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NOTIZIE CALDERARA
MARZO 2001


Buon Governo e Malaopposizione.
Chi si lamenta ... gode?


Ovvero come il governo dei fatti offusca i sogni di qualcuno





Nella multinazionale in cui lavoravo ogni gennaio si ripeteva la stessa scena.
Il commerciale furbo si recava dal proprio capo e con la faccia disperata e dati nella mano spiegava che non poteva avere obiettivi di vendita troppo alti perché i suoi clienti avevano già dato troppo, nella sua zona le aziende erano in crisi, la recessione, l'inflazione, la congiuntura ..., insomma quell'anno proprio non poteva farcela e c'era da credergli.
Se era uno dei commerciali "giusti" se ne usciva con un obiettivo moderato, così alla fine dell'anno dopo aver strafatto i risultati se ne andava in viaggio premio in qualche località dei mari del sud e poneva le basi per una bella carriera.
Naturalmente, come dicevo, solo quelli "giusti" potevano fare così, gli se ci provavano erano presi per scansafatiche, demotivati e senza grinta e si dovevano così sobbarcare zone difficili, clienti difficili e naturalmente obiettivi molto alti che dovevano fare per dimostrare che si meritavano almeno lo stipendio.
Cosa voglio dire con questa storiella?
Che al di là delle nostre opinioni politiche è innegabile che il governo di centro-sinistra ha fatto molto negli ultimi anni: siamo in Europa, la burocrazia è stata notevolmente ridotta, i disoccupati sono calati sensibilmente, si è messo mano a tre grandi riforme (sanità, scuola, federalismo) ... e non mi dilungo oltre, tanto verrete sommersi da pubblicità elettorale molto più dettagliata.
Ma dall'altra parte il "migliore del mondo" continua a lamentarsi: è un governo illiberale, comandano i comunisti, non c'è la democrazia, non mi fanno parlare, c'è una congiura stalinista in atto e poi lui e i suoi insultano a man bassa: il ministro delle finanze è un gangster, Rutelli sa fare bene solo il capostazione, io non parlo con lui che non è alla mia altezza, Vito che va in tv e non fa parlare nessuno e disturba in continuo è un grande ...
Ma come, uno che era sommerso dai debiti all'inizio del governo dell'Ulivo e che alla fine conta i soldi a decine di migliaia di miliardi, che ha tre reti televisive, che ha moglie e fratello e amici che controllano parte dei quotidiani nazionali, che ha interessi in tutti i settori dell'economia, che ha messo il bavaglio a Fini e Bossi cosa avrà mai da strillare tanto?
Forse gli manca solo la ciliegina, ma quella siamo noi a dovergliela dare, e probabilmente pensa che a furia di lamentarsi gli crediamo: poveretto guarda come soffre, come è in pena, quante gliene combinano, come Paperon de Paperoni quando scopre che ha perso un cent dalla tasca bucata e se la prende con Paperino.
Si lamenta e spera che gli crediate.
Si lamenta e spera che gli scuciate il voto che gli serve per raggiungere l'ultimo obiettivo: oltre il potere economico, quello politico.
Cioè far tornare il paese a come è stato per migliaia di anni: quelli che avevano il potere economico o militare ai vertici e gli altri ai remi od alla vanga.
Ma le elezioni democratiche e non la politica non dovevano impedire questo andazzo, facendo sì che tra i poteri forti e tutti noi stesse un mediatore capace di far rispettare gli interessi di tutti.
Ma vogliamo davvero tornare indietro?
Lui dice che ha dei sogni che vuole realizzare per noi, che è l'uomo della Provvidenza.
Io degli uomini che hanno sempre ragione, anche prima di dimostrarlo coi fatti, diffido.
Dopo i danni che hanno combinato i due precedenti "migliori" nel secolo scorso (quello del Ventennio delle Camicie Nere e quello della Milano da bere) preferisco fidarmi di quei partiti o coalizioni che non hanno il leader maximo che decide per tutti, che discutono e magari litigano ma fanno molto e sognano meno, che hanno sempre qualche dubbio e qualche prudenza, che sanno anche sbagliare e cambiare.
Preferisco fidarmi di quelli che parlano dei miei problemi con concretezza, non con slogan costosissimi ed assurdi.

