcuni interventi: Bologna non è un caso a parte, perché ha il problema classico delle città europee moderne.
Denuncia anche l'allarmismo esagerato da parte dei cittadini, che ormai identificano l'extracomunitario come potenziale delinquente e non come lavoratore.
Sulle 10.000 presenze di extracomunitari, solo 2.000 sono senza permesso di lavoro: gli altri 8.000 contribuiscono alla crescita del nostro Paese. Dobbiamo agire per entrambi.
E sottolinea: Tolleranza zero tanto per l'esclusione sociale quanto per la lotta alla criminalità.
Il suo intervento è stato introduttivo a quello successivo, la parte chiamata in causa, ovvero il responsabile dell'Associazione Comunità Islamica El Houssine Boudassamoute.
Si parla tanto degli assenti, quelli della pelle scura e di religione islamica, senza sapere nulla di loro.
Così El Houssine ha presentato se stesso e i suoi connazionali illustrando i loro problemi.
In via Stalingrado eravamo in 200 - esordisce -. Ma dei 200, solo due erano spacciatori. Quando abbiamo chiamato la polizia, questa non ci ha dato ascolto. E allora abbiamo dovuto fare una cosa 'illegale': una manifestazione pacifica con il blocco di via Stalingrado. Il nostro saluto, sàlam. vuol dire 'pace', e questo dice molto sulla nostra cultura, sui nostri principi.
E conclude: Non dimentichiamo la grande accoglienza che ci è stata riservata nel '90, ma questa non è stata gestita bene.
Il sindaco di Calderara di Reno, Massimo Reggiani, ha parlato del Residence 'Bologna 2', dove convivono tranquillamente italiani e stranieri onesti: non ci sono spacciatori e sottolinea la necessità di politiche metropolitane della sicurezza.
Dello stesso parere il presidente del quartiere San Vitale, Claudio Peghetti, che ha riportato l'esperienza di realtà dure da affrontare come Piazza Verdi.
Ma già la presenza di 30 nuove unità preposte alla sorveglianza ha portato a un miglioramento.
Nel suo intervento Roberto Garofali, consigliere del quartiere San Vitale, ha ricordato che Bologna è la terza città nell'hit-parade delle città insicure, dopo Milano e Roma, e ha proposto un maggior potere al Sindaco dandogli il coordinamento delle forze di polizia.
La situazione di San Lazzaro è stata illustrata dal primo cittadino Aldo Bacciocchi.
Preoccupa la presenza degli zingari che comprano terreni agricoli e vi si insediano.
Occorre una linearità di programmazione all'interno delle varie istituzioni, con l'obiettivo comune di combattere il racket.
Aggiunge, poi, l'importanza della prevenzione dei fenomeni di delinquenza, investendo sull'infanzia.
Questa richiesta di sensibilizzazione a livello nazionale, però, dà già i primi risultati , con il Forum Nazionale sulla sicurezza di Reggio Calabria.


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29 settembre - 9 ottobre 1998

CALDERARA


Voilà il morto



Riceviamo e pubblichiamo

Pochi giorni fa, la Regione Emilia Romagna ha deciso di silurare il progetto di ristrutturazione del nostro stabile in via Garibaldi 2 a Calderara (BO), il famigerato Bologna 2.
Questa decisione ha lasciato sgomenti non solo noi abitanti di via Garibaldi 2, ma anche il Comune di Calderara, cittadini di Calderara e dintorni che ci hanno espresso la loro solidarietà, la Provincia di Bologna e le stesse forze dell'ordine.
Ed oggi ecco un nuovo morto.
Overdose.
Quindi, un'altra vittima dello spaccio della droga.
Quanti altri ce ne saranno di morti e feriti, quanti disagi continueremo a subire prima che i vergognosamente strapagati tecnici, burocrati e politici della regione si rendano conto di cosa accade fuori dalle loro dorate stanze?
Caro assessore alle politiche sociali Borghi: il 'kit di sopravvivenza per i tossici' come mai non ha funzionato questa volta?
Perchè spendete centinaia di milioni per simili inutili progetti e poi bocciate un risolutivo progetto di recupero di un'area degradata come la nostra?
E lei presidente La Forgia che non apprezza le ordinanze dei sindaci contro prostitute, puttanieri e papponi ma intanto finanzia per centinaia di milioni progetti di monitoraggio (?!). farebbe prima e userebbe meglio un po' del suo lauto stipendio.
Cittadini, pensate che la Regione finanzia pure un sito Internet per recuperare le prostitute!!!
È noto che tra un cliente e l'altro le prostitute navigano nel www e spediscono e-mail!!!
Regione Emilia Romagna: Vergognati

Associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2


Bologna 2 dovrà attendere



Il vicepresidente della Provincia Tiberio Rabboni (nella foto) e il sindaco di Calderara di Reno Massimo Reggiani attaccano la Regione che ha bocciato il progetto di ristrutturazione del residence "Bologna 2" di Calderara.
Ne hanno parlato in occasione della Compa, la Fiera della comunicazione pubblica.
Afferma Reggiani: Ho letto i verbali della commissione tecnica: il progetto è stato bocciato perché è un intervento di esclusivo risanamento sociale. Ma le città sono fatte di persone, altrimenti l'urbanizzazione è fine a se stessa. Non si può guardare solo le grondaie senza guardare al contesto sociale e umano.
Il residence è già da tempo un ottimo punto per la microcriminalità.
Intanto dovrebbe partire un progetto della provincia per dare in affitto alloggi a canone contenuto alle persone socialmente disagiate.
L'accordo sarà firmato tra 18 comuni del bolognese e la fondazione Carisbo, che si occuperà del finaziamento, poi restituito con i canoni.


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17-26 settembre 1998


Regione Emilia: vergogna!!!



riceviamo e pubblichiamo da CALDERARA DI RENO

La Regione Emilia-Romagna ha bocciato il progetto di recupero dello stabile di via Garibaldi 2 a Calderara di Reno (Bo), il "famigerato Bologna 2", progetto presentato dal Comune di Calderara nell'ambito della legge dei "contratti di quartiere".
Al recupero di un enorme complesso, abitato da centinaia di persone, complesso in gravissime condizioni strutturali, igienico-sanitarie e di ordine pubblico, è stato privilegiato il recupero di ruderi disabitati in altri Comuni.
È stata una scelta gravissima!
Le centinaia di abitanti di via Garibaldi 2 continueranno così a vivere in una situazione di degrado pressochè inarrestabile.
È noto che "il famigerato Bologna 2" è una vera e propria "casa della malavita" e che i malavitosi di vario genere (papponi, spacciatori, prostitute e camorristi) che vivono qui influenzano negativamente la vita dell'intera Regione.
Ai tecnici incompetenti della Regione (con a capo l'architetto Zanelli e l'architetto Orlandi) e ai politici e burocrati della Regione a partire dal presidente La Forgia per arrivare all'assessore Sandri e via via tutti gli altri che ci hanno silurato, diciamo:
avete giocato sulla nostra pelle le vostre lotte intestine peggio di come anni fa facevano i democristiani e i socialisti.
Bene. Ora ad ogni rissa, ad ogni accoltellamento, ad ogni morto e per tutti i disagi che continueremo a subire ci ricorderemo sempre di voi!!!
Da oggi sospendiamo per protesta la pubblicazione del nostro sito Internet.
Cittadini, navigatori della rete, vi troverete solo questo comunicato e gli indirizzi di posta elettronica della Regione.
Fatene buon uso!

