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Il Domani di Bologna 2002 da luglio a dicembre





24 dicembre 2002 5 dicembre 2002
30 novembre 2002 27 novembre 2002
21 settembre 2002 5 settembre 2002
4 settembre 2002 30 agosto 2002
22 agosto 2002 20 agosto 2002




A Calderara di Reno per le feste una iniziativa in ogni angolo del comune

Sotto l'albero: film per i ragazzi, presepe vivente, musica e danza


Ritorna anche la Befana all'ex Bologna due e per San Silvestro ...


Dalla vigilia alla Befana, le feste a Calderara regalano un'iniziativa in ogni angolo.
Una rassegna di film per ragazzi, il tradizionale presepe vivente di Sacerno, il mercato domenicale ma anche la seconda edizione della maratona di San Silvestro.
E soprattutto un atteso ritorno: l'arrivo della befana per i bambini che vivono nell'edificio di via Garibaldi 2, sospesa fra le polemiche lo scorso anno.
Un calendario ricco di appuntamenti inaugurato già i primi del mese di dicembre quando le strade del capoluogo e delle frazioni hanno cominciato, grazie al contributo dei commercianti, ad accendere le prime luci e le bancarelle del mercato sono state allestite in Piazza della Resistenza anche la domenica mattina, accompagnate dall'apertura straordinaria di qualche negozio.
Ma il Natale pensato dall'assessorato comunale alla cultura, di concerto con la pro-loco Calderara Viva e le associazioni del territorio, è soprattutto un Natale dedicato ai più piccoli.
Il giardino segreto, tratto da uno dei classici della letteratura per ragazzi, ha dato il via ieri pomeriggio alla rassegna gratuita di film Bambini al cinema ... non da soli però!, proposta per il quarto anno consecutivo dall'associazione "AmiCinema - il cinema è diffusione di idee".
I film che verranno proiettati sullo schermo dello Spazio Reno di Via Roma alle 16,30, con l'eccezione dei tre episodi delle Inchieste del commissario Maigret che inizieranno alle 21 il 26, il 28 e il 30 sera, sono i seguenti: Momo alla conquista del tempo, giovedì 26; L'Era glaciale, sabato 28; Aida degli Alberi, lunedì 30 e Monsters e Co., giovedì 2 gennaio.
Tra le manifestazioni più suggestive del territorio, il presepe vivente che prenderà forma il giorno di Santo Stefano a partire dalle 14 nel sagrato della chiesa di Sant'Elena di Sacerno, fra scenografia medioevali e antichi mestieri, giunge alla sua quarta edizione.
A salutare il vecchio 2002 che se ne va, invece, ci penseranno i gruppi sportivi: la podistica Lippo Calderara organizza il 31 dicembre mattina la seconda edizione della 42 chilometri di San Silvestro, mentre sarà il centro sportivo "Gino Pederzini" ad ospitare il buffet, a prenotazione obbligatoria, e di festeggiamenti del veglione di fine anno.
Il 2003 si aprirà all'insegna della solidarietà con il concerto ad offerta libera che si terrà alle 21 sabato 4 gennaio allo Spazio Reno, inserito nella sezione Tre feste della rassegna Storie e Rivoluzioni e i cui incassi, in collaborazione con Coop Adriatica, verranno devoluti ad organizzazioni umanitarie.
Doppia befana, infine, lunedì 6 gennaio: l'atterraggio della vecchina è previsto alle 10 al centro multietnico dell'ex Bologna 2, mentre alle 16,30 incenso, oro e mirra saranno i doni al bambinello dei tre magi attesi dai parrocchiani della chiesa di San Filippo Neri di Lippo.
Gran finale in serata con il Barbiere di Siviglia, che presentato dall'associazione San Filippo Neri allo Spazio Reno apre la prima stagione lirica calderarese.


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Sarà una valida alternativa all'uso della macchina. In rete anche i percorsi naturali e le aziende agricole

