Asian food

COMUNE DI CALDERARA DI RENO


Provincia di Bologna






OSSERVATORIO GIOVANI

1996 - 1998


"PROGETTO ICARO"
(Secondo Documento)


Con il supporto pedagogico della cattedra di Pedagogia Speciale del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli studi di Bologna

Conduttrici e referenti:

Susi Bagni
Donatella Esposito








INDICE


Amministrazione Comunale

GIUNTA
Sindaco, Edilizia Privata, Bilancio, Tributi
Assessorato Attività Produttive e Polizia Municipale
Assessorato Lavori Pubblici e Protezione Civile
Assessorato Organizzazione Metodi, Affari Generali
Assessorato Organizzazione Metodi Affari Generali, Pari Opportunità, Informatizzazione
Assessorato Politiche Sociali
Assessorato Scuola, Cultura, Sport, Tempo Libero, Informazione
Assessorato Urbanistica, Ambiente, Sistema Informativo

SERVIZI
Caposettore Scuola, Cultura, Servizi Sociali
Responsabile Servizi Sociali
Biblioteca Comunale
Centri Giovanili
Polizia Municipale

Azienda USL

Assistente sociale
Neuropsichiatria
Pedagogista
Psicologhe
Sert Casalecchio
Sert San Giovanni in Persiceto

Scuola

Preside (questionario)
Elaborazione questionari e progetti scolastici
Ciop di San Giovanni in Persiceto

Associazioni di Volontariato

ASSOCIAZIONI GIOVANILI
Amanita
Alice Libera Tutti
Nonsolonoi

ASSOCIAZIONI VARIE
Amatori Bonsai
A.V. REDA
Circolo G.S. Acli Primavera
Gruppo Archeologico
Gruppo Donne Non Solo Rosa
I Menestrelli
I Saltimbanchi
Isola del Vagabondo
Octandre

Polisportive
UPC
Dirigenti
Basket
Calcio
Pallavolo
Pattinaggio
Podistica
Polisportiva Longara
Presidente

Parrocchie
Calderara
Lippo
Longara
Sacerno

Partiti
C.D.U.
FORZA ITALIA
PDS
P.P.I
RIFONDAZIONE COMUNISTA
S.I.

Si ricorda che tale documento comprende i montaggi delle interviste realizzate (vedi "Informazione sulla metodologia suggerita per lo svolgimento del Progetto" - Primo Documento) e che per quanto riguarda le letture e considerazioni delle medesime e il restante materiale informativo raccolto dalla ricerca si rimanda "Primo Documento"

Per ulteriori informazioni sul Progetto Icaro rivolgersi allo sportello URP del Comune di Calderara di Reno


SINDACO MASSIMO REGGIANI


Incontro: 21 ottobre '96
Sindaco a Calderara dal 29 giugno 1993
Dall'85 assessore alla cultura, sport e tempo libero. Dall'88 vicesindaco

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DROGA E DISAGIO

Rapporti con le forze dell'ordine locali, io personalmente, non ne ho molti e se ci sono, sono abbastanza concentrati sul problema del Bologna 2.
In un'occasione ho segnalato io ai carabinieri una voce che mi era giunta da dei cittadini.
I carabinieri svolgono il lavoro in maniera autonoma senza segnalarci nulla, c'era il sospetto di spaccio presso una casa abbandonata di campagna e io l'ho segnalato.
A proposito del sospetto di spaccio di droga in Via Matteotti a me non ne hanno parlato le forze dell'ordine ma i condòmini di Via Matteotti.
Io, comunque, non ho dati precisi sul problema droga a Calderara.
Ho seguito come sindaco una questione di ordine pubblico che ha creato una certa apprensione tra i commercianti di Calderara e che riguarda una serie di furti e rapine nei negozi, notevole rispetto al trend naturale del nostro comune.
Su questo, insieme ai commercianti abbiamo fatto un piccolo coordinamento che segue l'assessore Bonomi.
A proposito degli atti di vandalismo, fuori e all'interno delle scuole imputabili a ragazzini di Calderara, l'intervento è stato fatto, insieme ai servizi sociali, per aiutarli a capire.
L'amministrazione comunale nell'ambito dell'ordine pubblico ha poche competenze, esiste un ruolo delle forze dell'ordine che è però di tipo aggressivo nel senso che è il loro compito, non si può chiedere che i carabinieri o la polizia facciano gli assistenti sociali.
Esiste un grande campo d'intervento che noi cerchiamo di esercitare, che è quello degli interventi sociali, prevenire le devianze giovanili e se ci accorgiamo che il problema tende ad ingrandirsi cerchiamo di mettere in atto risorse insieme all'USL, poi potenziando le attività del Piano Giovani e poi c'è il rapporto anche con la scuola che non sempre in questo è positivo.
Esiste un problema di prevenzione della devianza e credo che sviluppando attività rivolte ai giovani si faccia prevenzione.
È chiaro che i servizi culturali non sono preposti ai casi sociali anche se all'interno del piano giovani noi abbiamo seguito ragazzi a rischio in collaborazione con la AUSL.