ASSOCIAZIONE PER LA RINASCITA DELL'AREA DI VIA GARIBALDI 2


Regione Emilia: vergogna, noi non molliamo!!!



riceviamo e pubblichiamo da CALDERARA DI RENO

Ormai tutti sanno che la Regione Emilia-Romagna ha silurato in modo infame il progetto di ristrutturazione del nostro stabile, progetto preparato e presentato dal Comune di Calderara Di Reno.
Dei tecnici incompetenti (con a capo l'architetto Zanelli e l'architetto Orlandi) e dei burocrati-politici dal presidente La Forgia all'assessore Sandri e via via a tutti gli altri che ci hanno fregato ce ne ricorderemo per un bel pezzo.
Noi non molleremo di certo dopo questa infamia!!!!
Da una parte continueremo a contribuire al miglioramento della vivibilità dello stabile.
Dall'altra proponiamo al Comune di Calderara di cercare da solo le risorse per portare a compimento il progetto di ristrutturazione, senza più fidarsi della Regione o della fantomatica Area Metropolitana!!
Non vogliamo più perdere altro tempo.
Quindi proponiamo che le risorse per la ristrutturazione saltino fuori, nel medio-lungo periodo:
  1. dalla cessione di diritti edificatori come già indicato nello studio di fattibilità votato dal Consiglio Comunale di Calderara il 3 marzo 1998;

  2. dall'emissione di BOC (Buoni ordinari comunali);
Nel breve periodo il Comune di Calderara può acquistare e ristrutturare il locale a piano terra del nostro stabile, (originariamente destinato ad asilo ed ora nel totale abbandono) per ricavarne uno spazio pubblico polifunzionale.
Noi, autonomamente, ci stiamo attivando in questa direzione.
Invitiamo tutti a partecipare il 18 settembre alle ore 12 alla Fiera Compa, fiera della Pubblica Amministrazione, Centro Servizi Sala Convegni C2 Blocco C Quartiere Fieristico.
Ci sarà un dibattito sul futuro del nostro stabile a cui parteciperanno:
Andiamo a far sentire la nostra voce!!!

ASSOCIAZIONE PER LA RINASCITA DELL'AREA DI VIA GARIBALDI 2



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1-8 settembre 1998


CALDERARA INFORMA



Dal 16 al 18 settembre il Comune di Calderara sarà presente al Com.P.A, il salone della comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni.
È un'occasione per presentare le iniziative attivate per migliorare il rapporto con i cittadini.
La presenza del Comune ruota attorno a quattro aspetti: la prima esperienza è quella dell'Urp, (Ufficio Relazioni con il pubblico), attivo già da un anno, in grado, concentrando una serie di servizi, di sbrigare all'istante una serie di pratiche, oltre che dare ovviamente informazioni di ogni tipo.
La seconda iniziativa presentata è quella di marketing svolta in occasione della riapertura di "Spazio Reno", il Centro Civico e spazio Culturale-Teatrale (opuscolo differenziato, riscoperta territorio con spettacoli decentrati, rilevazione telefonica sul programma).
Affrontata anche la spinosa questione di Bologna 2, il megacondominio con circa 400 abitanti: sarà presentato un piano di recupero urbanistico che prevede spazi collettivi ed aree verdi collegate con l'area dei servizi sportivi, anche coinvolgendo il Ministero dei Lavori Pubblici.
Quarta ed ultima esperienza è l'indagine multiscopo, per monitorare il gradimento dei servizi comunali.


