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Il Resto del Carlino 2004





21 dicembre 2004 2 dicembre 2004
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21 dicembre 2004


CALDERARA/Nuove polemiche sul piano di riqualificazione del residence

Bologna Due, il Polo all'attacco:
"I ritardi? Colpa del Comune"


Lucchesi: "I debiti ricadranno sui cittadini"
Il sindaco: "Così rivaluteremo il patrimonio immobiliare"


Un surplus di spesa per finanziare la riqualificazione del Bologna Due, e a Calderara è di nuovo polemica rovente tra opposizione e giunta.
Questa volta è Maurizio Lucchesi, capogruppo della Casa delle Libertà, ad attaccare frontalmente la maggioranza di centrosinistra per i ritardi del piano di recupero del palazzaccio di Via Garibaldi, il cui completamento era in origine previsto per il 2007.
Per fortuna che in campagna elettorale il sindaco aveva dichiarato che quello del Bologna Due era un problema risolto - sbotta Lucchesi - Recentemente il consiglio comunale ha approvato l'accensione di un mutuo di 1,5 milioni di euro per finanziare il progetto, il che di fatto smentisce le avventate dichiarazioni elettoralistiche del sindaco.
Un indebitamento che, secondo Lucchesi, ricadrà sui cittadini di Calderara .
Ma il fatto più grave - aggiunge il leader del centrodestra - è che questi soldi sono stati sottratti ai lavori per il collegamento tra il capoluogo e Longara, un'esigenza sentita da tutti.
Un'eventualità, questa, che l'assessore ai lavori pubblici e alla riqualificazione del Bologna Due, Lino Turrini, smentisce: Il collegamento si farà il prossimo anno - precisa -, né vi sarà nessuna sottrazione di soldi destinato alle opere stradali.
Riguardo l'accensione del mutuo, il sindaco Matteo Prencipe respinge le polemiche al mittente, precisando che il debito di fatto si ripagherà da solo, con l'aumento di valore dell'immobile riqualificato.
Il milione e mezzo di euro servirà infatti a finanziare il recupero di ulteriori 23 alloggi, oltre ai 35 del piano originario, che il Comune ha acquisito da quei proprietari che non intendevano partecipare ai costi del progetto.
Il costo dei 23 nuovi appartamenti, compresa la loro ristrutturazione - spiega Prencipe -, ammonta a un milione 440mila euro, pagati con i fondi già stanziati in bilancio; soldi che ora sono diventati patrimonio immobiliare. Per ricostruire il budget di denaro liquido necessario per poter fare i lavori abbiamo acceso un mutuo, ma la spesa per il Bologna Due di fatto resta invariata.
Secondo il sindaco, infatti, con la ristrutturazione, il patrimonio immobiliare aumenterà di valore e, se non servirà al Comune, potrà essere venduto.
Ma Lucchesi rilancia: La colpa dei ritardi nell'attuazione del progetto è tutta della giunta, che quando gli appartamenti del residence furono messi in vendita avrebbe dovuto intervenire esercitando il diritto di prelazione che le avrebbe consentito di procedere speditamente con i lavori. L'assessore Turrini, inoltre, rasenta il ridicolo quando, per giustificare i ritardi, si aggrappa all'assenza del benestare del ministero dell'Interno alla costruzioone della caserma dei carabinieri all'interno dello stabile.
Solo a Lucchesi sfugge l'importanza che ha la caserma per il piano di recupero - replica Turrini -, per fortuna Regione, Provincia e Comune di Calderara non la pensano così e si sono già rivolti al prefetto chiedendo il suo interessamento presso il ministero perché chiuda l'iter al più presto.


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2 dicembre 2004


CALDERARA/Segnali positivi dall'incontro tra l'assessore alle opere pubbliche Turrini e il presidente dei piccoli proprietari Zanni

Accordo Comune-Uppi per far decollare il Bologna Due



Hanno sottoscritto un 'gentelmen' s agreement', un tacito accordo di collaborazione per accellerare i tempi di ristrutturazione del Bologna Due di Calderara.
Alberto Zanni, presidente provinciale dell'Uppi (Unione piccoli proprietari immobiliari) e Lino Turrini, assessore alle opere pubbliche di Calderara, hanno stilato una scaletta di interventi per sbloccare quanto prima i tempi di ristrutturazione dell'imponente casermone di via Garibaldi.
Con l'assessore - spiega Zanni - abbiamo trovato piena sintonia sul metodo da seguire. Nello stabile abitano anche numerosi associati all'Uppi: è nostro interesse risolvere al più presto la situazione.
Della stessa opinione anche Turrini: Con Zanni abbiamo avuto un incontro positivo. Il presidente ha dato la massima disponibilità a collaborare. Abbiamo steso una prima scaletta di interventi, primo fra tutti la convocazione di un'assemblea condominiale.
La ristrutturazione del Bologna Due dovrebbe definitivamente partire entro la prossima primavera con due interventi ben distinti: uno di edilizia residenziale e l'altro di edilizia privata.
Purtroppo - ammette Turrini - non abbiamo ancora ottenuto il benestare del ministero dell'Interno per la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri.
Faremo tutto il possibile perché siano rispettati i tempi - puntualizza Zanni -, così come ci attiveremo per trovare una soluzione alle famiglie che non hanno aderito al protocollo d'intesa.
Si tratta comunque - conclude l'assessore - di un'esigua minoranza. Non vogliamo arrivare all'esproprio. Preferiamo seguire la strada della trattativa e con l'Uppi troveremo sicuramente un'intesa.


