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NOTIZIE CALDERARA
GIUGNO 2000


Ma dove andiamo?

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Ciclo di esperienze teatrali




Nel ciclo di esperienze teatrali COME È FATTA LA TERRA DI MIO PADRE? a cura di Giorgio Simbola al condominio Garibaldi 2, Sabato 6 maggio si è svolta la video-narrazione Tuareg di e con Tahar Lamri, scittore algerino, un video racconto con immagini tratte dalla TV algerina e poeticamente montate e un affascinante racconto: MA DOVE ANDIAMO? DA NESSUNA PARTE SOLO PIÙ LONTANO del quale le battute finali sono:

- Ti voglio affidare questa fotografia, io non posso più tenerla con me, ti prego di portarla sempre con te e di esibirla quando puoi, più occhi la vedranno e più gente si ricorderà di lei. Io sulla sua tomba ho piantato una palma che ha già germogliato e se cresce bene sarà la palma più solitaria del Sahara. Perché vedi un giorno ho visto un film quando ero in Europa che si conclude con queste parole: "Io non so se ricordo è una cosa che hai oppure è una cosa che hai perso".
Adesso ascolta la voce di Gibran Khalil Gibran:
io non lascio dietro di me un pensiero, ma un cuore dolce di fame e di sete.
Eppure più a lungo io non potrò tardare.
Il mare che vuole ogni cosa, mi chiama, e devo imbarcarmi.
Poiché se resto, sebbene brucino le ore della notte, io sarò ghiaccio e fossile, e costretto in una forma.
Con me vorrei portare ogni cosa. Ma come potrò farlo?
Non può una voce trascinare con sé la lingua e il labbro che le diedero le ali. Da sola dovrà varcare il cielo.
E sola e senza nido volerà l'aquila nel sole.


Dopo Dayak si è alzato in volo ed io sono rimasto lì, mi sono addormentato non so per quanto tempo e come il mio antenato lbrahim lbn AI-Bukhari lbn Abdullah ho sognato il cervo illeso che chiedeva scusa al cacciatore deluso, poi al mio risveglio mi sono accorto di essere Dayak e allora mi sono alzato e mi sono incamminato per le Vie dei Canti.

Tahar Lamri


Tahar Lamri



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