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15-25 giugno 1998


Nuovo intervento delle Forze dell'Ordine



CALDERARA DI RENO   La sera del 4 giugno 1998 dalle 21 in poi ennesimo massiccio intervento dei carabinieri all'interno dello stabile, stavolta col supporto anche di uomini della polizia e della guardia di finanza.
Riconfermiamo quanto detto in precedenti comunicati:
gli interventi contro la criminalita' devono essere mirati e decisi;
gli spacciatori, i protettori, le prostitute, i clandestini, devono essere allontanati definitivamente dallo stabile;
i proprietari che affittano disinvoltamente gli appartamenti devono essere puniti in base alle leggi sugli stupefacenti, sull'immigrazione e sul favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Ora che il Comune di Calderara ha definitivamente approvato il piano di recupero dello stabile, sollecitiamo vivamente i consiglieri regionali, i parlamentari eletti nei collegi dell'Emilia Romagna, il Ministero dei lavori Pubblici affinchè al più presto vengano stanziati i fondi necessari al definitivo risanamento dello stabile.
Da parte nostra faremo il possibile per realizzare quegli interventi che rendano lo stabile più vivibile e per organizzare eventi musicali, teatrali nell'area dello stabile per rivitalizzarla in collaborazione con l'assessorato alla cultura di Calderara e con quanti ci vogliono dare una mano.

Associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2



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5-15 giugno 1998


Stop al degrado



Riceviamo e pubblichiamo

CALDERARA DI RENO  Basta con le speculazioni e gli affitti disinvolti a prostitute e balordi dai mille accenti stranieri.
Adesso si riparte da zero.
Il consiglio comunale ha votato e deliberato il progetto di recupero totale del residence "Bologna due".
Il piano è stato approvato all'unanimità dalla maggioranza ulivista, si sono astenuti i due rappresentanti dell'opposizione.
I 196 appartamenti-monolocali saranno suddivisi in più blocchi autonomi.
In comune resterà solo la caldaia e l'impianto di riscaldamento.
I lavori interesseranno subito il blocco che è rivolto più verso il campo.


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16-24 maggio 1998


Il degrado di via Garibaldi



Riceviamo e pubblichiamo

CALDERARA DI RENO   In relazione ai fatti criminosi che continuano a perpetrarsi nello stabile di via Garibaldi 2 desideriamo con questa chiedere come possa essere che, nonostante il presidio fisso delle Forze dell'Ordine, possano tuttora verificarsi continuate e palesi violazioni al C.P.
Con profondo rammarico constatiamo la totale mancanza di qualsivoglia rendiconto a noi diretti interessati riguardo i successi o le difficoltà incontrate nel debellare il fenomeno dello spaccio e della prostituzione (sebbene con le giustificate e riconosciute riserve di indagine).
Da parte nostra non possiamo che, con rabbia e stupore, constatare il ripetersi con criminale sistematicità di innumerevoli episodi criminosi che, sfidando le Autorità, tuttora vengono compiuti con disinvolto spregio delle stesse.
Veniamo costantemente identificati prima di entrare e uscire dalle nostre abitazioni per poi assistere a innumerevoli episodi che confermano il degrado, anche morale, che vince sulle pur tenui ma tenaci resistenze di chi cerca di combatterlo.
Non ci possiamo rassegnare a una realtà che non crediamo affatto ineluttabile e immodificabile.
Lamentiamo l'indiscriminata e tutt'altro che mirata attività repressiva con cui si intende perseguire i colpevoli di reiterate azioni criminose.
Non intendiamo continuare a essere trattati come criminali per il solo innocente motivo di abitare questo stabile.

Comitato di Via Garibaldi 2



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9-16 maggio 1998


CALDERARA DI RENO

Reggiani in Prefettura per il residence a luci rosse



Riunito dal Prefetto Enzo Mosino il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e convocato il sindaco Massimo Reggiani e il comandante dei carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale, per la vicenda "Bologna Due" il famoso residence a luci rosse.
Il 31 marzo scorso il consiglio comunale di Calderara aveva approvato un progetto di recupero e contemporaneamente l'amministrazione ha intenzione di intraprendere un'operazione terra bruciata attorno ai proprietari che troppo disinvoltamente affittano i locali a prostitute, spacciatori e balordi, tutti rigorosamente stranieri.
Con questo gesto il Prefetto Mosino vuole risolvere la questione, che diventa sempre più bollente, dopo la lunga serie di accoltellamenti e regolamenti di conti vari tra le gang di extracomunitari, avvenuti proprio negli androni bui e degradati.
Il sindaco Reggiani è stato accusato dal Polo di aver gestito la situazione in maniera leggera ma in Prefettura si è presentato con il Dossier "Bologna Due" formato da più di trecento tra controlli amministrativi sui proprietari, ordinanze igienico-sanitarie e verbali di multe milionarie.