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Problemi riscontrati durante il mandato

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DISAGIO E DROGA

La grandezza del Bologna 2, un residence di 194 mini-appartamenti, ove per una serie di fattori, si addensano strati "deboli" della popolazione, fa crescere l'incidenza dei casi sociali in rapporto alla popolazione, rispetto a comuni della stessa grandezza demografica del nostro.
Noi rispetto al problema dell'ordine pubblico, che si presenta in maniera ciclica, abbiamo avuto danneggiamenti sul patrimonio comunale, atti di vandalismo fuori e all'interno delle scuole.
Non tanto i furti che possono essere imputabili a persone che vengono da fuori o a zingari, ma il vandalismo, tanto più che siamo riusciti in un caso a risalire ai responsabili e ci ha preoccupato il fatto che erano coinvolti ragazzini sui 13/14 di Calderara e l'hanno fatto per vantarsi con gli amici e non perché sono dei criminali.
Il problema della droga è storico e coinvolge sicuramente anche i ragazzi di Calderara sia come assuntori che come spacciatori, anche di droghe pesanti, la prova è il numero di siringhe che si trovano nei parchi, nelle strade.
Esistono una serie di fattori che provocano la devianza sui quali il comune può fare, anche se poco, come i problemi economici, la disoccupazione, la povertà con tutte le ripercussioni psicologiche.
A tutto ciò sono deputati i servizi sociali.
È vero che adesso riusciamo a seguire solo i casi che si presentano (che non sono pochi).
Non abbiamo una struttura più vasta che ci permetta di andare noi a scovarli i problemi, anche se in un piccolo comune è più facile che la gente acceda ai servizi.
I casi di suicidio a Calderara negli ultimi anni mi risulta abbiano riguardato solo adulti e anziani.
Per quanto riguarda gli incidenti stradali, ci sono ragazzi che sono morti fuori dal nostro territorio e ragazzi di fuori che sono morti qui.
Da dati che verbalmente mi fornirono i vigili urbani sembra in aumento il numero dei ragazzi morti per incidente, ma dappertutto è così.

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ASSESSORATO
ORGANIZZAZIONI E METODI - AFFARI GENERALI


Assessore: Adolfo Roffi
Incontro: 18 ottobre 1996
Fino al '92, assessore alle attività produttive


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Problemi riscontrati durante il mandato

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ORDINE PUBBLICO

In riferimento a problemi di ordine pubblico rispetto a quello che poteva accadere un tempo quando io ero assessore alle attività produttive, magari una volta c'era il problema del bar o del ristorante che prolungava eccessivamente l'orario, disturbava lì vicino che dormiva.
Adesso il problema sono i giovani, il gruppetto che si ritrova e disturba.
Effettivamente come dare torto a chi si trova sotto casa tutte le sere o di frequente, nell'arco di una settimana, un gruppo di ragazzi che fanno rumore e poi magari senza pensare anche atti di vandalismo.
Ma se anche semplicemente facessero solo rumore questo effettivamente è un problema.
La risposta è veramente difficile, non basta dire qui facciamo due sale da ballo, lì facciamo un cinema, ecc. la risposta non è questa.
Credo che la soluzione sia proprio un salto qualititativo che riguarda tutte le generazioni.
I giovani si comportano in questa maniera perchè non hanno un riferimento con quelli che lo sono stati e che oggi sono adulti.
Questo secondo me è un problema culturale.
I problemi di ordine pubblico che riguardano i giovani se arrivano me magari arrivano con la seconda onda, ci sono altri nostri colleghi assessori che invece queste cose le imparano subito, per me non è così.
Forse perchè non abito nemmeno qui.
Quella della droga è stata una problematica tuttora ricorrente, droga leggera e anche pesante. Non so quantificare.
Le cose poi sono evidenti e abbastanza visibili, però credo che questo sia un fenomeno che sia rientrato, si sia spostato, anche se sul territorio, ancora a Lippo sicuramente, come sicuramente ancora qua a Calderara, c'è la presenza di tossicodipendenti.
Credo che basti il buon senso per capire ciò, partendo da alcuni dati certi, oggettivi, questi episodi ci sono stati, abbiamo avuto i nostri ragazzi che sono morti per overdose, morti ammazzati, questo non recentissimamente.
Poi il fatto che ci siano delle siringhe non è che adesso questi se la mettano in tasca, le continuano a buttare dove capita.
Questi sono tutti segnali, per chi non voglia fare lo struzzo.
Il problema c'è, esiste, forse si saranno fatti un poco più accorti sia i consumatori che gli spacciatori, ma non è diminuito.
Non sono un esperto, però nelle siringhe che cosa ci si mette?
Credo che anche adesso se andiamo a girare da qualche parte le possiamo trovare.
Mi basta vedere le siringhe, a Lippo.
Chi vuoi che si buchi se non dei giovani.
Colui che dice che non esiste il problema forse ci crede veramente ma penso ci sia anche il desiderio che vada oltre un'analisi oggettiva e piuttosto semplice di quella che è una realtà, dal mio punto di vista.
Esistono situazioni di degrado, il Bologna 2, e quello è un germinaio di droga.
Dicono che lì, adesso il traffico è più sulla prostituzione, ma non solo: il morto ammazzato per fatti di droga è stato ucciso lì.
Davanti al problema del Bologna 2 però gli strumenti che ha a disposizione l'Amministrazione sono veramente strumenti limitati ma li usiamo comunque tutti, quelli ch ci sono.
Un'Amministrazione Comunale ha la responsabilità di fare delle strutture e di fare dei servizi funzionanti poi ti può capitare un incidente come quello del Bologna 2, tu fai progetti e poi alla fin fine per diecimila ragioni ti ritrovi un affare di questo genere.

