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NOTIZIE CALDERARA
APRILE 2000


Per la sicurezza dei cittadini.
Maggiore concretezza



Un contributo che va al di là della sensibilizzazione su un problema grave, urgente per il nostro territorio, cercando soluzioni effettive per risolvere le situazioni di crisi


Riportiamo di seguito una breve sintesi dell'intervento svolto dal Sindaco Matteo Prencipe durante il Consiglio Provinciale straordinario sulla sicurezza, tenutosi lo scorso 25 febbraio alla presenza del Sottosegretario all'Interno, Onorevole Brutti, e del Prefetto di Bologna, Sergio Iovino, presso la Provincia di Bologna.
Un contributo che va al di là della sensibilizzazione su un problema grave, urgente per il nostro territorio, cercando soluzioni effettive per risolvere le situazioni di crisi, per affrontare le realtà più a rischio, come quella del "Bologna 2", problematiche che non possono restare circoscritte alla competenza dell'Amministrazione, ma che ricadono su tutta l'area metropolitana e chiamano in causa tutte le forze dello Stato.
Una riflessione importante, quindi, quella sollevata dal Consiglio Straordinario, non solo per i contenuti, ma soprattutto per le modalità e l'approccio adottato dal Sindaco Prencipe, segno di come qualcosa si stia movendo, della volontà di agire, non solo sulle coscienze, ma nei fatti, concentrando su situazioni difficili della nostra realtà l'attenzione dei "decisori", di coloro che hanno la possibilità e la capacità di "fare", di intervenire concretamente.
Durante l'incontro, il Sindaco Matteo Prencipe, dopo aver illustrato in sintesi le condizioni in cui versa lo stabile "Bologna 2", ormai tristemente conosciute in tutta la regione, ha ricordato il lavoro già svolto dall'Amministrazione, che ha formulato nel tempo diverse proposte di riqualificazione, l'ultima delle quali sembra avere speranze d'attuazione e si distingue per la previsione di progettualità culturali, sportive, del tempo libero, proprio perché, con le parole dello stesso Prencipe, produrre sicurezza significa non solo pattugliare il territorio e perseguire il reato, ma creare servizi adeguati, educare alla legalità, favorire l'integrazione.
A questo riguardo il Sindaco, rilevata un'ulteriore recrudescenza del fenomeno criminalità nell'anno 1999, ha affermato di voler tener fede agli impegni presi con i cittadini, giustificando le sempre più pressanti richieste di sicurezza che gli si rivolgono quale rappresentante delle istituzioni democratiche del Paese e ha portato a conferma la recente convenzione sottoscritta tra Comuni dell'area persicetana, finalizzata ad una maggiore integrazione tra i diversi corpi di polizia in modo da assicurare una più efficace vigilanza urbana ed una maggiore capacità di presidio del territorio, ed il rispetto dell'adeguamento delle unità degli operatori di Polizia Municipale ai parametri indicati dalla Regione.
Ma è impensabile - ha sottolineato a questo punto il Sindaco - che, da soli i Sindaci possano affrontare problematiche per la soluzione delle quali è necessario un coeso coordinamento tra tutte le forze di polizia. Nè, tanto meno, ritengo che la panacea di tutti i mali stia nell'individuazione, per il Sindaco, del ruolo di "sceriffo".
Non quindi un declino di responsabilità, ma la consapevolezza che per affrontare problematiche così rilevanti non sia sufficiente l'impegno di pochi, ma sia necessario intervenire organicamente per affermare un ordine sociale che tuteli e garantisca l'intera comunità, lo Stato prima che il singolo Comune.
Ed in linea con questa riflessione il Sindaco Prencipe ha proposto un'ipotesi operativa per risolvere la problematica del "Bologna 2" inquadrandola in un contesto più ampio, auspicando un 'sistema sicurezza' che non veda al centro dell'attenzione soltanto il cuore del capoluogo Bologna ma che avviluppi, in un progetto organico, anche la periferia, altrettanto bisognosa di interventi strutturalmente ed organizzativamente idonei.
Preferisco pensare - ha affermato con decisione il Sindaco - ad un nucleo numericamente credibile di forze dell'ordine in grado di assicurare tranquillità alle nostre comunità, in grado di collaborare con le varie polizie municipali per il presidio dei territori. Preferisco pensare ad un coinvolgimento diretto di tutte le Istituzioni Sovracomunali in un grande progetto di sicurezza mirato alla crescita sociale dell'area vasta metropolitana. Preferisco pensare di essere sempre più coinvolto, a pieno titolo, io, Sindaco di un Comune medio piccolo, nel Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza. Preferisco pensare ad un sistema giudiziario che preveda l'effettività della pena per coloro i quali delinquono.
Quindi, da un lato, la necessità di mantenere alto il livello di affidabilità delle Istituzioni, dall'altro, lo sviluppo di un modello "a rete", che - con le parole del Sindaco Prencipe - rappresenta la massima espressione di una democrazia pluralista, sostenuto con le ultime riforme secondo il principio di "sussidiarietà", mettendo in relazione su un piano di parità i vari livelli di governo.
E da queste considerazioni l'appello conclusivo del Sindaco Matteo Prencipe al Sottosegretario all'interno:
È questa idea forte dei "sistemi di frontiera mobile" tra i vari livelli di governo che mi consente di rivolgermi direttamente a Lei, Onorevole Brutti, quale rappresentante di Sua Eccellenza Bianco, Ministro dell'Interno, per sollecitarLa a trovare soluzioni comuni nel rispetto delle relative competenze.
Necessità che deve essere recepita e fatta propria da tutti i soggetti coinvolti per avviare un progetto politico coerente che affronti in maniera decisa il problema, un progetto che possa garantire un livello sufficiente di vivibilità e di sicurezza ai nostri cittadini.