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16-28 aprile 1998


CALDERARA DI RENO

Si sono accoltellati un'altra volta!


Movente è sicuramente lo spaccio di droga


Tutto questo dopo quaranta giorni di controlli serrati dei carabinieri, notte e giorno, e due mega-perquisizioni tra febbraio e marzo.
Da rilevare che questi controlli a tappeto, spesso, oltre che a provocare disagi anche ai condòmini onesti, assumono contorni paradossali visto il ripetersi di fatti di sangue.
Più volte abbiamo detto che i soggetti pericolosi vanno allontanati dallo stabile, e se stranieri, rimpatriati effettivamente.
Più volte abbiamo detto che bisogna intervenire contro i proprietari che affittano 'disinvoltamente'.
Vanno tolte le basi operative a spacciatori, magnaccia e prostitute!!
Invece ci sono soggetti pericolosi che vengono messi qui agli arresti domiciliari.
L'ultimo esempio è quello dell'autista del raid omicida il 26 febbraio in via della Cooperazione, che è stato prima scarcerato per 'vizio di forma' poi riarrestato (perché si è costituito) poi rimesso qui agli arresti domiciliari e poi chissà...
Sul fronte del Consiglio Comunale c'è un'importante notizia. Il Consiglio Comunale di Calderara del 31 marzo 1998 ha votato all'unanimità, (dopo le polemiche della seduta del 3 marzo) una 'variante al piano regolatore' che individua l'area in cui sorge la stabile come 'Zona di Recupero' da assoggettare a 'piano di recupero di iniziativa pubblica'.
Ci auguriamo che questo piano venga redatto al più presto, presto discusso con abitanti e proprietari dello stabile, nonché, vista la sua rilevanza sociale ed economica, con tutti i cittadini di Calderara e che poi questo piano venga rapidamente attuato.

IL COMITATO DI VIA GARIBALDI 2



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5-16 aprile 1998

Sindaco ci aiuti



Calderara di Reno     Ricordate i due spacciatori marocchini che il 26 febbraio scorso hanno ucciso un loro connazionale durante un raid in via della Cooperazione?
Ebbene sono già fuori dopo neanche un mese di carcere!
E sono ritornati nella loro 'base operativa' in via Garibaldi 2.
Complimenti!
Dopo questo i cittadini onesti hanno un motivo in più di sfiducia nella giustizia italiana;
i delinquenti un ulteriore positivo (per loro) esempio di impunità.
Più volte abbiamo detto che bisognava togliere a questi soggetti le loro basi operative facendo pressione sui proprietari disinvolti.
A quanto pare non siamo stati ascoltati, anzi...
Nonostante il presidio fisso dei carabinieri lo spaccio di droga continua sia pure in modo meno vistoso.
Lo stesso vale per lo sfruttamento della prostituzione.
Torniamo a sollecitare il Comune di Calderara e la Regione ad accellerare l'iter del progetto di ristrutturazione dello stabile.