Calderara su due ruote


Prende forma il progetto di piste ciclabili che collegheranno il territorio

Si comincerà nel 2003 da via Stelloni e via Roma


Comincia a prendere forma il progetto delle piste ciclabili che attraverseranno il territorio di Calderara.
Per ora la mappa dei percorsi per le due ruote è solo sulla carta ma, trattandosi di uno schema generale inserito tramite una variante nel piano regolatore, può considerarsi una vera e propria dichiarazione di intenti da parte dell'amministrazione comunale.
Sarà una vera e propria rete di piste su strada o sentieri naturali per la bicicletta.
Quattro gli assi principali della mappa che mira soprattutto a creare un collegamento ciclabile fra Calderara e le frazioni di Lippo, Longara, Tavernelle e Bargellino.
I percorsi utili individuati per il collegamento con Lippo sono rappresentati da via Garibaldi, via Pradazzo e via Due Scale.
Queste tre strade rappresentano la colona portante della, per ora solo pianificata, pista ciclabile Lippo-Calderara, di cui il tratto su cui affaccia lo stabile di via Garibaldi 2 verrà realizzato tra gli interventi previsti del piano di riqualificazione dell'immobile.
La porzione di pista su strada che attraverserà il centro urbano di Lippo verrà realizzato dall'azienda Bonfiglioli a scomputo oneri di urbanizzazioni per l'ampliamento del prioprio stabilimento, posto alle porte della frazione.
Il collegamento fra il capoluogo e Longara, invece, interesserà il tracciato che va dall'incrocio con la circonvallazione di Calderara fino a via Guardatello e da via Guardatello fino alla nuova rotonda all'ingresso della frazione.
Questa pista è già progettata e finanziata e, secondo le previsioni, il primo stralcio dei lavori di ampliamento della carreggiata dovrebbe partire nel 2003, il secondo entro l'inizio del 2004.
Per quanto riguarda la pista Calderara-Tavernelle saranno realizzate su via Bazzane e via Valtiera.
Il tratto che interessa via Valtiera, rientrando nel progetto che prevede il sovrappasso della ferrovia in sostituzione del passaggio a livello, sarà realizzato e finanziato dalle Ferrovie dello Stato.
Per raggiungere il Bargellino, infine, è previsto un collegamento ciclopedonale in via Roma, in partenza dal cimitero e che passerà tramite un sottopasso la nuova provinciale, collegando Calderara alla futura stazione ferroviaria del Bargellino.
Si tratta di un intervento già finanziato.
I tratti minori che attraverseranno i diversi centro abitati, Calderara e frazioni, verranno realizzati man mano dalle imprese che su quei tratti hanno realizzato o realizzeranno comparti abitativi.
Per i tempi, le prime piste ciclabili a vedere la luce dovrebbero essere quelle che interessano via Stelloni e il collegamento col Bargellino, dato che i lavori della nuova padullese partiranno nel 2003.
Alle piste ciclabili vere e proprie si aggiungono i percorsi naturali.
Già in fase di esecuzione il percorso del lungoreno che va da Lippo a Castel Campeggi, tracciato ai piedi della golena e che, maltempo permettendo, dovrebbe essere pronto in primavera.
Un intervento che rientra nel piano regionale per gli spazi rurali e che prevede un cofinanziamento da parte della Regione.
Un altro sentiero naturale sarà realizzato rendendo percorribile il ciglio dello scolo Dosolo e collegando Calderara da via Pradazzo, via Ungheri e via Garibaldi a Sala Bolognese, in un percorso parallelo a via Prati.
Con la realizzazione delle piste ciclabili e dei percorsi naturali - spiega il consigliere con delega all'ambiente Valentino Righi - vogliamo dare un'alternativa all'utilizzo delle auto e collegare quelle aziende agricole che realizzeranno la vendita diretta dei propri prodotti.


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CALDERARA  All'interno dell'area anche una stazione dei carabinieri e un comando dei vigili urbani