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ASSESSORATO
POLITICHE SOCIALI E PARI OPPORTUNITA'


Assessore: Susanna Trombetti
Incontro: 12 ottobre 1996
Assessore dal '94. Lascia il mandato nel 97


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Problemi riscontrati durante il mandato e valutazione del lavoro svolto

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Calderara di Reno, come altri comuni della cintura bolognese, risente del fenomeno della mobilità delle famiglie dalla città alla periferia (costi delle abitazioni inferiori e più spazi verdi).
Negli ultimi decenni la popolazione è progressivamente aumentata; parallelamente si sono evidenziate alcune condizioni di malessere sociale (disoccupazione, immigrazione, tossicodipendenza), proprie delle città.
Una attenzione particolare è riservata alle problematiche relative ai minori, inseriti in famiglie con disagio sociale.
In questo campo vanno concentrati gli sforzi per migliorare il rapporto tra enti nella verifica del lavoro fatto e nella programmazione delle iniziative future.
Bisogna puntare alla chiarezza dei rispettivi ambiti di competenza, solo attraverso l'integrazione delle figure professionali interessate si può operare per riabilitazione, progetto educativo, inserimento nel mondo del lavoro.
L'attivazione di BORSE LAVORO nel nostro territorio è un obiettivo che l'Amministrazione si è data: a tal fine è necessario ottimizzare le risorse di personale.
Per quanto riguarda la presenza di PROSTITUTE minorenni, credo che Calderara risenta, ancora una volta, della vicinanza a Bologna e che la collocazione del residence condizioni fortemente il fenomeno.
I numerosi interventi predisposti dalle forze dell'ordine sull'immobile di via Garibaldi, nel quale convivono realtà di famiglie immigrate, piccola delinquenza, prostituzione, possono talvolta tamponare situazioni di crisi o emergenza ma di certo non possono risolvere problematiche di carattere sociali presenti.
L'amministrazione comunale sta vagliando diverse ipotesi e sta predisponendo, con la consulenza di esperti, un progetto che miri al risanamento della struttura.
Ho voluto premettere ciò perché ritengo opportuno distinguere la peculiare condizione di Calderara, che ospita il residence, dalle analisi sul fenomeno della prostituzione, che richiede un confronto politico e culturale più ampio che va oltre il nostro ambito.
I servizi sociali, dell'azienda USL o del comune a seconda che si tratti di minorenni o maggiorenni prendono in carico i singoli casi laddove si verifichi una segnalazione: l'effettiva possibilità di intervento si verifica in condizioni particolari (ad esempio se la segnalazione proviene dal tribunale in seguito ad un reato).
Progetti di più ampio respiro, volti alla conoscenza del fenomeno ed al recupero sociale di donne che vivono un disagio sono destinati a scontrarsi con una realtà estremamente difficile: racket, tossicodipendenze, immigrazione clandestina.
A mio parere un'amministrazione comunale come la nostra non ha gli strumenti operativi necessari per attuare simili iniziative; ritengo auspicabile a tal fine un coordinamento del comune di Bologna che ha predisposto un "progetto prostituzione" che per l'entità del fenomeno non può che coinvolgere anche i comuni dell'area metropolitana.

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SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE


Presente: Dott.ssa Sonia Cicero, responsabile dei servizi sociali del Comune
Incontro: 9 luglio '96

Questo servizio ha cominciato a strutturarsi solo negli ultimi anni attraverso la progressiva assunzione di personale qualificato tale per cui attualmente, oltre alla figura di responsabile del servizio, da me ricoperta, vi sono anche due assistenti sociali, le quali si occupano rispettivamente dell'assistenza alla popolazione anziana (con l'ausilio di tre assistenti domiciliari) e dell'assistenza alla popolazione adulta; per quanto attiene alla fascia di età 0-18 anni, il comune di Calderara, come anche tutti gli altri comuni appartenenti all'azienda Usl di Bologna Sud, ha delegato le relative funzioni all'azienda Usl medesima.


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Attività (di chi si occupa del servizio)

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A proposito del residence BOLOGNA 2, la realtà che noi conosciamo più di frequente è relativa a nuclei familiari emarginati, stranieri o provenienti dal Sud, con problemi economici, di lavoro, e di conseguenza di integrazione nel territorio.
Episodi relativi a persone rientranti nella fascia di età adolescenziale sono sporadici.

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UTENZA> Se il giovane, ma già maggiorenne, viene spontaneamente, allora su richiesta costruiamo dei progetti, ad esempio una richiesta di un semplice contributo economico per noi può diventare la leva per condurre quell'adulto a comportamenti più sani per sé e per la sua famiglia, nella gestione del denaro c'è l'elemento progettuale sul quale far leva sull'adulto.
Noi quindi dobbiamo, una volta ricevuta la richiesta, far leva su di essa per impostare un intervento più allargato.
Con i nuclei famigliari del Bologna 2 che hanno giovani al loro interno nasce un rapporto che ci consente di verificare se i giovani abbiano gli strumenti per frequentare la scuola, oppure in diversi casi invece di farli finire a lavorare a 14 anni, magari in cantiere, li abbiamo dirottati verso corsi di formazione di breve durata che dessero l'idea alla famiglia che non perdeva troppo tempo nella scuola ma che comunque davano una formazione.
Noi indichiamo ma poi la famiglia fa scelte che sono naturalmente di sopravvivenza.
Rispetto ai nuclei del Bologna2 il nostro intervento si pone su due piani uno d'intervento immediato fornendo gli strumenti in modo che i minori abbiano la possibilità di condividere le tappe dei coetanei e poi invece a lunga scadenza un intervento che cerca di togliere il nucleo dall'ambiente "residence".
Lo sforzo che gli operatori cercano di fare è quello di capire di fronte a una domanda di bisogno che cosa ci sta "dietro".
Dietro a non essere riusciti a pagare una bolletta, ad esempio, non c'è solo una difficoltà economica, ma ci possono essere comportamenti devianti nel nucleo famigliare, molte volte la richiesta è finta nel senso che la famiglia è in grado di pagare la bolletta ma non riesce a porre la reale domanda, perciò gli operatori cercano di allacciare una relazione significativa con l'utente per verificare qual è il reale bisogno e poi si cominciano a costruire delle risposte.
Mai la risposta economica è una mera proposta economica, infatti negli ultimi due anni oltre a prevedere il contributo economico per disagi e bisogni, l'Amministrazione ha inserito nel regolamento comunale una voce nuova che è la progettualità cioè il contributo economico dentro ad un progetto, ed è una risposta economica con la quale si fa leva per modificare dei comportamento che sono devianti per portare il nucleo familiare ad una totale autonomia.
Solo in pochi casi il contrubuto è libero da un contesto progettuale là dove non esiste futuro, davanti ad una malattia grave ad esempio.
Il progetto può durare anche anni.
Ogni passo viene documentato, abbiamo l'obbligo di tenere una cartella per ogni utente che viene continuamente aggiornata.
La prostituzione è un comportamento deviante che per sua natura non entra in contatto con le istituzioni (solo in circostanze di rilievo penale che però non competono al nostro servizio); di norma si tratta di un comportamento che non sollecita una richiesta di nostro intervento nè da parte di chi lo mette in atto (la prostituta per obbligo o per "scelta" di fatto non chiede il nostro intervento) nè tantomeno da parte di chi ne fa uso/abuso, anzi la nostra presenza infastidisce i protagonisti.
Il nostro intervento diventa sostenibile solo nei rari casi in cui una ragazza decide di abbandonare quella realtà e, con le necessarie protezioni da parte della pubblica sicurezza, attraverso il nostro lavoro può cercare di reintegrarsi nel tessuto sociale (inserimento lavorativo, ricerca di un alloggio, ecc.)