Caro Bonomi Ti scrivo




È lodevole il Tuo sforzo, nello scritto apparso sull'ultimo numero di Notizie Calderara di portare a conoscenza dei calderaresi l'impegno profuso, in questi primi nove mesi di nuova Amministrazione Comunale, dal Tuo gruppo consiliare e da Te personalmente.
Lodevole per la meticolosità nell'esprimere giudizi sul nuovo e per una sorta di, come dire, rivendicazione compartecipativa ed autocelebrativa delle cose buone derivanti da scelte compiute dall'Amministrazione Comunale uscente che Ti ha visto, che ci ha visto, impegnati in prima linea.
Vanno chiarite alcune questioni, però, che contribuiscono ad ingenerare confusione e che meritano di essere collocate in un ambito più rispondente alla realtà.
Sai bene che, nella scorsa primavera, quando si stava delineando la coalizione politica che avrebbe poi vinto le elezioni comunali a Calderara, il partito che decise di candidarti a Sindaco (Rifondazione Comunista) fu interpellato sulla possibilità di presentare una lista comune.
Ciò non fu possibile a causa di una impostazione programmatica non condivisa unitariamente e di conseguenza, preferì presentarsi al giudizio degli elettori con una lista autonoma che vedeva Te candidato Sindaco.
Il responso delle urne lo conoscono tutti: Sinistra Reno (la Tua lista) 874 voti rispetto ai circa 4000 della lista l'Ulivo.
Le alchimie numeriche, a cui ricorri per dimostrare una sorta di incongruenza rappresentativa all'interno del Consiglio Comunale, non tengono conto del nuovo sistema elettorale previsto per l'elezione diretta dei sindaci.
Ti ricordo, ma lo sai benissimo, che lo spirito della nuova legge ha inteso porre il Sindaco eletto nelle condizioni di governare, con la sua maggioranza, senza sottostare a quei giochi di equilibrismo politico da Prima Repubblica che tutti noi, compreso Te, abbiamo avversato per anni.
Governa il candidato Sindaco che abbia ottenuto più voti, supportato da una maggioranza consiliare appartenente alla coalizione uscita vincente.
Alle minoranze vanno attribuiti, proporzionalmente ai voti ottenuti, i restanti sette seggi sui venti disponibili.
A Calderara, pertanto, uno e toccato a Te, con i Tuoi 874 voti, uno alla Lega e cinque al Polo per le Libertà.
Alcune altre puntualizzazioni relative ai lavori consiliari durante questo primo scorcio di legislatura.
È vero, il vigente piano regolatore prevede alcune scappatole che premiano abusi condonati in zona agricola.
Ma è altrettanto vero che lo strumento urbanistico di cui è dotato il Comune, attualmente lo consente.
E lo consentiva anche fino allo scorso giugno, cioè fino a quando, come assessore, avresti potuto proporre modifiche migliorative.
Sul caso specifico esisteva un vincolo normativo.
L'esperienza, comunque, ci fa ritenere che sarà necessario apportare delle rettifiche per evitare distorsioni evidenti.
Anche la questione del gioco al ribasso, rispetto all'area interessata per i nuovi Uffici Postali, va inquadrata in un'ottica di rapporti fra privati.
Se l'Ente Poste decide di richiedere spazi inferiori rispetto a quelli preventivati è meglio irrigidirsi e non trattare con la società interessata, col rischio reale di vedere sfumare il nuovo Ufficio Postale di Calderara oppure trovare una possibile mediazione che risolva il problema e che consenta il trasferimento degli Uffici Postali in ambienti pił accettabili per i cittadini del territorio?
Noi abbiamo optato per la seconda soluzione.
Anche sulla mozione che invitava la Giunta ad adottare bambini Serbi e Rom, sai bene che è andata in maniera diversa.