Il Bologna 2 cambierà volto


Il Comune ha approvato il progetto per la sistemazione dello stabile

La riqualificazione costerà oltre 17 milioni di euro


Il consiglio comunale ha approvato la variante al progetto per la riqualificazione dell'area dell'ex Bologna 2 e lo schema dell'accordo di programma sulle modalità di attuazione del recupero che verrà siglato il prossimo 9 dicembre fra Regione, Provincia e Comune di Calderara di Reno.
Un concreto passo in avanti per un progetto che si discute da anni e che si presenta tanto coraggioso quanto complesso.
Sull'intervento, che andrà a riqualificare un'area, quella di via Garibaldi, salita agli onori della cronaca per gli episodi di microcriminalità e prostituzione, il parere non è stato unanime.
Voto favorevole dell'Ulivo e di Sinistra Reno ma polemica astensione del Polo delle Libertà, che non ha mai votato a favore di messuno degli step relativi all'intervento e che ha praticamente monopolizzato il dibattito in sala consiliare.
Un piccolo neo che va a rendere meno piacevole la soddisfazione della Giunta che ha affidato alla seconda commissione consiliare lo studio approfondito della riqualificazione, un'analisi che ha saputo accogliere anche le osservazioni, i rilievi e le indicazioni sollevati dai diretti interessati, tra cui l'Associazione per la Rinascita dell'area di via Garibaldi 2.
Gli interventi che riguardano il Garibaldi 2 sono piuttosto articolati e i fondi regionali provengono da diversi bandi e diverse linee di finanziamento.
Un progetto di riqualificazione finalizzato al recupero dell'area e al definitivo sradicamento delle attività illegali nell'immobile - ha sottolineato il primo cittadino Matteo Prencipe - tanto che l'intervento prevede l'inserimento della nuova postazione di Polizia Municipale e della Caserma dei Carabinieri nell'area, opere che hanno ricevuto anche apprezzamenti da parte della prefettura e del Ministero degli Interni.
Nel particolare gli interventi previsti riguardano sostanzialmente: la costruzione di alloggi Erp su aree di proprietà comunale, inizialmente da utilizzare come case parcheggio a disposizione dei proprietari e dei residenti in Via Garibaldi; la ristrutturazione di porzioni per il recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica all'interno dello stabile di via Garibaldi; la realizzazione della Caserma dei Carabinieri e della postazione di Polizia Municipale, la sistemazione delle parti comuni esterne all'edificio tramite un collegamento ciclopedonale con il centro cittadino di Calderara e approntando spazi di integrazione all'interno del complesso di via Garibaldi.
Quest'intervento comporterà il frazionamento dell'immobile in sei condomini e la completa ristrutturazione degli edifici, tubature, rete elettrica, acqua, riscaldamento e gas compresi, e, sul fronte esterno, la predisposizione di tutte quelle opere di cornice funzionali alla totale riqualificazione dell'area.
I costi degli interventi prospettati ammontano a 17.405.318, 66 euro e sono in parte coperti da contributi regionali già assegnati.
La Regione Emilia-Romagna ha concesso al Comune di Calderara di Reno complessivamente 5.968.981,03 euro, come risulta dagli accordi presi che iniziarono il loro cammino nel gennaio 2001 quando l'assessore regionale all'urbanistica Pier Antonio Rivola visitò lo stabile di via Garibaldi.
Per la parte restante, il Comune di Calderara di Reno ha impegnato risorse in bilancio pari a 1.187.850,87 euro mentre si impegna a reperire una somma pari a euro 10.248.486,75 coinvolgendo i privati in una difficile operazione dicessione di lotti in sua proprietà.
Il Comune di Calderara di Reno si impegna a presentare alla Regione - ha spiegato il sindaco - entro il termine di 4 mesi dalla data di sottoscrizione dell'accordo, il programma attuativo per la realizzazione delle porzioni Erp affidate naturalmente tramite gara ad un soggetto privato. Ci impegniamo - ha aggiunto - a presentare entro il termine di 6 mesi l'accordo di programma attuativo per la realizzazione degli interventi prioritari.





All'interno dell'area anche una stazione dei carabinieri e un comando dei vigili urbani

Sono state accolte alcune nostre importanti indicazioni



Soddisfazione anche da parte dell'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2 che commenta positivamente la variante al progetto di recupero dell'ex Bologna 2.
Il piano di riqualificazione procede e noi non possiamo che ritenerci soddisfatti - ha affermato il portavoce del gruppo Angelo Rizzi - visto che lo schema del testo di accordo di programma ha recepito anche alcune nostre indicazioni.
Una soddisfazione che però non si ferma al risultato raggiunto ma che si fa propositivo, evidenziando i punti in cui il progetto, una volta partito, può ancora migliorare.
Tra le proposte di miglioramento indicate dall'associazione, così come si evince da un documento che Rizzi ha spedito al consiglio comunale, la necessità di ridurre il carico abitativo, accorpando il più possibile gli attuali monolocali e adeguandoli alle esigenze di una vita dignitosa sia per i proprietari che per gli inquilini; abbassare la concentrazione di immigrati extracomunitari, per smantellare la connotazione di ghetto assunta negli anni dallo stabile, la proposta di cogestione del nuovo spazio che verrà ripristinato al pian terreno e la messa in moto di continue azioni che favoriscano l'integrazione degli immigrati che lì continueranno a risiedere.
Lo stabile è da quasi 25 anni un concentrato di problemi urbanistici, sociali e di ordine pubblico - sottolinea Rizzi - Non è sufficiente un recupero strutturale degli impianti, ora al collasso.
Nello specifico è necessario portare fuori dal Garibaldi 2 i nuclei familiari problematici e magari riattivare iniziative culturali in loco quali la festa della Befana che si realizzano fino a qualche anno fa.
Sarebbe auspicabile da parte dell'amministrazione anche l'abbandono dell'ipotesi di vendita dell'attuale patrimonio pubblico, consentendo una maggiore mobilità dei cittadini extracomunitari, adesso tutti concentrati nel Garibaldi 2, e affrontare una volta per tutte la questione del debito condominiale, che ammonta a circa 500mila euro, riservando uno o più condomini ai proprietari residenti che volessero organizzarsi in tal senso.
Tra le altre richieste l'impegno a garantire con tempi e prezzi certi il rientro al Garibaldi 2 per quegli abitanti che vorranno abitarci dopo la ristrutturazione e la vendita per chi invece vorrà trovare un'altra sistemazione.
Maggiore chiarezza nei confronti dei residenti che risiedono attualmente in quelle porzioni dello stabile non destinate alle case popolari affinché sappiano esattamente come muoversi e sulle operazioni finanziarie immobiliari con cui il Comune vuole trovare le risorse a loro spettanti.
L'associazione esprime la massima contrarietà all'ipotesi prospettate di installazione di cancelli nei corridoi.
Considerati inutili, pericolosi, rumorosi e controproducenti.
La perplessità è forte anche nei confronti della possibile predisposizione di costosissime telecamere a circuito chiuso.