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POLIZIA MUNICIPALE


Presente: Vicecomandante, Sandra Neri
Incontro: 28 ottobre 1997


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Metodologia

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Rispetto alla situazione del Bologna2 cerchiamo di tenere sotto controllo alcuni appartamenti gestiti da due società un po' ambigue.
Cerchiamo di fare pressione perché facciano la denuncia di chi prendono ad abitare nei loro appartamenti e naturalmente non sempre lo fanno.

Ogni tanto facciamo controlli anagrafici e sullo stato dell'appartamento.
A volte abbiamo fatto controlli su persone che poi sono state arrestate.
Domanda: Quando vi capita di riscontrare la presenza di prostitute minorenni o altri minorenni in stato di disagio non fate la segnalazione ai Servizi Sociali?
Se l'utente ci fa capire che vuole aiuto, la segnalazione si fa.
Se invece si capisce come nel caso di immigrati che una situazione che per noi può essere anormale per loro rientra in abitudini proprie culturali, non facciamo nessuna segnalazione.
Abbiamo rapporti con i servizi sociali anche s non molti nei termini di fare a volte interventi congiunti, come se occorre l'intervento delle Forze dell'ordine per entrare a forza in un appartamento perché se mai c'è un minore da togliere dalla famiglia.
Con i Carabinieri il rapporto è più che altro basato su scambi d'informazioni su persone, ad esempio del Bologna 2.
Servizi insieme no, a parte se capitano gravi incidenti stradali perchè essendo entrambi sotto organico cerchiamo di aiutarci a vicenda.

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Problemi riscontrati durante il servizio

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BOLOGNA2

Domanda: Riguardo all'immigrazione di minorenni anche abusivi?
Un caso, una volta, ma non ricordo. C'è abbastanza regolarità tra gli immigrati, tranne al Bologna2.
Domanda: Non vi è capitato mai di trovare persone non in regola e di dover agire?
No. In questi casi quando si fanno controlli mirati intervengono i carabinieri.
Ci è capitato di un extracomunitario che abbiamo fatto ricoverare perché probabilmente a causa dell'abuso di droga era andato fuori di testa, ma è un caso.
A volte abbiamo fatto controlli su persone che poi sono state arrestate.
Domanda: Secondo voi ci sono molti giovani che abitano il Bologna 2?
Le prostitute sono tutte giovanissime, qualcune minorenne ma queste rientrano tra quelli che non possono essere rilevabili come numero perché non sono residenti.
Vi posso fornire il dato sui residenti.
Abbiamo fatto da poco una serie di controlli sulla messa a norma degli impianti e abbiamo fatto una relazione anche mettendo il numero dei minorenni presenti.
Domanda: Riguardo alla prostituzione voi cosa fate?
Di fatto niente. È una cosa delicata che dovrebbe essere discussa prima a livello politico.
Nei primi approcci quando ancora il fenomeno non si era cronicizzato le abbiamo invitate ad andare via.
In effetti, anche se è la prassi, non serve a molto caricarle e portarle in questura perchè tanto poi le lasciano libere e la sera dopo sono di nuovo in strada, è solo una perdita di tempo che non risolve il problema.
Qualcuna è capitato che abbia chiesto la residenza.
Domanda: Nelle vostre funzioni avete trovato bambini che non andavano a scuola?
No, noi direttamente no, ma a volte può essere capitato che ci venisse segnalato un caso dai servizi sociali o dalla scuola di un bambino che non frequentava e così siamo andati a verificare presso la famiglia.

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COMUNE DI CALDERARA DI RENO
PROVINCIA DI BOLOGNA
Ufficio Polizia Municipale


Via Roma 10/a - 40012 Calderara dI Reno (Bo)
Tel. 051/6461265
Fax: 051/6461269

Prot. 13683

Alle referenti del "Progetto Icaro"



Oggetto: Vostra richiesta dati del 09/06/1997

Con la presente siamo a fornirVi, come da accordi, le seguenti informazioni:

  1. dati relativi a persone di età inferiore ai 25 anni, domiciliati presso il Residence "Bologna 2" nei mesi di ottobre e novembre 1997, come risulta dalle Cessioni di Fabbricato registrati presso il nostro Comune:
    Ottobre: 5 persone tutte di sesso maschile e di nazionalità italiana
    Novembre: 8 persone tutte di sesso femminile e nazionalità estera

  2. dati relativi ai residenti del Residence "Bologna 2", di età inferiore ai 25 anni come risulta dalla statistica elaborata il 10/11/1997 dall'Ufficio Anagrafe:
    n. 62 persone di cui 31 di sesso femminile e 31 di sesso maschile di cui 29 di nazionalità estera