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12 novembre 2004


CALDERARA/Appello al Prefetto

"Caserma, sbloccate il progetto"



Sbloccare al più presto l'approvazione del progetto per la realizzazione della caserma dei Carabinieri di Calderara di Reno.
Questo il senso di una lettera inviata al Prefetto Vincenzo Grimaldi dall'assessore regionale alla programmazione territoriale Pier Antonio Rivola, che richiama l'attenzione sul ritardo nell'approvazione del progetto elaborato dal Comune di Calderara.
La nuova caserma dovrebbe sorgere all'interno dello stabile di via Garibaldi 2, una struttura che Rivola definisce nota per la situazione di degrado, di rischio per la sicurezza e l'ordine pubblico è teatro da tempo di episodi di microcriminalità
Nella lettera l'assessore ricorda che l'accordo di riqualificazione urbana, sottoscritto da Regione, Provincia e Comune, risale al dicembre 2002.
A distanza di due anni - scrive Rivola - l'iter procedimentale non si è ancora concluso e non vo è notizia dei tempi in cui si possa procedere alla definitiva approvazione del progetto. Nel frattempo il piano di riqualificazione ha preso avvio.
E' necessaria ora la Sua collaborazione - chiede Rivola al Prefetto -, nel rappresentare l'urgenza della situazione al Comando generale e regionale dell'Arma.


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11 novembre 2004


CALDERARA/Nuove polemiche sulla riqualificazione dell'edificio

Bologna Due, l'Uppi accusa:
"I lavori sono fermi al palo"


Zanni: "Appartamenti ancora occupati dagli abusivi"
Il sindaco: "Ora c'è un assessorato ad hoc"


Lavori che procedono al rallentatore, appartamenti ancori alla mercé di spacciatori e prostitute, e a Calderara è di nuovo polemica al calor bianco tra l’Unione piccoli proprietari immobiliari e il Comune sui tempi di recupero del famigerato Bologna Due.
Tanto che recentemente alcuni abitanti del residence iscritti all'Uppi hanno cominciato a inviare letteracce di diffida per 'sollecitare' il rispetto degli accordi.
Non solo non è iniziato alcun lavoro — attacca Alberto Zanni, presidente provinciale dell'associazione —, ma neppure sono state effettuate le permute (nuovi appartamenti in cambio di quelli acquisiti dal Comune) che erano previste entro l’aprile di quest’anno. Perché le permute possano essere formalizzate — aggiunge —, occorre inoltre che gli alloggi siano liberi, mentro molti a tutt'oggi restano occupati abusivamente da spacciatori e prostitute.
A tale proposito l'Uppi chiama in causa il Comune, andato in ferie per tutta l'estate mentre gli abusivi utilizzavano a scrocco acqua, luce e gas.
Di qui, spiega Zanni, la scelta di far partire le prime diffide ufficiali nelle quali si annuncia l'intenzione di chiedere proprio al Comune il risarcimento dei danni.
Ma tra le ombre (dai tubi condominiali continuano le perdite d'acqua per uno spreco di oltre 70mila euro in due anni), l'Uppi intravede anche qualche spiraglio di luce, come il fatto che «ormai sono in dirittura d'arrivo le case-parcheggio che serviranno agli abitanti del residence durante la ristrutturazione».
E se da un lato non è stato ancora costituito un nucleo incaricato di seguire nello specifico il Bologna Due, dall'altro è positiva la nomina di un assessore con delega specifica, dal quale ci attendiamo di essere contattati al più presto.
Una tecnica, quella di suscitare clamore attraverso la stampa, che il sindaco Matteo Prencipe ritiene «poco efficace per avere risposte, vista la complessità e la delicatezza della questione.
«L’istituzione di un assessorato ad hoc — spiega il primo cittadino — è appunto indice del nostro impegno».
Poi precisa: Il Comune ha stanziato notevoli risorse per il Bologna Due, ma nel bilancio deve far fronte anche ad altre situazioni. Abbiamo proseguito il lavoro insieme alla Regione per avviare il cantiere. Ma a tale proposito è fondamentale la risposta del ministero, che ho sollecitato attraverso Prefettura e Regione, per poter realizzare nell’edificio la nuova caserma dei carabinieri.
Anche per questo il sindaco chiede all’Uppi di sedersi a un tavolo di confronto per lavorare assieme alla soluzione dei problemi. Quanto agli appartamenti occupati abusivamente, abbiamo posto i sigilli a tutti, fatta eccezione per quelli dove ci sono situazioni sociali delicate, specie per la presenza di bambini.