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CALDERARA  Stasera discussione in consiglio comunale

Bilancio e viabilità



Si riunisce questa sera il consiglio comunale di Calderara di Reno.
Tra i temi sul tavolo della discussione una convenzione tra i soci minori di Seabo per l'esercizio in forma associata del diritto di designazione previsto dallo statuto di Hera e la proroga della convenzione relativa ai criteri di riparto degli oneri relativi ai Centri per l'impiego fra i comuni di Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno, Castello d'Argile, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Pieve di Cento.
Sotto il vaglio dell'assemblea anche la variazione al bilancio 2002 e al piano triennale degli investimenti per il triennio 2002/2004 nonché la manutenzione straordinaria della viabilità sul tratto Longara - Calderara di Via Stelloni Levante e dal tratto che va da via Prati a via Valtiera su via Stelloni Ponente.
Sempre in tema di viabilità, sarà discussa lo schema per la predisposizione di piste ciclabili su via Stelloni.
Sarà esaminata amche una variante al progetto per il recupero dell'immobile ex Bologna 2, oggetto del programma di riqualificazione urbana dell'area di via Garibaldi.
Infine, ci si occuperà del piano di sviluppo aziendale per la costruzione di un edificio rurale in via Ungheri.
La seduta del consiglio, con inizio previsto alle 20,30, è pubblica.


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CALDERARA  In via Garibaldi saranno insediate la caserma dei Carabinieri e i vigili

Fondi per il Bologna 2


Quasi 6 milioni di euro dalla Regione per riqualificare lo stabile


Quasi 6 milioni di euro per il Bologna 2.
E un articolato programma di ristrutturazione, impianti sportivi e l'insediamento all'interno dello stabile della locale caserma dei Carabinieri e una postazione della Polizia municipale.
È quanto prevede l'accordo di programma per la rinascita del Bologna 2 concordato e definito l'altro ieri in Prefettura dal Prefetto Sergio Iovino, l'assessore regionale alla programmazione territoriale Pier Antonio Rivola, il vice presidente della Provincia Tiberio Rabboni e il sindaco di Calderara Matteo Prencipe.
Dalla Regione arriverà all'amministrazione comunale un contributo complessivo di 11,5 miliardi di vecchie lire, pari a circa 6 milioni di euro che comprende fondi di edilizia residenziale pubblica di derivazione statale e risorse regionali in base alla legge in materia di riqualificazione urbana.
Nell'incontro in Prefettura, promosso dalla Regione, si è discusso del programma di riqualificazione già delineato.
Tanti gli interventi e le scelte che puntano a dare un nuovo volto allo stabile.
Innanzitutto verranno insediati al suo interno la locale caserma dei Carabinieri e una postazione di Polizia Municipale: sarà solo il primo avvio - si legge in una nota dell'assessore Rivola - di una serie di azioni volte a risanare la situazione e a radicare il complesso residenziale nel territorio metropolitano bolognese.
Il progetto prevede infatti anche la ristrutturazione delle parti comuni dell'intero edificio e la sua articolazione in sei condomini autonomi, dotati di scale, ascensori e impianti indipendenti con la riduzione del numero delle unità immobiliari attraverso l'accorpamento di più monolocali.
Per permettere la ristrutturazione verranno costruiti nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica in aree di proprietà comunale da utilizzare come "case-parcheggio" per i residenti.
Non mancherà infine la bonifica delle aree attigue alla struttura ed al vicino Hotel Meeting; verranno sistemate a verde e saranno realizzati impianti sportivi ed una pista ciclabile.
Si arriva dunque, come sottolinea la Regione ad una svolta significativa nella difficile opera di risanamento dello stabile di via Garibaldi che non potrebbe giungere a positiva conclusione senza l'impulso di tutte le istituzioni coinvolte e il necessario accordo di tutte le parti proprietarie.