  3. dati relativi alle zone in cui vengono frequentemente ritrovate siringhe usate:
    Piazza della Pace/Parco Via Turati (area Poliambulatorio)/Parcheggio Cimitero del Capoluogo/ Parcheggio Centro Sportivo Pederzini e del Meeting Hotel/Parco Morello/Parcheggio Lippo (area ex mercato)

  4. dati relativi agli incidenti avvenuti nel nostro territorio dal 1995 all'ottobre del corrente anno come risulta dal tabulato allegato


Distinti saluti

Calderara di Reno, lì 06/12/1997

Il Responsabile di P.M.
Neri Sandra




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AZIENDA USL


Presente: Celeste Panzardi (Assistente Sociale). Lavora da 2 anni al Consultorio Famigliare e si occupa dell'età evolutiva da 0 a 18 anni. Si occupa anche dell'handicap solo dove sorgono problematiche sociali
Incontro: 4 febbraio 1998


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Di cosa si occupa il servizio/problemi

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RESIDENCE BOLOGNA2/BARGELLINO

Gli interventi sono quasi tutti concentrati al Residence Bologna2 e all'immobile del Bargellino.
Dal BO2 vengono con l'autobus, dal Bargellino fanno più fatica, ma si organizzano tra loro.
Noi non riusciamo ad intervenire al Bologna2 più di tanto perchè si tratta di privati che hanno rapporti con privati e la delinquenza organizzata dilaga.
Per fare il mio lavoro, nel contesto del Bologna2, si corrono molti rischi e noi Assistenti Sociali non siamo poliziotti.
Sono aumentate moltissimo le richieste del tribunale di indagini socio-familiari su nuclei familiari problematici.
Di solito arrivano richieste di tipo economico soprattutto dal Bologna2 come alimenti o pannolini per i bambini e così via.
Spesso ci scontriamo con culture diverse (soprattutto araba) perché hanno una gestione ed educazione dei figli molto diversa dalla nostra.
Per loro è inconcepibile che i servizi facciano segnalazione al tribunale rispetto a bambini che vivono in condizioni igieniche precarie o che sono così poco seguiti dai genitori da far pensare ad uno stato di abbandono, dal momento che per la loro cultura non sono abituati ad ingerenze dell'autorità nell'ambito della famiglia.
Ho avuto anche esperienze molto belle con famiglie di extracomunitari che poi si sono ben inserite nel tessuto sociale e ci hanno aiutato ad agganciare altre famiglie in difficoltà.
Mi sono occupata anche di prostituzione.
La maggior parte delle prostitute al Bologna2 sono clandestine e in alcuni casi vengono sfruttate e picchiate.
La provenienza è perlopiù albanese e slava.
Non sono sappiamo se sono maggiorenni o minorenni.
Mi sono occupata di prostitute con bambini: venivano portate in Italia da connazionali con vane promesse ma che poi le sfruttavano.
La maggior parte vengono in Italia per trovare lavoro e una vita migliore, poi trovano amiche che sono già sulla strada e alla fine fanno la stessa vita.
L'appartamento al Residence che costerebbe meno di 40 milioni, viene spesso affittato al L. 1.500.000 al mese e in genere ci stanno in tre.
Alcune prostitute si sono rivolte al Consultorio Familiare durante la gravidanza ma non hanno mai preso contatti spontaneamente con il Servzio Sociale Minori, lo hanno fatto solo se costrette da provvedimenti giudiziari.

DROGA

Al Bologna2 e al Bargellino circola la droga, gli extracomunitari la spacciano ma in genere non la usano.
Noi comunque non trattiamo questo problema.
Al Bologna 2 spesso i bambini non possono uscire perchè è pieno di siringhe e per le risse che ci sono tra slavi.
Mi sono arrivate varie segnalazioni di ragazzini in età di Scuola Media che fanno uso di droga leggera.
Stiamo cercando di fare un progetto per intervenire.
I genitori sono più restii a segnalare al Servizio eventuali problemi in merito alla droga che incontrano i propri figli adolescenti ed è per questo che arrivano forse meno segnalazioni ai Servizi Sociali.
E poi oggi i genitori vedono poco i loro figli.

ADOZIONE/AFFIDI

Io ho dovuto fare anche degli allontamenti che sono esperienze molto brutte a cui si arriva raramente, in alcuni casi diventa indispensabile per tutelare il minore.
L'ho dovuto fare al Residence Bologna2 e in questo caso c'è stato bisogno dell'aiuto dei carabinieri.
Ci sono molte richieste di adozione ma poche di affidi.
A livello di volontariato abbiamo avuto qualche aiuto in questo campo ma in genere non è facile trovare famiglie disponibili perché non sempre si riesce a trovare del tempo da dedicare agli altri visti i ritmi di vita che molte coppie che lavorano si ritrovano a vivere quotidianamente.
Le famiglie affidatarie sanno fin dall'inizio che il bambino ritornerà in famiglia.

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AZIENDA USL-SERT


Presente: Dott.ssa Colombo Responsabile del servizio e referente dipartimentale, Dott. Raschi-Psichiatra
Incontro: 9 febbraio 1998


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Dati sulla droga/problemi riscontrati

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IDEE E CONSIDERAZIONI

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COLOMBO: Calderara è un luogo in cui esistono molti motivi di disagio.
Mancanza di identità, di una propria cultura, problemi dovuti alle forti immigrazioni, il Bologna2 in cui oltre al resto c'è un grosso spaccio di droga pesante.
Pensiamo che sia un Comune che offre molti stimoli perché la maggior parte delle iniziative a cui abbiamo partecipato venivano da Calderara.
Credo che gli Enti Locali e le AUSL debbano comunicare e collaborare tra loro perché ciascuno non può lavorare da solo.
Da parte nostra non c'è mai stata una grossa comprensione di ciò che potevano fare i Comuni.
Insieme al Comune abbiamo incominciato a lavorare con Borse Lavoro a Calderara.
Dovremmo lavorare insieme sulla prevenzione dalla primaria alla terziaria e sugli inserimenti lavorativi.
Bisognerebbe fare una mappatura delle opportunità lavorative per togliere i tossicodipendenti dalla strada.