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3 luglio 2004


CALDERARA DI RENO/Presentata in consiglio la nuova giunta

Il sindaco Prencipe promette di dare impulso al commercio



Una ottima squadra che possiede tutte le competenze necessarie per perseguire gli obiettivi fissati dal programma elettorale. Su questo gruppo pongo la massima fiducia.
Ha esordito con questa frase il rieletto sindaco di Calderara Matteo Prencipe che l'altra sera nel primo consiglio comunale dopo le elezioni ha presentato la giunta.
Marco Marchi è stato riconfermato come vicesindaco e avrà anche la delega al bilancio sport e ambiente, Gabriella Cioni assessore riconfermato con deleghe alla sanità e politiche sociali.
Vanni Pancaldi ricoprirà l'assessorato alle attività produttive, agricoltura e servizi informatici, Adriana L'Altrelli sarà assessore alle politiche dell'accoglienza, casa e pari opportunità, Paola Poli assessore alle politiche scolastiche, cultura e tempo libero e Lino Turrini assessore ai lavori pubblici, polizia municipale e progetto di riqualificazione Bologna 2.
A Prencipe andranno le deleghe all'urbanistica, edilizia privata e comunicazione.
Sarà nostra premura - afferma il sindaco - dare ancora maggiore impulso al commercio, al volontariato e alle politiche giovanili, ponendo grande attenzione ai bambini, ai ragazzi e alle donne, ma soprattutto portare a termine tutti gli obiettivi del nostro programma per offrire ai cittadini una qualità di vita eccellente.


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27 giugno 2004


CALDERARA DI RENO/I carabinieri gli trovano droga nello zainetto

Arrestato operaio marocchino
Nascondeva un etto di hascisc



Arriva dalla città la conferma, se mai ce n'era bisogno, che al Bologna Due di Calderara delinquenza e malavita non si sono mai sognate di mollare la presa.
Ed esattamente qui, nel 'palazzaccio' di via Garibaldi, abitava l'operaio marocchino che l'altra sera i carabinieri hanno sorpreso con addosso quasi un etto di hascisc.
L'uomo, C.G.H., di ventisette anni, regolare, è finito in manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio.
A fermarlo sono stati i carabinieri di Bologna che, nel corso di un servizio nel centro storico, lo hanno controllato e, perquisendolo, gli hanno trovato il fumo nello zainetto.
L'immigrato girovagava in Piazza Aldrovrandi tra le bancarelle chiuse, ed ha così finito per attirare l'attenzione di una pattuglia di militari a piedi.
Al giovane sono stati inoltre sequestrati, in quanto probabile provento dell'attività illecita, 3000 euro in banconote di piccolo taglio, arrotolate e avvolte dentro un guanto pure noscosto nello zaino.
Recentemente i cittadini 'bene' del residence, e sono diversi, avevano lamentato ritardi nell'attuazione del piano di recupero del palazzo voluto dal Comune, denunciando occupazioni abusive di appartamenti e continui atti di sabotaggio ai danni delle strutture.


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17 giugno 2004


CALDERARA/Maggioranza più forte, il centrodestra perde un seggio

Molti volti nuovi in Consiglio



Si rafforza la maggioranza, perde un seggio l'opposizione, ne guadagna uno Rifondazione Comunista.
I risultati elettorali di Calderara che hanno confermato il sindaco Matteo Prencipe hanno portato sui banchi del consiglio comunale molti ex, ma anche volti nuovi.
Con la lista 'Sinistra per Calderara' sono stati eletti Stefano Dardi, Marco Marchi, Helga Randazzo, Nicolò Melotti, Gabriella Cioni, Icilio Montanini, Margherita Pedretti, Orazio Pavignani, Andrea Manzo, Alberto Righi, Giuseppe Veltre, Adriana Laltrelli, Gianfranco Kolletzek.
La lista 'Vivi Calderara' si è aggiudicata due consiglieri: Massimo Reggiani e Antonio Bonomi.
Per il centrodestra entrano in Consiglio Maurizio Lucchesi, Fulvio De Furia, Achille Zanini, Luciano Baccilieri e Giovanni Zanchetta.
Il nostro prossimo impegno - afferma Prencipe - è quello di continuare sulla strada intrapresa. Ora inizieranno i lavori per eliminare i passaggi a livello di via Roma e in tempi brevi riporteremo la viabilità a livelli accettabili. Calderara è una bella cittadina e non permetterò che venga strozzata dal traffico. Al più presto sarà completato il prolungamento di via Stelloni con Longara. L'altro impegno imminente è il Bologna Due. Nonostante le critiche strumentali ricevute dall'opposizione in campagna elettorale, i lavori procedono bene, come bene procede l'opera di rifacimento della piazza.


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10 giugno 2004


CALDERARA/Dopo l'Uppi insorge il comitato per la rinascita

"Bologna 2, terra di conquista per abusivi e malavitosi"


Angelo Rizzi attacca il Comune: "Alcuni appartamenti sono stati occupati e saccheggiati. Chi ripagherà le famiglie dei consumi e dello stato di insicurezza?"