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5 settembre 2002


L'uomo, 50 anni, è stato trovato in possesso di quasi un etto di cocaina parte del quale già diviso in dosi per la vendita

Operaio spacciatore al Bologna Due


È stato arrestato dai carabinieri nel corso del blitz concluso nella notte di martedì


Ufficialmente lavorava come operaio all'aeroporto Marconi, in realtà usava arrotondare le sue entrate spacciando droga.
I carabinieri lo hanno sorpreso la notte scorsa nel corso del blitz messo a segno nel residence Bologna Due di Calderara di Reno.
Ora, Graziano Gallerani, 50 anni, celibe e incensurato, da tutti descritto come persona tranquilla, si trova dietro le sbarre della Dozza in attesa delle determinazioni del pubblico ministero, Silvia Marzocchi, che ha coordinato l'operazione.
I carabinieri della stazione di Calderara e quelli della Compagnia di Borgo Panigale hanno bussato alla sua porta sempre su indicazione degli abitanti del residence che da tempo assistevano all'incessante via vai di tossicodipendenti dal suo appartamento.
Quando sono entrati in casa hanno scoperto 55 grammi di cocaina ancora da confezionare, 32 dosi già pronte per la vendita e circa 1.000 euro in contanti.
Ai militari dell'Arma ha cercato di giustificarsi affermando di essere in possesso di quella sostanziosa quantità di polvere bianca per uso personale.
Una scusa che, ovviamente, non ha convinto le forze dell'ordine che erano al corrente dei suoi frequenti contatti con alcuni contatti di tossicodipendenti.
Con lui in una cella della Dozza ci sono anche due cittadini algerini arrestati per primi sempre nella tarda serata di martedì.
I due extracomunitari, già noti per reati specifici, erano stati soropresi mentre confezionavano un chilogrammo circa di eroina.
L'operazione dei carabinieri si è svolta nella giornata di martedì dopo le numerose segnalazioni dei residenti del Bologna Due stanchi di assistere all'ennesimo mercato della droga.
Le prime segnalazioni alle forze dell'ordine erano giunte già nel corso del mese di giugno.
Il blitz c'è stato martedì al termine delle necessarie verifiche e degli opportuni appostamenti.


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4 settembre 2002


CALDERARA DI RENO


Blitz antidroga: trovato un chilo di eroina al Bologna 2


Servizio all'interno


I carabinieri hanno arrestato due persone e sequestrato un chilogrammo di eroina

Blitz antidroga al Bologna 2



Un grosso centro di spaccio all'ingrosso e al dettaglio situato in un appartamento del complesso residenziale Bologna due di Calderara è stato scoperto e chiuso nella tarda serata di ieri dai carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale.
l'operazione, cominciata e portata a termine nella stessa giornata in seguito alle numerose segnalazioni dei residenti, ha permesso di arrestare due spacciatori extracomunitari e di sequestrare più di mezzo chilogrammo di eroina purissima, sessanta dosi di sostanza stupefacente di cui 39 già incellofanate e una ventina ancora da sistemare, tre telefoni cellulari e circa 3.000 euro in contanti.
Ancora una volta sono stati gli abitanti del residence - da molto tempo costituitisi in comitato per la rinascita della zona da sempre meta di sbandati, prostitute, spacciatori, tossicodipendenti e criminali - a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine.
Da parecchio tempo i residenti del Bologna due assistevano ad un continuo via vai di gente sospetta e per questo hanno deciso di allertare gli organi di polizia.
Quando i militari della locale stazione in collaborazione con i colleghi della Compagnia hanno deciso di fare irruzione nell'appartamento al termine di una giornata di opportune e necessarie verifiche, hanno trovato due cittadini nordafricani, risultati anche clandestini, intenti nel lavoro di impacchettamento della droga.
Alla vista degli uomini in divisa, i due hanno cercato inutilmente di disfarsi della sostanza stupefacente.
In seguito a questo tentativo, una grossa quantità di eroina (forse altri cinque etti), già tagliata e pronta da imbustare, è finita in un secchio di acqua posto ai piedi del tavolino usato per la lavorazione e occupato da rotoli di cellophane, carta stagnola e bilancini di previsione.
Data l'ora tarda in cui si è conclusa l'operazione, non è stato possibile avere ulteriori elementi.
Si sa solo che i due arrestati sono stati condotti alla Dozza in attesa delle disposizioni del pm di turno.


