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Il Resto del Carlino 2005





aprile 2005




aprile 2005


Personaggio

Da Paruzzaro a Bologna vent'anni trascorsi così



Sembra la storia di un racconto di Victor Hugo.
Oppure il soggetto per un film, visto che a Bologna, dove Angelo Rizzi vive ormai da molti anni, non passano certo inosservate le persone un po' stravaganti ma ricche di talento.
Angelo Rizzi ha ormai superato i quarant'anni.
A Paruzzaro se lo ricordano tutti. In via Piana, dove vive la sorella Paola, dice una donna: Era un ragazzo molto intelligente. Quando parlava si restava come incantati, perché aveva una cultura straordinaria. Poteva arrivare dove voleva, ma un bel giorno non lo abbiamo più visto e sinceramente non saprei dire come e dove abbia trascorso tutti questi anni. So che qualche volta è ricomparso a Paruzzaro, forse a casa di un fratello, che fa l'impresario edile. Poi gli è mancata la madre, mentre il padre è stato ricoverato, e di Angelo non abbiamo saputo più niente.
Dopo gli studi ad Arona, maturità classica nel 1978, Angelo si è laureato al Dams, il corso in discipline delle arti, musica e spettacoli di Bologna, con 110 e lode.
Ha vissuto gli anni della contestazione studentesca, è diventato il portavoce di una associazione che si batte per i diritti degli emarginati.
Nei primi anni, a Bologna, sotto i portici, la sua è una presenza costante.
Allunga la mano e dice aiutami, sono messo male.
Vive chiedendo l'elemosina. Lo dice con un sorriso che spunta dal suo barbone nero.
Confida ad una agenzia di stampa che nonostante tutte le attività che svolgo, i miei trascorsi poco lineari non mi danno la possibilità di fare altro. Il mio curriculum si sintetizza in 20 anni trascorsi così.
Per Angelo, chiedere la carità nella zona del portico del Pavaglione, cuore chic dello shopping bolognese, è diventato un lavoro.
Avevo iniziato dicendo 'aiutami, sono disoccupato', ma mi rispondevano 'anch'io sono disoccupato', e così ho dovuto cambiare frase.
Bologna ormai è la sua città.
Voleva studiare astronomia, da ragazzo frequenta un osservatorio in provincia di Varese.
Poi si appassiona agli ambienti di Autonomia Operaia.
A Bologna si perde. Pochi soldi, affitti carissimi, la trafila del posto letto.
Ho vissuto dieci anni per strada, parchi, case occupate.
Una sera lo raccoglie una ambulanza. Il medico gli dice: Questa volta siamo riusciti a salvarti, ma alla prossima non ne siamo sicuri.
Angelo si confida ad una corrispondente bolognese dell'Ansa: Mi sono convinto che era meglio lasciare la strada e smettere di bere.
Si iscrive all'Università, compera una roulotte, che parcheggia presso uno stabile occupato. Per due anni vive in uno studentato.
Poi dà vita ad un comitato spontaneo di cui è il portavoce. Si chiama Associazione per la rinascita.
Lotta contro gli spacciatori e la malavita, ai quali oppone attività culturali e vita sociale.
E' la svolta. Si trasferisce nel residence Bologna 2 di Calderara di Reno, noto per problemi di microcriminalità.
Ha realizzato un sito internet per raccontare a istituzioni e stampa quello che succedeva e succede in certi ambienti.
Si muovono le forze dell'ordine. Operazioni di polizia e carabinieri hanno ridotto l'impatto della criminalità in certi quartieri bolognesi, primo tra tutti quello in cui abita Angelo.
Che fa sapere dal suo sito internet: Qui una volta c'erano le file di prostitute e spacciatori. Adesso ci sono sette ragazzi, italiani, marocchini e pakistani, che alla mattina vanno alle scuole superiori. Sono i testimonial migliori del nostro successo. Però c'è ancora molto da lavorare.
Angelo non parla di Paruzzaro, ma il paesello gli è rimasto nel cuore.
Nella settimana di Pasqua qualcuno lo ha visto nella zona di San Marcello, dove ha fatto visita ad al­cuni parenti.


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