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AZIENDA USL
SERT DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO


Presente: Davide Rambaldi, Educatore
Incontro: 22 maggio 1998
Al Ser. T di San Giovanni in Persiceto non compete il territorio di Calderara ma lo contattiamo ugualmente perchè San Giovanni è confinante il territorio di Calderara


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Informazioni-idee e considerazioni

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A San Giovanni il sommerso sull'eroina è scarso mentre è certamente alto sulle nuove droghe.
La possibilità di somministrare il metadone sul territorio e il lavoro di radicamento nel contesto sociale portato avanti negli anni attraverso il lavoro sulla prevenzione e la capacità di accoglienza ha permesso e permette un certo monitoraggio sullo stato della tossicodipendenza sul territorio.
La maggioranza dei tossici del distretto di San Giovanni si rifornisce di eroina a Modena poiché essi ritengono che la droga sia più sicura che a Bologna.
Bisogna comunque inquadrare questa pratica nell'ambito dei rituali di gruppo che appartengono alle "piazze" dei tossicodipendenti.
Dal nostro lavoro quotidiano a noi risulta che al Bologna2 di Calderara si trova lo spaccio di cocaina, droghe leggere, nuove droghe e anche eroina.


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ASSOCIAZIONE NON SOLO NOI


Presenti: Vanessa, Nicoletta, Cristian, Francesca, Valentina, Luca (1), Luca (2)
Incontro: 11 marzo 1998
L'associazione Non Solo Noi si costituisce nel marzo del '96


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Problemi riscontrati

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DROGA

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VALENTINA: Il problema rispetto alla droga pesante è il Bologna 2 una volta eliminato quello lo si risolve in gran parte

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CIRCOLO G.S. ACLI PRIMAVERA


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Una delle esigenze che i giovani esprimono è quella di avere spazi dove ritrovarsi e andare a suonare, un'altra è avere una piscina.
Tutto il problema della droga si concentra al Bologna 2, bisognerebbe distruggerlo!.
Per quanto riguarda i giovani e l'impegno sociale, è scarso a parte l'eccezione di qualche ragazzo che lavora nel volontariato.
I giovani non sono abituati ad impegnarsi socialmente perché non vengono educati a farlo, non li si responsabilizza fin da piccoli rispetto ai beni personali e comuni.

Per il G.S. ACLI PRIMAVERA
Bassi Piero



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ISOLA DEL VAGABONDO


La nostra è un'Associazione volontaria per la tutela e la difesa degli animali e si è costituita nel maggio '97.

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A proposito di droga, abbiamo sentito parlare di frequenti "incidenti" verificatisi al Bologna 2.

Per l'Associazione "Isola del Vagabondo"
Sig. Massimo Macchelli




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UNIONE POLISPORTIVA CALDERARA-LIPPO


Presenti i dirigenti di alcuni settori della Polisposrtiva: Benuzzi (Presidente UPC), Tubertini (Presidente Gruppo Arcieri), Bonfiglioli (Vice Presidente dell'UPC e dell'Atletica), Turrini (Presidente del Basket), Bassi (Vice Presidente del Pattinaggio)
Incontro: 10 ottobre 1996
Alcuni dei dati sono stati presi da materiale fornitoci dalla segreteria della Polisportiva


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Metodologia

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SPAZI

BENUZZI: Se qualcuno vuole chiederci l'utilizzo degli spazi deve venire in forma organizzata, un gruppo di ragazzi ad esempio che si organizzano e dicono noi vorremmo fare la partita.
In questo caso noi verifichiamo le disponibilità degli spazi e ne permettiamo l'uso.
Possono essere anche ragazzi non tesserati, gente che non frequenta la polisportiva, basta che abbiano un respnsabile al loro interno perchè noi non abbiamo un guardiano, quindi l'ultimo che esce chiude la porta.
Quando hanno giocato devono spegnere le luci, chiudere le porte, controllare che i rubinetti siano chiusi.
Nei campi sportivi, invece, durante le fasce orarie permettiamo di andare anche in forma libera, tipo alcuni del Bologna 2 che il sabato mattina si organizzano la partitella, però ciò è possibile solo sul campo di allenamento. Sig. Massimo Macchelli



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UNIONE POLISPORTIVA CALDERARA-PATTINAGGIO


Presenti: Presidente: Carlo Domenichelli, vice-presidente : Venturi Claudio, allenatore-responsabile: Emanuela Di Giacomo Antonio
Incontro: 10 dicembre 1997


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Problemi riscontrati

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DROGA/ORDINE PUBBLICO

Domanda: Cosa ne pensate del rapporto giovani droga, rispetto al territorio?
CARLO: Non ne ho mai sentito parlare
CLAUDIO: Anch'io
Domanda: Avete richiesto l'intervento delle Forze dell'Ordine per atti di teppismo o problemi di ordine pubblico?
CARLO: Qualche avvisaglia tempo fa quando il Bologna 2 era meno controllato, c'è stato qualche furto.
In ogni caso non c'è mai stato niente di più
Domanda: Essendo così vicino al Bologna 2 avete avuto modo di conoscere questa realtà?
CARLO: Sì, ma non tanto perchè c'è l'albergo di mezzo
EMANUELA: Io riscontro invece l'inconveniente della vicinanza della palestra col Bologna2, ci vorrebbe un maggiore controllo perchè qui escono ed entrano ragazzini di tutte le età a volte vengono da soli e se l'allenamento finisce alle 21,30 è buio e non c'è nessuno che controlla.