Nuove polemiche sui ritardi del piano di recupero del Bologna Due di Calderara.
Dopo l'Unione piccoli proprietari, anche il comitato per la rinascita del residence di via Garibaldi accusa il Comune di gravi inefficienze, in particolare per quanto riguarda il mancato controllo di quegli appartamenti che, acquistati lo scorso anno dalla giunta, sono diventati terreno di conquista per vandali e malavitosi.
Solo dopo numerose sollecitazioni, il Comune ha iniziato a sigillare gli appartamenti, accusa Angelo Rizzi, portavoce del comitato, secondo cui si chiudono le stalle a buoi già scappati.
Il comitato denuncia come molti condòmini abbiano avuto ingenti danni per via di questo stato di abbandono. Alcuni alloggi sono stati saccheggiati e occupati. Chi ripagherà le famiglie dei consumi abusivi delle utenze e di questa situazione di grave insicurezza?
Come già aveva fatto l'Uppi, Rizzi ricorda come in base agli accordi di programma, entro l'aprile scorso i proprietari degli appartamenti situati nelle porzioni a destinazione pubblica (case popolari, caserma dei carabinieri) avebbero dovuto permutare le loro case con altre situate nella parte di palazzo a destinazione privata.
Ora - attacca il portavoce del comitato - la situazione è degenerata: gli appartamenti già prenotati sono tra quelli danneggiati e occupati abusivamente. Una volta ristabilita la legalità, occorrerà rifare le perizie, perchè non è giusto che i proprietari paghino la stessa cifra per alloggi che non sono più nelle condizioni di quando erano stati firmati gli accordi.
Dal 'palazzaccio' si leva un grido di dolore di altri tre cittadini, Ugo Domenichini, Giangrazio Verna e Antonio Damiano, che chiedono a tutte le forze politiche di non abbandonarci in mezzo al guado. I lavori ancora non sono iniziati, ma già si alzano voci preoccupate soprattutto per i costi sostenuti dalla collettività, senza guardare all'enorme impegno finanziario per partecipare al progetto che coinvolge oltre cento piccoli proprietari. Non si tratta di un intervento di assistenza, ma della realizzazione di un'infrastruttura abitativa che si ripagherà da sola: siamo lavoratori e proprietari, quindi contribuenti.
Dure accuse alla giunta, infine, anche da Maurizio Lucchesi, candidato della lista civica appoggiato dal centrodestra: Il sindaco sostiene che si tratta di un'operazione unica in Italia. Ora conosciamo il motivo della sua unicità, e cioè che non è mai partita - ironizza Lucchesi -, Ciò che lascia più perplessi è che il Comune abbia bisogno delle denunce dell'Uppi per accorgersi che i problemi del Bologna Due sono ben lontani dall'essere risolti.


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5 giugno 2004


CALDERARA/S'inasprisce il braccio di ferro sullo stallo dei lavori

"Bologna Due, l'Uppi minaccia di denunciare il Comune"


Il presidente Zanni: "Alcuni appartamenti hanno la porta aperta da mesi, in altri ci sono degli abusivi"
Il sindaco Prencipe: "Faremo controlli e li allontaneremo"


Se il Comune non risolverà i problemi e non uscirà dalla fase di stallo, siamo pronti a denunciarlo.
L'Unione piccoli proprietari immobiliari sferra a Calderara un nuovo pesante attacco nei confronti della giunta di centrosinistra.
Pomo della discordia, manco a dirlo, il piano di riqualificazione del Bologna Due, dove l'occupazione abusiva degli appartamenti acquistati dal Comune lo scorso anno starebbe mettendo a rischio l'attuazione del progetto e il rispetto dei tempi pattuiti.
Se da un lato il sindaco Matteo Prencipe nega questa evenienza (gli alloggi sono sigillati), dall'altra il presidente dell'Uppi, Alberto Zanni, rilancia le accuse ed entra nel dettaglio: gli appartamenti 134, 201, 228, 425, 519 e 525 hanno la porta spalancata da mesi e chiunque può entrarvi a piacimento. Altri - 204, 205, 433, 609, 617 e 622 - sono occupati abusivamente da nuclei di persone pericolose.
E in mancanza di provvedimenti immediati, il pugnace presidente dei piccoli proprietari si riserva di denunciare l'amministrazione per il suo comportamento omissivo, dato che più volte è stata informata della preoccupante situazione di persistente degrado.
A questo punto il sindaco Prencipe fa sapere che entro breve disporrà un controllo straordinario degli appartamenti e se verranno trovati degli abusivi, non esiteremo ad allontanarli.
Ma la situazione del Bologna Due, dove i lavori di recupero in base agli accordi dovranno conculudersi nel 2007, secondo l'Uppi scotta anche per altri motivi:
Decine di appartamenti - rincara Zanni - continuano ad essere abitati dai precedenti inquilini, con contratti d'affitto scaduti, senza che il Comune si sia attivato per far eseguire gli sfratti.
E ribadisce: Entro l'aprile scorso doveva scattare il piano dei trasferimenti e gli inquilini avrebbero dovuto essere traferiti nelle 'case parcheggio' per consentire l'avvio dei lavori nel residence, e invece sono ancora tutti lì. Nè il Comune - aggiunge - ha ancora avviato gli espropri delle porzioni condominiali destinate alla caserma dei carabinieri e al comando dei vigili urbani.
Infine Zanni torna sulla questione dei debiti di condominio relativi alle utenze: L'accordo non prevede che il Comune paghi l'acqua pregressa, come vuol farci dire il sindaco, ma la surroga del credito dell'acqua in cambio della cessione delle parti comuni che serviranno alle due caserme. Anche in questo caso Prencipe sembra non ricordare gli impegni presi, tanto che Hera, accortasi dell'immobilismo di questi mesi, minaccia di chiudere i rubinetti.