La maggioranza non ha rigettato il merito (l'adozione a distanza) ma le premesse politiche su cui non c'era condivisione.
Mi sembra, però, che importante sia raggiungere lo scopo che ci si prefigge e ciò è stato ottenuto mediante l'adozione di tre ragazzi, a gennaio, di cui si parla in questo stesso numero del giornale e che testimonia, qualora non fosse chiaro come questa Giunta intenda procedere rispetto ad azioni umanitarie e rispetto all'affermazione dei diritti dei più deboli.
Versante, questo, che continuerà a vederci impegnati e su cui siamo aperti a qualsiasi confronto in uno spirito di fattiva collaborazione.
La decisione di aumentare l'I.C.I. per gli edifici non abitativi, ed anche questo lo sai bene, è stata sofferta e dolorosa, ma improcrastinabile, alla luce delle difficoltà di bilancio.
Era, tra l'altro, in alternativa alla possibilità di istituire l'addizionale IRPEF, ancor più penalizzante e poi scartata poichè ritenuta fiscalmente troppo pesante per i contribuenti calderaresi.
In Consiglio Comunale, a dicembre, Ti è stato anche puntualmente esplicitato come non fosse possibile ritornare sulla decisione già assunta perché tutte le risorse previste per l'acquisto dei 21 appartamenti del Bologna 2 (poi non avvenuto) da parte del Comune di Calderara non erano disponibili in quanto rientravano, per una quota, nel bilancio del 1999, e, per l'altra, tra gli investimenti previsti dal bilancio dell'esercizio 2000.
I maggiori introiti, dovuti all'aumento dell'I.C.I., vanno invece utilizzati per il pareggio della spesa corrente.
Ultimo cenno, infine, a PUT (Piano Urbano del Traffico) e progetto di viabilità legato al superamento dei passaggi a livello e all'allungamento della pista dell'aeroporto Marconi.
Credo sia legittimo che la nuova Giunta possa aver avuto bisogno di riesaminare i progetti tant'è che, per tutti e due, sono state previste delle modifiche rispetto alle scelte precedentemente assunte.
Il progetto originario del PUT, per esempio, prevedeva la chiusura totale di Via Roma (molto condivisa da Te), con effetti eccessivamente penalizzanti per quegli stessi commercianti le cui sorti, dici, sembrano starTi molto a cuore.
Anche il progetto relativo alla viabilità, di cui parlavo prima, è stato modificato e siamo riusciti a convincere la Provincia e l'Ente Ferrovie dello Stato che quello precedentemente predisposto andava migliorato, raccogliendo alcune nostre sostanziali indicazioni, per renderlo più omogeneo al territorio.
Porteremo al più presto i progetti in discussione con i cittadini, li faremo conoscere ed a loro chiederemo una condivisione generale, poiché sono certo che al di là di qualsiasi schermaglia politica, abbiamo il dovere di operare in modo trasparente, per il bene della collettività ed in sintonia con lei.
È in questa direzione che sto operando.
Gli incontri, periodicamente cadenzati, con i cittadini delle frazioni e la mia presenza mensile nei rispettivi Centri Civici, testimoniano il grande livello di attenzione per i bisogni della gente.
Continueremo su questa strada, spiegando volta per volta le motivazioni di certe decisioni, come continueremo ad ascoltare tutte le istanze provenienti dalle varie componenti consiliari, offrendo e chiedendo collaborazione ma nella convinzione che una chiarezza d'azione, pur nella giusta e indispensabile differenziazione dei ruoli che ciascuno di noi veste, sia propedeutica ad una corretta e trasparente gestione della "cosa pubblica".

Il Sindaco
Matteo Prencipe




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