Idee e considerazioni emerse durante l'intervista

CARLO: Il Pattinaggio è uno sport che attira i più piccoli anche perchè in altri settori sotto una certa età non li prendono, poi crescendo molti si perdono e vanno in altri sport
CLAUDIO: Se qualcuno dei ragazzi/e del Bologna 2 s'iscrivesse si potrebbe valutare di andargli incontro per il pagamento delle quote
CARLO: Il Pattinaggio è uno sport particolare lasciato fuori dalle pubblicità di massa, è dilettantistico, è molto costoso, però c'è passione sia degli atleti che dei genitori.
Il Comune dovrebbe venirci un po' incontro e riusciremmo anche a trovare sponsor più grossi.

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GRUPPO PODISTICO LIPPO


Presenti: Salvatore Lumia, Alberta Accorsi, Gianfranco Gozzi, Romano Guidotti, Romano Montaguti, Fiori Enrico, Bruno Gieri, Paolo De Grandi, Emilio Monicelli
Incontro: 17 ottobre 1996


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Tempi

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I ragazzini del Bologna 2 o del Bargellino vengono molto seguiti d'estate

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Personale che si occupa del servizio

Due o tre allenatori dell'Atletica.
Romano Montaguti si occupa dei ragazzini del BO 2.

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Chi frequenta

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Ci sono anche i bambini del Bologna 2 e del Bargellino e sono circa una decina.
Sono di provenienza meridionale e qualcuno marocchino.
Questi bambini frequentano l'Atletica o il Podismo e le altre iniziative culturali o feste che organizziamo.

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Problemi riscontrati

SCUOLA

Si spera che con la Scuola Media si realizzi una collaborazione maggiore: ce ne sono pochi di ragazzi che vengono qui mandati dalla scuola media.
Citazione M. Romano:
Abbiamo avuto soddisfazioni molto grandi quando gli insegnanti o i presidi si sono congratulati con noi e ci hanno detto Non riuscivamo a far parlare certi ragazzini del Bologna 2 che tuttora hanno degli insegnanti d'appoggio e quelle poche cose che dicono è che sono stati a fare la camminata con voi.
All'inizio questi ragazzini non si esprimevano nemmeno con noi oppure non si capiva quello che dicevano perchè parlavano in dialetto stretto e allora noi gli abbiamo detto che in nostra presenza e con noi dovevano parlare in italiano, per loro era stato un grosso sacrificio e qualcuno preferiva non parlare addirittura.

RESIDENCE BOLOGNA 2

Denaro non ne hanno e i genitori non li seguono, non vengono mai ad accompagnarli.
Oltre alle visite mediche con le varie analisi, in molti casi sono state diagnosticate delle anemie.
Noi quandi li portiamo a casa a volte vediamo cosa mangiano in molti casi in un unico piatto.
Ma non ne hanno le possibilità.
La Farmacia della Birra ci ha offerto gratuitamente anche dei medicinali che dovevano essere dati ad alcuni del Bologna 2 per poterli sostenere.
Però le anemie sono state scoperte da visite mediche che non avevano mai fatto.
Domanda: Per quanto riguarda questi ragazzini pensate che siano seguiti a sufficienza dalle istituzion, dalla Scuola, dal Comune, dalla USL?
Citazione M. Romano:
Penso che siano i genitori che non collaborano ma le istituzioni oggi sono presenti.
Questi genitori con difficoltà però hanno solo delle esigenze e non danno nulla, è difficile rapportarsi.
Domanda: Quindi se non ci foste voi a dare il vostro aiuto volontario ci sarebbe un'istituzione, quale?
R. Montaguti:
Sarebbe presuntuoso pensare di non essere sostituibili.
Noi li portiamo anche in piscina d'estate con una ragazza che doveva essere presente e noi pagavamo il biglietto poi i ragazzi però litigavano e allora non lo abbiamo più fatto.


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PARROCCHIA SAN VITALE DI RENO - LIPPO


Presenti: Don Isidoro, due catechisti, 4 ragazzi, 1 ragazza
Incontro: 9 ottobre 1997
Le modalità dell'incontro sono state adottate alla presenza di interlocutori in età adolescenziale.
Si distribuiscono le mappe e i questionari anche per testare questi ultimi.
Si spiega ai ragazzi l'uso del registratore lasciandoglielo poi autogestire, nel senso che possono spegnerlo e accenderlo quando vogliono.
Le voci si sovrappongono rendendo spesso impossibile lo sbobinamento.
I ragazzi commentano le fantamappe a voce alta nel senso che chiedono spiegazioni e riportano a voce alta ciò che scrivono, per il resto scherzano e fanno battute molto divertenti ma poco significative per la ricerca.
Per quanto riguarda le fantamappe faticano ad orientarsi e ad individuare la collocazione dei luoghi.
Per quanto riguarda i questionari i ragazzi dicono spesso: "Non hanno messo il non so" e infatti in quasi tutte le domande se ci fosse come scelta di risposta, oltre al SI' e al NO, la indicherebbero.


Commenti sulle fantamappe durante la compilazione

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Il Bologna 2 sembra un viale proprio dalle 16 in poi, quando i bambini escono da scuola.

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1° FANTAMAPPA

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Tra i posti blu invece: "il Bologna 2" perchè, dici che le tipe sono scarse.
Bè per dire che non è giusto che stiano lì.

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3° FANTAMAPPA

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Blu: Hai messo "il Bologna 2" e il fiume Reno, perchè?
Perchè non è un bel posto, non è raccomandabile per la gente che c'è.
Dentro al fiume?
No, no, nascosti ci sono omosessuali.