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30 maggio 2004


CALDERARA/Dure accuse del presidente Uppi al sindaco

"Bologna Due, lavori fermi per colpa del Comune"


Zanni: "Abusivi in molti appartamenti che già da tempo dovevano essere vuoti"
Prencipe: "Occorre pazienza, presto la fase operativa"


Lavori in ritardo e appartamenti ancora occupati, in certi casi anche abusivamente.
Insomma il progetto di recupero del Bologna Due di Calderara non decolla.
A lanciare l'ennesimo grido d’allarme sull'odissea infinita del 'palazzaccio' di via Garibaldi questa volta è l'Unione piccoli proprietari immobiliari, che denuncia una situazione di preoccupante immobilismo da parte del Comune.
In base agli accordi — ammonisce il presidente Alberto Zanni — entro lo scorso 31 dicembre tutti gli appartamenti dovevano essere liberati ed entro aprile i proprietari avrebbero dovuto treasferirsi in altri alloggi affinché al Bologna Due potessero cominciare i lavori. Nulla di tutto ciò, in realtà, è avvenuto. Di 75 appartamenti comprati dal Comune, neppure la metà sono stati lasciati liberi. E in molti casi quelli vuoti sono rimasti senza controllo, e così sono cominciate occupazioni abusive, furti e azioni di sabotaggio agli impianti».
Zanni parla a nome dei trenta associati Uppi che vivono al Bologna Due, e a questo punto si sentono presi in giro. Il nostro timore è che il Comune abbia intenzione di congelare il progetto.
Ma il sindaco Matteo Prencipe rassicura: Il piano di recupero non si è bloccato, semplicemente — spiega — in questo periodo è in atto il passaggio dalla progettazione alla fase operativa, che prenderà il via nelle prossime settimane. Non dimentichiamoci che si tratta di un progetto unico a livello nazionale ed è opportuno affrontare con attenzione ogni tappa del percorso.
Prencipe invita gli abitanti del residence a portare pazienza, ma nega che vi siano appartamenti del Comune occupati abusivamente, in quanto sono stati sigillati.
Secondo l'Uppi, tuttavia, il Comune di Calderara non starebbe mantenendo anche un altro impegno preso: Saldare il decennale debito condominiale per le utenze, e adesso Hera minaccia di togliere l’acqua al palazzo.
Replica il sindaco: I privati pagano quanto compete loro in qualità di proprietari degli immobili, al Comune spetta il pagamento delle quote condominiali e non certo del debito pregresso, né delle utenze degli inquilini.
Ma Zanni rincara: Siamo preoccupati e al tempo stesso indignati col Comune, perché non procede con i lavori e gli appartamenti occupati stanno diventando centri di aggregazione di malavitosi. E nonostante tutto, i nostri associati che si rivolgono all'ufficio tecnico non ottengono risposte e talvolta neppure vengono ricevuti.
Accuse infondate, secondo il sindaco, che invita gli interessati a prendere appuntamento precisando che gli uffici sono a disposizione di tutti negli orari di apertura.


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22 maggio 2004


CALDERARA/Carlo Orzesko a sostegno del candidato sindaco Massimo Reggiani

Giornalista per i Verdi



A Calderara di Reno un giornalista corre a sostegno del candidato sindaco Massimo Reggiani.
Si tratta di Carlo Orzesko, quarantasette anni, esponente dei verdi, vice presidente dell'Associazione stampa e consigliere nazionale dell'Ussi, editore e direttore della rivista 'Eco', e nello stesso tempo organizzatore di eventi come la 'Bologna-maratona'.
Orzesko si presenta nella lista 'Vivi Calderara'.
Penso - spiega Orzesko - che occorra cercare di porre rimedio ai tanti problemi che si sono ampliati in questi cinque anni nella nostra realtà. Calderara, lo dimostrano i fatti, è statoa amministrata abbastanza male. Chi la vive quotidianamente se ne rende immediatamente conto ed è riduttivo sostenere che è semplicemente un problema di viabilità, o legato alla vicenda del Bologna 2.
A parere del giornalista il paese e l'intero hinterland (Longara, Lippo, Castelcampeggi e Tavernelle) stanno soffrendo di una mancanza totale di programmazione perchè sono stati costruiti interi quartieri abitativi senza pensare minimamente ai servizi.
Ne è nata una situazione grave, soprattutto di natura sociale, dal momento che non esistono luoghi di aggregazione, se facciamo eccezione per i bar e le gelaterie.
E ai giovani e alle stesse famiglia, Polisportiva a parte, non vengono quasi mai proposte alternative.
Tra i recenti progetti approvati - aggiunge Carlo Orzesko - esiste anche la costruzione di un nuovo mega-palasport. Ma una struttura del genere, per non diventare una cattedrale nel deserto, ha bisogno di avere un'organizzazione e soprattutto squadre di grande livello per poter contenere i costi di gestione.