IL COMITATO DI VIA GARIBALDI 2



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21-28 marzo 1998
CALDERARA DI RENO

Ancora i carabinieri



Riceviamo e pubblichiamo

Oggi 18 marzo ennesima retata dei carabinieri in via Garibaldi 2.
Ci auguriamo che le autorità competenti insistano nell'impegno di ripulire lo stabile magari operando in maniera più selettiva e decisa.
Sappiamo che il risanamento dello stabile di via Garibaldi 2 comporterà tempi lunghi e un grosso impegno finanziario.
Richiediamo per quanto riguarda il piano di recupero che, speriamo, verrà presto votato dal Comune di Calderara:
  1. un iter veloce e ci auguriamo che non ci siano resistenze da parte politica e istituzionale;
  2. definire bene tutti i passaggi e i ruoli che devono avere da una parte le istituzioni e dall'altra i proprietari e gli inquilini;
  3. a cantiere aperto, sorvegliarlo per bene, evitare infiltrazioni sospette, lievitazioni di costi, danneggiamenti, ecc.;
  4. sorvegliare il palazzo, una volta ristrutturato, per impedire il ritorno di personaggi indesiderati;
  5. il Comune deve poi inserire all'interno del palazzo uffici e luoghi di socializzazione (biblioteche, asilo, ecc.);
  6. inserire lo stabile nelle iniziative comunali tipo la Settimana Calderarese;
  7. riqualificare il parco dello stabile (dedicandolo a Tommaso Fontana, il bimbo morto giocando nel settembre 1991) e inserirlo in un percorso con gli altri giardini e luoghi caratteristici del paese;

Da subito:
bisogna punire i proprietari che affittano in modo disinvolto;
espellere clandestini, spacciatori, protettori, ecc.;
Continueremo a fare la nostra parte per rendere lo stabile più vivibile.
Ricordiamo che negli ultimi mesi a nostre spese:
abbiamo messo a norma l'impianto di riscaldamento;
realizzato l'allacciamento alla fognatura comunale;
incrementato il budget condominiale per spese di pulizie e riparazioni di atti vandalici anche se i risultati non sono ancora all'altezza delle nostre aspettative.
Continueremo ad offrire la massima collaborazione alle forze dell'ordine.

IL COMITATO DI VIA GARIBALDI 2



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7-14 marzo 1998

Sparatoria nella notte tra spacciatori



Riceviamo e pubblichiamo

Calderara di Reno     Non ne possiamo più!
Noi abitanti di via Garibaldi 2 a Calderara sappiamo che il problema dello spaccio di droga (di cui sono spesso colpevoli extracomunitari clandestini) con relativi regolamenti di conti è un grosso problema cittadino.
Solo che qui da noi queste persone possono contare su almeno 4-5 appartamenti che usano come "base operativa".
Per risolvere qui da noi questo problema ci sono tre cose da fare:
  1. Punire i proprietari che affittano disinvoltamente (la legge sulla droga è molto chiara: chiunque avendo la disponibilità di un ambiente o di un veicolo... )
  2. Usare appena possibile la nuova legge sull'immigrazione per espellere almeno i soggetti più pericolosi, NON METTERLI QUI AGLI ARRESTI DOMICILIARI!
  3. Sappiamo che ai primi di marzo il Consiglio Comunale di Calderara dovrebbe votare lo "studio di fattibilità", primo passo dell'iter del progetto di ristrutturazione.

Ci auguriamo che questo iter sia veloce e senza resistenze.
Ricordiamo che solo una ristrutturazione globale dello stabile porrà fine anche alla presenza qui della malavita.
Se no tra qualche anno questo posto diventerà davvero invivibile e diventerà un ghetto spaventoso!

IL COMITATO DI VIA GARIBALDI 2


Il sindaco risponde



Il residence 'Bologna Due', protagonista dei sanguinosi fatti di cronaca dei giorni scorsi, verrà recuperato.
La spesa prevista è di 5 miliardi, ma per il sindaco Massimo Reggiani ne occorreranno il triplo.
La possibilità di attuare il Piano di recupero che il comune sta per redigere - afferma - è strettamente connessa ai finanziamenti previsti nell'ambito della legge sui contratti di quartiere. Ma certamente anche i proprietari devono fare la loro parte.
Prevede poi una spesa di 55 miliardi per le "case parcheggio" che ospiteranno le famiglie durante la sistemazione del complesso.


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