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MONDO LIBERO



Marzo 2003




Marzo 2003


Condominio Garibaldi 2
(ex Bologna 2)


Momento decisivo per il quartiere

Se i proprietari non firmeranno gli accordi, il progetto di riqualificazione potrebbe andare in fumo


Assemblea affollatissima, quasi a sorpresa di chi non fosse direttamente interessato, ha messo a confronto presso la sede Comunale di Calderara di Reno i proprietari del mega-condominio Garibaldi 2 (ex Bologna 2) con il sindaco Matteo Prencipe, alcuni assessori e consiglieri comunali, presente l'assessore regionale alle politiche abitative Pier Antonio Rivola.
Tema, il risanamento, dello stabile nelle sue struttura comuni e della zona circostante che presto dovrebbe essere fornita di servizi di pubblica utilità, percorsi pedonali e quant'altro possa ovviare all'attuale situazione di disagio di inquilini stipati in appartamenti sovraffollati, sempre più caratterizzati da eveidente stato di degrado.
Il progetto finanziato dalla Regione sostenuto dal Comune di Calderara prevede un urgente intervento che comprenda la costruzione di una caserma dei carabinieri e una sede di polizia.
Delle proprietà private, debbono farsi carico direttamente i proprietari se non optano per soluzioni di permuta o vendita dell'immobile al Comune.
Il progetto di restyling durerà 5 anni, per una spesa di 22 milioni di euro.
Evidentemente gli iniziali 11 milioni stanziati dalla Regione sono risultati insoddisfacenti, per cui si è dovuti attingere successivamente ad altre somme.
Non è dato sapere a priori quanto esattamente verrà a costare l'intera opera, ma già alcuni proprietari, in sede di assemblea, hanno mostrato cartelle in cui apparivano cifre totali preventive che si aggiravano sui 33 milioni di euro, cosa che ha scatenato negli animi forte apprensione nel chiedersi quale somma esattamente dovrà accollarsi ogni famiglia, una volta firmato l'accordo, visto che si contempla anche un loro contributo.
C'è chi, di recente, ha restaurato i propri interni e per necessità li vedrà smantellati, per l'installazione di nuove tubazioni e strutture portanti di uso comune.
Per calmare le acque, l'assessore Rivola ha garantito il fermo impegno di risolvere quanto prima e con ogni sforzo finanziario possibile questa situazione di emergenza, mentre il Sindaco ha ricordato a tutti il proprio tenace impegno.
Alcuni assessori e consiglieri hanno invitato i proprietari a collaborare, tenendo conto, come ha osservato il sindaco, che è raro se non unico in Italia un interessamento ad un comprensorio praticamente privato.
Qualcuno dall'assemblea però ha osservato vivacemente che, mentre negli anni '80 il condominio attirava gli acquirenti ed era perfettamente vivibile, negli ultimi anni poco si è fatto di fronte al degrado dilagante che spesso ha reso difficile persino gli interventi di polizia.
L'intenzione del progetto è quella di allontanare i nuclei malavitosi, concedere alloggi popolari o provvisori, secondo il caso, alle famiglie che verranno ridistribuite.
La presenza nel quartiere e, in special modo nel vasto condominio, di extracomunitari marocchini, albanesi, rumeni, rende da lungo tempo il territorio, terra di nessuno, dove, se chiamate, le forze dell'ordine si avventurano riluttanti, la legge dello Stato è spesso sostituita da quella del più forte.
Per tutti Angelo Rizzi, presidente dell'Associazione Rinascita Garibaldi 2, raccomanda un recupero decoroso e civile, mentre Alberto Zanni di UPPI ha richiesto che vengano tutelati i diritti dei proprietari.
Data improrogabile di accordo resta il 5 Aprile, dopo di che i finanziamenti potrebbero anche essere ritirati.
Saranno garantiti accordi adeguati a ciascuna famiglia.


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