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30 agosto 2002


CALDERARA DI RENO


Al Bologna 2 ci abita anche tanta gente onesta


Servizio all'interno


CALDERARA  I residenti si appellano al Comune e chiedono interventi più massicci delle forze dell'ordine

Si ribella la via Garibaldi "buona"


Non solo spaccio di droga e microcriminalità ma anche gente onesta lavora

Parlano gli abitanti "per bene" del condominio


Sono stanchi di riempire le cronache locali dei quotidiani che scrivono solo di prostituzione, spaccio di droga e microcriminalità.
Stanchi di vivere nel degrado in cui alberga lo stabile.
Di essere additati per "quelli che abitano" al Bologna 2 e di subirne la cattiva fama, di incontrare difficoltà per trovare un posto di lavoro, di sopportare la diffidenza della gente.
E l'indifferenza. Dei cittadini di Calderara, della città vasta, delle forze dell'ordine, delle istituzioni.
Stanchi di sperare che le cose migliorino.
Sono i residenti del condominio di via Garibaldi, quell'ottanta per cento di persone oneste che i più confondono o sovrappongono ai malavitosi che lì risiedono o che vi hanno creato una base operativa.
Persone che lavorano, pagano le tasse e che sono proprietari o titolari di un contratto di locazione.
Gente per bene che cura la casa come fosse un "gioiellino" ma che ha paura di guardare con ottimismo al piano di riqualificazione dell'area per cui si stanno muovendo il Comune, la Provincia e la Regione, che ha già stanziato fondi, in vecchie lire, a nove zeri.
Un intervento complicato, a livello giuridico, ma coraggioso dal punto di vista urbanistico, sociale e umano.
Un piano difficile, da riscrivere continuamente, ma che dovrebbe portare al recupero della zona.
Una nuova faccia, all'interno dello stabile sorgeranno anche una caserma dei carabinieri e una sede della polizia municipale, cui i "chirurghi plastici" stanno lavorando e per la quale in autunno dovrebbe arrivare la svolta.
Una riunione a settembre deciderà il destino, caso per caso, dei residenti e "sbloccherà" la riqualificazione, che nel 2003 dovrebbe vedere posati i primi mattoni.
Un intervento cui gli abitanti hanno paura di credere perché negli ultimi vent'anni troppe sono state le promesse.
Così proprio quando si dovrebbe iniziare a vedere la luce, i residenti si riscoprono esasperati.
Una paura di sperare data dalle condizioni in cui sono costretti a vivere e che ci fa abituare all'idea di essere abbandonati in un ghetto.
Soprattutto dalle forze dell'ordine.
Lo sappiamo che stanno lavorando - dice un abitante - ma quello che fanno non è ancora abbastanza. I giri loschi sono visibili ad occhio nudo ma spesso non riceviamo risposta.
Come se velatamente si pensasse sempre il Bologna 2, ancora il Bologna 2.
Ci vorrebbe un esercito - aggiunge qualcuno, riferendosi alla conformazione del palazzo, con tre grandi blocchi collegati e in cui è difficile isolare il "marcio".
Duecento gli appartamenti, disposti su sei piani.
Appartamenti che dovrebbero contenere al massimo tre persone e che, in molti casi, arrivano a contenere una decina di inquilini.
Contratti di "subaffitto" irregolari che spesso provocano problemi alle condutture dell'acqua.
Ma non tutti i clandestini delinquono - precisano i residenti - e se non abitassero qui vivrebbero in una roulotte sul fiume.
Problemi su problemi che si aggiungono a quelli di luce, che all'improvviso salta per opera di qualche "bravo elettricista" che deve mascherare le sue losche "marachelle," alla pulizia, fatta di siringhe e immondizia abbandonate nei lunghi corridoi dei piani inferiori, ai vetri rotti, che non appena sostituiti si riprovvede ad infrangere.
Appartamenti in cui chi vive non ha nemmeno ricevuto il regolamento condominiale.
Andrebbe tradotto almeno in sette lingue - precisa l'amministratrice - quante sono le etnie rappresentate nell'edificio in cui se fai un giretto - scherza una residente - non hai nemmeno bisogno di andare all'estero.
Nazionalità diverse che hanno imparato a convivere.
Italiani, senegalesi,tunisini, marocchini, pachistani, rumeni, albanesi, rapprsentanze del Bangladesh e dello Sri Lanka che rivendicano il proprio diritto al rispetto, alla tutela.
E l'appello è indirizzato alle forze dell'ordine.
Non siamo cittadini di serie B - è il parere condiviso - le nostre sono richieste legittime. Faremo sentire la nostra voce.
Rabbia che non impedisce di vedere le cose davvero come stanno.
Nessuno nega che rispetto al passato, quando le lucciole passeggiavano liberamente su via Garibaldi, le cose siano migliorate.
Ma la voce di chi grida siamo persone perbene ma l'Ici al Comune cosa la paghiamo a fare?, nella speranza che l'amministrazione solleciti un intervento più massiccio di Polizia e Carabinieri e faccia chiarezza sul piano di riqualificazione, rimane nell'aria, come sospesa in una nuvola da fumetti animati.