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8 maggio 2004


CALDERARA/Il candidato sindaco dell'Ulivo reagisce agli attacchi degli avversari

Prencipe: "Sarei un immobilista?
Ma guardiamo i fatti e i numeri"



Un'agenda fitta di appuntamenti per spiegare a cittadini, aziende e associazioni il programma elettorale della coalizione dell'Ulivo di Calderara.
Il sindaco in carica, il diessino Matteo Prencipe che si ripresenta alle prossime amministrative nella lista 'Centro-sinistra per Calderara' replica a quanti lo accusano di immobilismo e di scarsa attenzione nei confronti della cittadinanza con un programma di incontri e riunioni, ma soprattutto se la prende con Massimo Reggiani candidato della lista 'Vivi Calderara' e Maurizio Lucchesi il numero della lista civica 'Per Calderara'.
A Reggiani - puntualizza Prencipe - che mi accusa di aver mortificato i cittadini per la mia poca disponibilità, rispondo che in questa legislatura ho ricevuto nel mio ufficio oltre 2500 residenti e che ogni mese per 5 anni ho incontrato i residenti delle frazioni. Al candidato Lucchesi, invece, vorrei dire di smetterla di fare solo sterili polemiche a fini elettorali e di documentarsi maggiormente su quanto realmente è stato fatto a Calderara.
Poi Prencipe entra nel merito: Vorrei ricordare alcuni progetti in corso di reealizzazione: da via Finelli a via della Salute, la riqualificazione di via Roma, il rilancio del Bologna due, opere che renderanno Calderara ancor più bella e moderna, ma soprattutto che rispondono alle esigenze dei cittadini.
Sul problema viabilità spiega: Stiamo portando avanti un progetto che vedrà collegamenti più veloci e meno congestionati che porteranno una circolazione stradale più fluida.
Infine un accenno sul futuro produttivo-economico e lo sviluppo residenziale: Verranno creati nuovi spazi destinati alle attività commerciali e verrà posta grande attenzione alle politiche abitative. Ci sarà anche il potenziamento degli impianti sportivi e sono previsti interventi che favoriranno maggiori opportunità di svago, aggregazione e crescita per i giovani.


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8 aprile 2004


CALDERARA/Una quarantina di carabinieri, in due fasi, hanno setacciato il megaresidence. Decine di perquisizioni, identificati oltre cento residenti

Operazione di 'bonifica' al Bologna Due



Per due giorni hanno perquisito decine di appartamenti, controllato centinaia di auto e furgoni e identificato più di cento residenti del 'Bologna Due' di Calderara.
Un'operazione in grande stile dei carabinieri del comando compagnia di Borgo Panigale con i colleghi della stazione di Calderara, il nucleo elicotteri di Forlì e il CIO, la compagnia intervento operativo del battaglione Toscana.
Oltre quaranta uomini che dalle 19 all'una di lunedì e fino alla mezzanotte di martedì hanno letteralmente setacciato, dalle cantine al solaio, il famigerato residence.
Uno spiegamento imponente di forze dell'ordine affiancato dai piloti dell'elicottero che dall'alto controllavano la zona.
L'obiettivo dei militari era quello di individuare la presenza di eventuali spacciatori, prostitute e clandestini all'interno del 'Bologna Due' e cacciare eventuali residenti abusivi.
Mesi fa è stato approvato il cosidetto piano di riqualificazione urbana del residence, che prevede non solo il restyling del palazzone, ma che vuole soprattutto ridare dignità e vivibilità ad un edificio che per anni è stato il covo di pusher, lucciole e malavitosi.
L'operazione maquillage comprende il rifacimento dello stabile e la costruzione, all'interno, delle nuove sedi della polizia municipale e della caserma dell'Arma.
Il 'Bologna Due' si presenta come un casermone semidiroccato: vetri delle finestre rotti, cassette della posta divelte, corrimani staccati, pavimenti in gomma bucati, tubature e scarichi condominiali che perdono, ascensori fuori uso e tanta sporcizia.
Rifiuti abbandonati e sparsi all'entrata, ai piani, nei corridoi, lungo le scale.
Il giardino, o meglio quel che resta di un'area verde, è una discarica.

C'è di tutto: televisori rotti, sedie, batterie, vecchi mobili, materassi sporchi.
Anche i cani dei carabinieri in mezzo a quel lezzo faticavano a fiutare eventuali tracce.
I militari hanno perquisito una trentina di appartamenti e identificato circa novanta extracomunitari.
Tutta brava gente, in regola con il permesso di soggiorno.
Di delinquenti e prostitute nemmeno l'ombra.
'Volatilizzati' anche gli spacciatori che per anni hanno nascosto la droga negli angoli bui del megaresidence.
Oggi quel che restano sono solo le tracce di un passato che si spera non torni più.


