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SINTETICA DESCRIZIONE DEI CARATTERI DEL CONTESTO URBANO PRESCELTO



La descrizione che segue è una sintesi della prima parte della relazione al piano di recupero adottato dal consiglio comunale in cui si inquadra la presente proposta.
Il contesto prescelto è un insediamento, classificato dall'Istat come nucleo abitato, costituito da un unico e articolato complesso edilizio ora denominato "Garibaldi 2", dal nome e numero civico della strada comunale extraurbana dove si trova.
Sorto alla fine degli anni settanta quasi in aperta campagna per essere destinato ad albergo residenziale (o casa albergo, cui avrebbe dovuto corrispondere un assetto proprietario e gestionale unico), il complesso è stato invece frazionato in una pluralità di unità immobiliari, grazie a un processo inarrestabile iniziato ancora prima cbe la costruzione fosse ultimata.
Oggi è composto da ben 194 cellule, utilizzate in proprietà o in affitto come abitazione, nonché dalle cosiddette parti collettive.
Vi abitano 163 nuclei per un totale di 246 persone, di cui 103 sono straniere e 47 minorenni.
Da un punto di vista anagrafico, 153 persone (di cui 98 straniere) sono prive di residenza.
30 cellule sono vuote o precariamente occupate.
Sin dal momento della sua costruzione, il "Garibaldi 2" è stato fonte di guai:
l'accumularsi di problemi igienici, sociali e di ordine pubblico, la cui soluzione è stata ostacolata dalla progressiva frammentazione della proprietà ha finito con 1'influenzare negativamente la vita dell'intero Comune.
La vastità e la gravità dei problemi sono in gran parte da imputare, oltre che all'assoluta mancanza di un'adeguata manutenzione, all'elevato carico abitativo che il complesso deve sostenere, sicuramente non previsto all'atto della progettazione che era stata pensata in funzione dell'uso alberghiero.
Il grado di affollamento è largamente superiore non solo a quello originariameate previsto, ma addirittura alle capacità fisiche degli alloggi.
A questo si aggiunge che comportamenti asociali, a volte criminali, disadattamento ed emarginazione, sono fenomeni molto diffusi tra la popolazione del Garibaldi 2.
La disgregazione dei nuclei familiari che lo occupano, 1'assenza di una gestione globale e civile dell'immobile, 1'interesse di alcuni soggetti, economicamente i più forti, al mantenimento dell'attuale stato di cose, ne hanno gradualmente peggiorato le condizioni.
Le numerose famiglie di extracomunitari residenti nel Garibaldi 2, prevalentemente maghrebine e monoreddito, fanno grande fatica a sostenere le ordinarie spese di sopravvivenza e la situazione diventa drammatica quando viene a mancare 1'unico reddito familiare.
Sono questi i casi cui corrispondono anche le più gravi situazioni sanitarie.
Per ragioni che sono insieme culturali e di oggettiva difficoltà, solo il capofamiglia lavora mentre la moglie e i bambini restano in casa, costantemente confinati neg1i angusti spazi dei monolocali, con conseguente diffusione, soprattutto nei bimbi, di gravi patologie, in particolare all'apparato respiratorio.
Inoltre 1e condizioni di sporcizia - generali del compiesso, e particolari, delle unità abitative - favoriscono il diffondersi di altre patologie come la scabbia.
La segregazione, di fatto, di mogli e figli nelle anguste abitazioni determina anche un secondo effetto aggravante: i bimbi in età prescolare, non frequentano (salvo deroghe forzose del Comune) le scuole materne e i nidi, potendo le madri accudirli. È un circolo vizioso.
Si aggiungono i casi, diversi, ma ugualmente gravi, di cittadini stranieri - donne soprattutto - a volte irregolari, prevalentemente slavi, che, per cattiva condotta, si vedono allontanare i figli dai giudici preposti.
Si tratta infatti di persone dedite alla prostituzione, sia direttamente che come sfruttatori, la cui presenza è ormai consolidata e tende sempre ad aumentare, senza che i frequenti interventi delle forze dell'ordine riescano a porvi rimedio.
Elevata è la presenza di altri emarginati, come tossicodipedenti, disadattati e persone bisognose di assistenza psichiatrica.
Si consideri che, mancando qualsiasi forma di controllo dell'accesso al complesso, in esso vivono anche persone senza fissa dimora - la cui presenza è più alta nella stagione invernale - che cercano riparo nelle parti comuni, nei corridoi, nelle scale, nell'interrato.
Tuttavia, quello che è forse, nella regione Emilia-Romagna, il più grave caso conosciuto di concentrazione di degrado ambientale e di emarginazione, di problemi sociali e di situazioni criminose che vanno anche oltre quelli, platealmente noti, dello sfruttamento della prostituzione e dello spaccio di droga, riguarda uno stabile dove con la popolazione illegale ed emarginata convivono ancora, in proprietà o in affitto, altri cittadini che, in buona fede, avevano creduto di trovare nel Garibaldi 2 il tranquiilo appartamentino a buon mercato che cercavano per sé e per la propria famiglia, non lontano dalla città e a contatto con la campagna.
Un gruppo di costoro ha data recentemente vita all'associazione "Per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2" che cura un sito Internet ricco di documentazione, dove si può trovare una completa rassegna stampa sui crimini e fatti di sangue che purtroppo vi hanno avuto teatro.
(http://www.geocities.com/SouthBeach/Lights/4238)
Dalle informazioni raccolte da varie fonti, risulta che il titolo di occupazione dei 194 appartamenti è attualmente il seguente:



La quasi totalità (94%) dei 118 appartamenti di proprietà individuate e gestita direttamente dai titolari che ne riservano a proprio uso (e in qualche caso ne tengono vuoti) poco più del 50%, mentre poco meno del 50% li cedono in affitto.
I tre quarti (76%) dei 76 appartamenti di proprietà plurima sono invece affidati in gestione a due agenzie che si sono da lungo tempo insediate nel complesso.
Molti sono in questi casi i contratti d'affitto a stranieri e, soprattutto, a straniere non residenti.
Tale aspetto gestionale trova riscontro nel continuo alternarsi, nel Garibaldi 2, di numerosi gruppi di prostitute provenienti, soprattutto, dall'Europa dell'est.
Di tali gruppi solo una delle componenti è, di solito, la titolare del contratto: le altre, come sue ospiti, sfuggono alle statistiche.
Tale stato di cose fa del complesso edilizio di via Garibaldi la più consistente concentrazione ricettiva del genere che si possa incontrare nell'area vasta bolognese.
L'obbiettivo generale del programma di recupero urbano consiste nel riqualificare fisicamente e socialmente questo singolare campione di degrado metropolitano, in modo che fatti degenerativi come quelli che hanno segnato la sua storia fin dal nascere, non possano riprodursi in futuro e le tracce ne siano cancellate.
A tale fine si deve mettere in atto una strategia articolata, come articolata è la realta sociale, umana ed economica che esso ospita.
Infatti, anche se, sotto 1'aspetto edilizio, si tratta a prima vista di un unico organismo, nato da un progetto unico, la sua dimensione, sia in termini volumetrici che demografici, corrisponde a quella di uno dei tanti abitati minori, di origine antica o recente, che si incontrano nel territorio della nostra regione.


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BLOG Per la rinascita del Garibaldi 2