La maggior parte dei piccoli inquilini dello stabile rimane blindata in casa. Solo a scuola trovano fantasia e serenità

Il Bologna 2 attraverso gli occhi dei suoi bimbi



Mamma cosa fa una donna nuda in ascensore?
Perché non posso andare in cortile a giocare?
Lo sai, maestra, che certe volte fuori la porta di casa mia c'è un signore seduto per terra che si mette una siringa nel braccio?

Sono solo alcune delle domande che i piccoli abitanti del Garibaldi 2 pongono ai propri genitori o alle loro insegnanti.
Sono una settantina i bambini sotto i 14 anni che vivono nel condominio.
Bambini abbandonati da un lato, e iperprotetti dall'altro.
Sono i figli della delinquenza che entrano giovanissimi nel giro del piccolo crimine organizzato o che vagabondano per lo stabile, danneggiando le strutture.
O i bambini della brava gente, la maggioranza, che va a scuola, fanno sport ma che, al ritorno, rimangono blindati in casa.
I corridoi sono sporchi, nel parco ci sono siringhe, bottiglie rotte, spazzatura che cade dalle finestre - dice un papà di un bimbo di 5 anni - posso mai lasciarlo uscire?
Eppure - aggiunge la moglie - avremmo uno dei parchi più belli della zona, è un vero peccato.
Bambini seguiti dai servizi sociali e per i quali l'amministrazione comunale organizza feste in loco o navette gratuite per raggiungere il centro, in occasione degli spettacoli, del carnevale, delle feste comandate.
E per i quali a scuola ci sono i laboratori linguistici, gli stessi che sono a rischio con la riforma Moratti.
Bambini che guardano al futuro ma che sono vincolati da un presente che li emargina, per il colore della pelle e per l'indirizzo di residenza.
Che non si sentono al sicuro fra le quattro mura di casa e che solo a scuola trovano quel mondo della fantasia di cui hanno bisogno.
Una scuola sempre più multietnica nonostante le carenze, sta gettando le basi per la loro unica speranza: una società multiculturale dove tutti sono uguali, proprio come in classe.


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22 agosto 2002


CALDERARA    L'immobiliare: "Le denunce vanno fatte ma in maniera qualificata"