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30 marzo 2004


CALDERARA/Bologna 2: An accusa il Comune

"Alloggi pagati il triplo del valore dell'asta"


E intanto il sindaco respinge le accuse di alcuni proprietari scontenti del piano di recupero "E' gente da sempre contraria dagli interventi di riqualificazione"


E' bagarre sul progetto di recupero del Bologna Due di Calderara.
Dopo la dura presa di posizione di un gruppo di residenti, che accusa il Comune di poca trasparenza e scelte imposte unilateralmente e sui quali incombe la spada di Damocle dell'esproprio qualora volessero partecipare al piano di recupero del palazzo, il sindaco Matteo Prencipe va al contrattacco.
Questi proprietari sono sempre stati contrari a qualsiasi intervento di riqualificazione e disinteressati a risolvere il problema del degrado, accusa Prencipe sottolineando come gli autori della protesta siano una parte esigua, sui 135 proprietari totali, che originariamente non avevano sottoscritto gli accordi bilaterali del piano salvo poi, alla fine, ricredersi e aderire. Non si capisce, dunque, perchè adesso dichiarino il falso.
In merito ai costi del progetto ritenuti troppo elevati da alcuni residenti chiamati a sostenerli, il sindaco assicura che la spesa per ristrutturare le parti comuni non supera i 15mila euro (i condòmini parlavano, in certi casi, di 20mila euro), mentre la ristrutturazione interna degli appartamenti è a discrezione dei proprietari, che però la ritengono inevitabile e quindi ugualmente onerosa.
Durante i lavori - aggiunge il primo cittadino - lo spostamento delle famiglie non avverrà a loro spese, e il Comune metterà a disposizione case-parcheggio.
Il sindaco, secondo cui tutti gli atti deliberativi sono stati adottati con assoluta trasparenza e possono essere consultati, riguardo il pericolo di esproprio precisa come ciò fosse chiaro fin dall'inizio, mentre le stime degli appartamenti, ritenute esigue dai proprietari, sono state fatte da pubblici ufficiali in base alle quotazioni di mercato.
Quanto al problema della sporcizia che invade il residence, Prencipe tira in ballo la responsabilità del singolo nel preservare l'ambiente in cui vive.
Sulla vicenda interviene la federazione provinciale di Alleanza Nazionale, che getta benzina sul fuoco delle polemiche:
L'ennesima denuncia dei residenti italiani è la conseguenza di anni di politica fallimentare del Comune di Calderara sul 'famigerato Bologna Due'.
Il vicepresidente Alberto Vecchi definisce un fatto eclatante l'acquisto, fatto alcuni mesi fa dalla giunta, di circa 60 appartamenti del residence di proprietà della società Gheo a cifre tra i 40 e i 50mila euro, quando solo un anno prima il Comune li aveva persi a un'asta pubblica proprio contro la Gheo, che li acquistò a 13mila euro. E ora, in pratica, il Comune ricompra gli alloggi al triplo del valore rifiutato all'asta.
Perdemmo l'asta - replica il sindaco - perché partecipando come ente pubblico, non potevamo fare offerte al rialzo per questioni di bilancio e fummo costretti, allora, ad offrire il minimo.


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23 marzo 2004


CALDERARA/Bologna 2: Sos di alcuni abitanti

"Vogliono cacciarci da casa nostra"


"Se non accettiamo i costi del piano di riqualificazione, rischiamo l'esproprio"
Una vita difficile tra spacciatori e rifiuti


Circondati dai rifiuti, costretti a convivere con gli spacciatori e adesso pure con la minaccia dell'esproprio qualora non intendessero aderire al piano di riqualificazione urbana perché non in grado di partecipare ai costi di ristrutturazione.
L'enclave italiana del 'famigerato' Bologna Due di Calderara si ribella al progetto di recupero del palazzo, finanziato da Comune e Regione, e che sulla carta dovrebbe andare in porto entro il 2007.
Recentemente un gruppo di proprietari ha inviato esposti a Comune, Arpa, Ausl, nonché alla Procura della Repubblica per segnalare la situazione di grave degrado igienico-sanitario che da tempo soffoca l'edificio.
Ascensori, ballatoi e garage sono ricoperti da rifiuti di ogni genere: comune immondizia ma anche mobili ed elettrodomestici, denunciano i condòmini.
I pavimenti - sottolinea Patrizia Di Prima - non vedono acqua e sapone da due anni, il rischio che si diffondano topi e malattie è dietro l'angolo.
Oltre a lei anche Nevio Lambertini, Giovanna Bevelacqua, Barbara Degli Esposti, Igor Gamberini e Alessandro Minichello hanno motivo di lamentarsi e temono un futuro da 'ghettizzati in casa' in quanto rimasti netta minoranza al cospetto dei tanti extracomunitari presenti nel palazzo.
Intanto anche la malavita non sembra mollare intenzionata a mollare la presa.
Non ci sono più le prostitute, ma sono arrivati gli spacciatori, annotano con rassegnazione gli abitanti del residence di via Garibaldi.
E sui costi richiesti dal piano di recupero, per il quale il Comune viene accusata di poca trasparenza e scelte imposte unilateralmente, il grido d'allarme è ancora più forte: Ogni singolo proprietario - spiegano - sarebbe chiamato a spendere dai 40 ai 60mila euro, per ristrutturare sia le parti comuni del palazzo sia i rispettivi appartamenti, e molti di noi questi soldi non li hanno. L'alternativa è l'esproprio, ma con valutazioni degli immobili che sono ridicole.
E' il caso, per esempio, dei 114 milioni di vecchie lire offerti a Nevio Lambertini: Sul mercato - protesta - con queste cifre non si compra neanche un garage.
A Barbara Degli Esposti, invece, era stato proposto l'acquisto di case Peep a prezzi agevolati: Parlavano di 2,6 - 3,2 milioni di lire al mq, quando all'atto pratico - si sfoga - mi chiedevano 3,8 milioni, che è un normale prezzo di mercato.
La situazione è ancora più delicata per gli abitanti del cosidetto blocco B: verranno sistemati in alloggi, in molti casi più piccoli e malmessi, per far posto alla caserma dei carabinieri.
Durante i lavori nell'edificio dovremo trovare sistemazioni temporanee, ovviamente a nostre spese. Il Comune - concludono i residenti 'ribelli' - non ha mai accolto le nostre richieste. Anche noi vogliamo il recupero del Bologna Due, ma non sulla nostra pelle.