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5° FANTAMAPPA

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Blu: i posti imboscati di via Stradone dove vengono a bucarsi, dici, venite a controllare. Secondo voi è solo un punto di consumo o anche di spaccio.
Secondo me anche di spaccio, io una volta avevo visto uno che arrivava e subito dopo se ne andava dopo aver dato o preso qualcosa.
Poi sempre blu "il Bologna 2."

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PARROCCHIA SAN VITALE DI RENO - LIPPO


Presenti: Don Isidoro (parroco)
Incontro: 15 e 16 luglio 1997


Chi frequenta

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Domanda: Ragazzi magrebini e arabi, marocchini, si ritrovano, vengono a giocare qua si frequentano, utilizzano?

No, rarissimamente
Per quanto riguarda i ragazzini del Bologna 2 la presenza è sempre molto occasionale.
I più piccoli vengono a catechismo mentre di ragazzi delle medie ce ne sono pochi, per quanto mi risulta.
Di ragazzi più grandi, c'è un ragazzo che viene la Domenica sera.

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Problema riscontrati

BOLOGNA 2
A proposito del Bologna 2 è difficile rapportarsi con una realtà indefinita e talmente sempre in evoluzione.
Le persone cambiano continuamente, ci sono delle famiglie con cui siamo in relazione, ci sono anche degli anziani che cerchiamo di seguire.
La realtà del Bologna 2 è uno schifo per cui credo che il problema dovrebbe essere affrontato in modo abbastanza serio e non soltanto dire non si sa cosa fare, no, qualcosa si può fare.
Intanto cambiandogli destinazioni d'uso, perché finché rimane albergo sarà un gran bordello.
In secondo luogo far intervenire l'Igiene che dovrebbe chiudere tutto, bagni, ecc.
Domanda: E le famiglie che ci sono?
Se noi vogliamo, possiamo far saltar fuori le case che sono necessarie per delle emergenze così grosse.
Credo che un impegno del comune, anche se non a breve termine, però dovrebbe esserci.
Stando così le cose, sarà sempre peggio e allora questo è lasciare andare alla malora non tanto degli edifici ma anche le famiglie che ci sono, compresi i bambini che crescono educati alla violenza perché continuamente sono spettatori di violenza e di una sessualità che è vendere il proprio corpo e basta.
Questa è una responsabilità morale che un comune ha sulla coscienza, tutti dal Sindaco in giù.

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PARROCCHIA LONGARA


Presenti: Il Parroco, Don Guido
Gruppo di Giovani animatori: Paolo, Silvia, Emanuela, Elisa, Franco, Lina, Alberto
Incontro: 16 settembre 1997


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Problema riscontrati

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DROGA
Domanda: Cosa ne pensate del rapporto giovani droga sul territorio?
FRANCO: Basta andare al Bologna 2
EMANUELA: Al campetto se ne trovano di siringhe. Di droga qui ce n'è.
Domanda: Sapete se ci sono punti di spaccio?
No


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FORZA ITALIA


Ada di 21 anni studentessa in giurispudenza.
Incontro: 13 febbraio 1997


Problema riscontrati

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Secondo me un problema che si ripercuote anche sui giovani è la situazione del BOLOGNA2.
I giovani la vivono male.
Lì ci sono bambini che ci abitano con le prostitute vicino.
C'è droga, extracomunitari.
Nei nostri club vengono alcuni genitori che abitano lì a parlare e lamentarsi, hanno paura che i ragazzini vivano in quell'ambiente.
È un problema che deve risolvere il comune.
Non è di facile soluzione.
Forse ci vorrebbe più forza dell'ordine.
Credo comunque che se c'è un posto così il comune ha delle colpe.
Tutte queste persone che sono lì, chi ce la ha messe?
Bisognerebbe trovare una soluzione perché ci vive gente non seria ma anche gente seria che si è ritrovata senza saperlo a vivere in una situazione malsana e pericolosa per i bambini.

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FORZA ITALIA


Graziano Girotti, capogruppo della lista civica "Migliorare Calderara"
Incontro: 23 gennaio 1997

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Problema riscontrati

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A proposito dei problemi relativi a DROGA o spaccio sul territorio so che il famigerato Bologna 2 resta il fulcro della microcriminalità organizzata.
Altre realtà non ne conosco, non conosco giovani che facciano uso di droga.
Non sono a conoscenza di problemi riguardanti l'ORDINE PUBBLICO.

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PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA


Presente: Segretaria del partito: Mirella Romagnoli
Incontro: 11 novembre 1997

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Problema riscontrati

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DROGA

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Credo che a Calderara ci sia una percentuale di giovani che fanno uso di droga pesante, non so quantificare, qualcuno lo fa abitualmente e qualcuno saltuariamente.
Il Bologna 2 è un punto di spaccio, lì ne trovi quanta ne vuoi e quando vuoi.
Gli spacciatori hanno il metodo di cambiare spesso il personaggio che spaccia ed è difficile prenderli.
Mia figlia si forniva da varie parti, anche a Bologna in centro.

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PARTITO DEL S.I.


Presente: Guerino De Rosa, in rappresentanza del partito
Incontro: 17 dicembre 1997

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Problema riscontrati

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DROGA
Mio fratello ha visto quattro che si drogavano sotto al suo condominio in fondo a via Gramsci, ha chiamato i carabinieri, sono arrivati dopo un'ora.
Immagino che il problema ci sia forse meno di Bologna, ma io credo che il nostro problema grosso sia il Bologna 2 e qui noi politici dobbiamo mettere in campo tutta la nostra fantasia e coraggio, ci potrebbero essere delle soluzioni anche se non sarebbe facile.
È un elemento di forte preoccupazione.
Se una famiglia ha dei problemi di droga se li tiene nascosti.
Anche nel discorso droga ci vuole un maggior controllo per le strade di sera.


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