Al Bologna 2 serve più armonia



Le denunce vanno fatte ma in maniera qualificata.
Questa la precisazione della società immobiliare che possiede quaranta appartamenti nello stabile alle porte di Calderara di Reno, dai più conosciuto come Bologna 2, in risposta al grido d'allarme lanciato nei giorni scorsi, e sulle pagine del nostro giornale, dall'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi.
La società non nega l'evidenza dei fatti denunciati dall'associazione né si schiera contro l'impegno della stessa che mai si stanca di denunciare il degrado e le situazioni di emergenza, spaccio di droga e microcriminalità in primis, che accadono nel condominio ma il metodo usato.
È il modo di comunicare dell'associazione che va cambiato non il suo interessamento ai disagi in cui vivono gli abitanti del Garibaldi 2 - spiega Giorgio Guerra, uno dei quattro soci della Gheo Immobiliare Srl - Le sparate da piazza servono solo a creare malumore mentre ciò che servirebbe al Bologna 2 è un reale clima di armonia e di collaborazione fra le parti.
Denunciare sì ma facendo nomi e cognomi ed indicando con esattezza gli appartamenti incriminati - aggiunge Guerra che spesso ha girato le denunce dell'associazione alle forze dell'ordine - altrimenti non serve. Bisogna armarsi di coraggio e dare un nome ai responsabili, non accusare in modo vago e impreciso.
Anche l'affermazione cambiano le proprietà ma siamo sempre alle solite non è piaciuta a Guerra che sottolinea come il nostro mestiere è quello di comprare, vendere ed affittare gli appartamenti e non di sorvegliare 24 ore su 24 gli inquilini. I nostri sono contratti regolari e gli extracomunitari firmatari hanno passaporto ed un'occupazione fissa.
Come a dire non si può buttar via tutto il paniere per quattro o cinque mele marce.
Oltetutto siamo sempre i primi quando si tratta di mettere le mani al portafogli per il miglioramento della gestione dell'edificio - ricorda - Partecipiamo con aiuti cospicui all'intervento di riqualificazione dell'area, che non lo dimentichiamo prevede la realizzazione di una caserma dei carabinieri e la sede per la poliza municipale, a fianco degli enti locali e abbiamo fatto montare cancellate all'esterno dei locali a rischio di incursioni dall'esterno.
Il gruppo immobiliare, che ha già investito un paio di miliardi di vecchie lire nel progetto sostenuto dalla Regione, lancia, infine, un appello alle forze dell'ordine affinché si muovano in maniera più decisa per debellare il virus del Bologna 2.
Conosciamo tutti il problema, ora serve l'antidoto. Perché non iniziare a programmare azioni costanti ed efficaci?
E ancora - si domanda - dove è finito il presidio di forze dell'ordine che era visibile fino a qualche mese fa?


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20 agosto 2002


CALDERARA    L'allarme dell'associazione per la rinascita dell'area

Estate al Bologna 2


"Lo stabile diventa un supermarket della droga"


"Ad agosto un continuo viavai di tossici e disperati"


Un via vai di tossici a tutte le ore del giorno e della notte, spacciatori in piena attività, urla, risse.
Ma dove siamo? In Piazza Verdi, in via Mascarella o in qualche altro luogo tristemente famoso della città per lo spaccio della droga?
Niente affatto, siamo all'ex Bologna 2, alle porte di Calderara di Reno.
Una preoccupante fotografia quella scattata dell'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2 che lancia l'allarme spaccio di droga nello stabile, moltiplicatosi esponenzialmente nei mesi estivi.
La citta si è svuotata per le ferie, gli spacciatori che solitamente operano in centro città si sono spostati verso Rimini o Riccione, i tossici hanno perso i loro abituali punti di riferimento - dicono all'associazione - ma il nucleo di spacciatori che opera nel Garibaldi 2 non ha lasciato Bologna e ha organizzato un vero e proprio supermarket della droga.
E in pochi giorni l'ex Bologna 2 - continua la denuncia - è diventato meta di una continua processione di tossici e di disperati vari, che sono andati ad allargare il giro della loro clientela fruttando profitti altissimi.
Un "supermarket della droga", dove, secondo il portavoce del gruppo, si riforniscono sia "i cavalli" che vanno poi a piazzare le dosi in centro città o in altri paesi dell'hinterland, sia i tossici in cerca della dose giornaliera nel loro girovagare senza meta per la città deserta.
Ma chi sono questi spacciatori, dove alloggiano?
Contrariamente a quanto si crede - punta il dito l'associazione - non sono clandestini dai nomi di fantasia, ma sono componenti di famiglie residenti da anni a Calderara, ben conosciute e radicate sul territorio. Qualcuno si è comprato l'appartamento, altri hanno un regolare contratto di affitto.
E proprio questi appartamenti a loro disposizione sarebbero diventati le basi per lo spaccio che nelle ultime settimane avrebbe raggiunte dimensioni impressionanti.
Cinque o sei gli appartamenti incriminati in cui questa banda di spacciatori, con a capo i tunisini, ma composta anche da marocchini, italiani e pachistani, avrebbe allestito la propria base operativa e allargato la sua influenza, usando almeno altrettanti locali come supporto logistico alle proprie attività.
Come a dire che la storia del Garibaldi 2 non ha ancora insegnato niente - continua l'associazione - cambiano le proprietà ma siamo sempre alle solite. Ancora c'è chi affitta in modo incauto senza controllare chi siano i futuri inquilini o cosa facciano, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ma non staremo con le mani in mano - annuncia infine combattiva, lanciando un appello alla magistratura e alle forze dell'ordine - e chiediamo a chi di dovere di operare in modo mirato sugli appartamenti a rischio.


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BLOG Per la rinascita del Garibaldi 2