Preferisco credere
molto più terra terra in quelli che hanno messo le luci sul marciapiede in Via Roma, che hanno detto che avrebbero sistemato l'ex CAP e lo stanno facendo, che stanno terminando il parcheggio in centro, che hanno messo il Bologna 2 sulla strada giusta, che hanno finalmente deciso come superare il passaggio a livello, che hanno già stanziato i soldi per iniziare a far rivivere il centro di Calderara, che hanno portato l'URP a Lippo e Longara, che danno servizi sociali all'avanguardia a bimbi ed anziani, che hanno messo a bilancio l'allargamento della strada che porta a Longara, che hanno fatto iniziare i lavori alla "casona" nella zona industriale del Lippo, che hanno deciso anche quest'anno di non applicare l'addizionale IRPEF, che hanno azzerato l'ICI ai proprietari che affittano in maniera concordata, che hanno definito investimenti massicci nelle strutture sportive, che si occupano anche del gattile ... e che sperano di poter FARE molte altre cose, e anche di sognare, ma solo ogni tanto.

Vanni Pancaldi
Capogruppo Centro Sinistra "L'Ulivo"



Piano di riqualificazione del Garibaldi 2
(ex Bologna 2): siamo sulla buona strada






Il Piano di Riqualificazione Urbana "Garibaldi 2" (con il relativo "progetto pilota per la sicurezza urbana"), presentato dall'amministrazione del Comune di Calderara di Reno nel giugno del 2000 alla Regione Emilia Romagna, è stato valutato come il migliore tra tutti quelli presentati.
Giunta e Consiglio Regionale hanno stanziato alla fine del 2001 una prima tranche di circa 5 miliardi di lire.
Il 24 gennaio 2001 il Consiglio Comunale di Calderara di Reno ha votato all'unanimità l'accettazione dei finanziamenti e il mandato al sindaco a firmare il protocollo d'intesa con la Regione.
È il vero inizio di un percorso che sarà lungo e pieno di difficoltà.
Per questo tutti i cittadini del territorio, le associazioni, le forze politiche sono chiamate a un impegno straordinario.
L'area interessata al Piano di Riqualificazione è ben nota col dispregiativo di 'Bologna 2'.
Il degrado dell'area è inarrestabile.
La stabile è ben oltre ogni limite di vivibilità.
I servizi essenziali (luce, acqua, riscaldamento, ecc.) sono precari, se non inesistenti.
Le condizioni igieniche al limite del collasso.
La criminalità organizzata che alberga nello stabile (nonostante gli interventi a volte incisivi, altre volte controproducenti) delle forze dell'ordine, prospera e continua ad organizzare i suoi traffici illeciti: sfruttamento della prostituzione (anche minorile), spaccio di droga, traffico di armi, tangenti sui permessi di soggiorno, organizzazione dell'immigrazione clandestina, ecc.
Le risse per il controllo del territorio sono sempre frequenti e rischia la vita anche chi non ha nulla a che fare con i traffici illeciti.
Molti lavoratori, studenti, pensionati che abitano nello stabile aspirano a una qualità della vita più dignitosa, perciò sono pronti a fare la loro parte nel Piano di Riqualificazione.
Invece, le società immobiliari e i piccoli proprietari senza scrupoli che hanno lucrato in questi anni sul degrado sono pronti a fare le barricate pur di continuare come prima.
I loro 'emissari' in questi ultimi mesi hanno più volte minacciato chi è stato in prima fila in questo percorso per il recupero del "Garibaldi 2", ma non ci lasciamo per niente intimorire.
Da tempo si è formato un forte movimento di opinione che sta al nostro fianco.
Lo verifichiamo alle feste e alle iniziative culturali organizzate al Garibaldi 2 (ben 14 in 2 anni contro lo zero degli anni precedenti), nei messaggi che riceviamo via Internet, nei colloqui per strada, sul bus, ecc.
I finanziamenti regionali sono un'occasione da non perdere: questi primi miliardi faranno da "volano" a interventi sinergici tra enti pubblici e imprenditori privati.
L'area di Via Garibaldi 2 va definitivamente tolta alla criminalità e restituita a tutti i cittadini.

mob4703@iperbole.bologna.it
http://www.geocities.com/SouthBeach/Lights/4238



Associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2



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BLOG Per la rinascita del Garibaldi 2