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28 febbraio 2004


CALDERARA/Passa il bilancio. Critica l'opposizione

Bologna Due cambierà volto
Però aumentano le tariffe



Promosso con i soli voti della maggioranza - contrari Polo e Rifondazione Comunista - il bilancio 2004 del comune di Calderara nei giorni scorsi è stato appprovato in consiglio comunale.
Un bilancio - spiega il sindaco Matteo Prencipe - che ha centrato tutti gli obiettivi consentendo in tempi brevi la realizzazione di strutture che garantiranno una elevata qualità della vita dei cittadini.
Per il primo cittadino si tratta di un risultato positivo perchè non sono previsti incrementi di tasse scolastiche e tantomeno aumenti delle aliquote ICI e soprattutto perchè c'è stato un potenziamento dei servizi offerti alla cittadinanza e oltre 60 miliardi di vecchie lire stanziati (2000 - 2004) per nuovi investimenti.
In particolare l'acquisto di attrezzature per le aree verdi, un nuovo arredo urbano, la viabilità.
Il nostro fiore all'occhiello - puntualizza Prencipe - è il rilancio del Bologna Due che sarà completamente ristrutturato e ammodernato con una spesa di circa 14,4 milioni di euro, ma solo il 27% è finanziato dal nostro bilancio. La rimanente spesa sarà sostenuta da Regione, privati e dall'alienazione del vecchio Erp.
Meno soddisfatti, invece, i partiti di opposizione che giudicano negativamente il bilancio di Calderara.
Aumentano la spesa corrente, le alienazioni dei beni comunali, il ricorso dei mutui - sbotta Maurizio Lucchesi capogruppo del Polo - insomma come al solito nulla di nuovo sotto il sole.
Per l'esponente azzurro il bilancio prevede introiti dalla tassazione applicata alle imprese industriali con un aumento del 20,7% della Tarsu, come in salita sono i canoni per le concessioni cimiteriali per un importo di 210.000 euro in più rispetto al 2003.
Poi ancora una frecciata:
La spesa corrente - puntualizza Lucchesi - dal 1999 ad oggi è aumentata del 24,5%, per non parlare della pressione pro capite delle entrate tributarie: ad inizio legislatura era di 738 euro, oggi ha raggiunto quota 756.


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25 febbraio 2004


CALDERARA

L'ex consigliere Girotti coordinatore di Forza Italia



Il primo congresso di Forza Italia a Calderara di Reno ha eletto Graziano Girotti quale coordinatore comunale del partito.
Trentotto anni, laureato in giurisprudenza, giornalista, Girotti è iscritto a Forza Italia sin dagli albori ed è stato tra i fondatori del club "Giuseppe Prezzolini".
Tra il 1995 e il 1999 ha vissuto l'esperienza di consigliere comunale.
Oggi - ha dichiarato Girotti a caldo - Forza Italia è una realtà consolidata anche nella nostra comunità e questo grazie all'impegno di numerosi iscritti e simpatizzanti, a partire da chi la rappresenta in Consiglio Comunale, Maurizio Lucchesi e Paolo Dotta.
Gli abbiamo chiesto quale deve essere il ruolo di Forza Italia in una piccola cittadina come Calderara di Reno, dove il colore politico dell'amministrazione non cambia da più di cinquant'anni.
Ecco la risposta: Quello di incarnare una credibile alternativa di governo e noi oggi lo siamo. Allo stesso tempo non ci nascondiamo le difficoltà che abbiamo di fronte. Da vent'anni Calderara ha un unico, serio problema in casa propria: il famigerato Bologna Due. Un problema, peraltro, che la sinistra ha contribuito in modo determinante a creare. Questo dato di fatto sarebbe bene non dimenticarlo mai. E quando oggi il sindaco si pavoneggia per il piano di recupero finanziato (anche) dalla Regione, noi diciamo che non si sarebbe mai dovuti arrivare alla necessità di adottare un piano di recupero.


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19 febbraio 2004


CALDERARA/Ma al sindaco Rifondazione dice no

Prencipe si candida per il bis



Con l'appoggio della coalizione ulivista (Ds, Italia dei Valori, Margherita, Pdci e Sdi, ma, per ora, senza il benestare di Rifondazione Comunista) Matteo Prencipe, 52 anni, il sindaco in carico di Calderara si ripresenterà come candidato alle prossime elezioni amministrative.
Una decisione scontata che confermerebbe la 'buona salute' del sindaco nonostante il 'niet' di Rifondazione comunista, alias Sinistra Reno, che anche nell'attuale legislazione siede sui banchi dell'opposizione.
Una defezione che però sembrerebbe lasciare ancora aperti alcuni margini di manovra.
Mi auguro - puntualizza Prencipe - di poter trovare in tempi brevi un accordo con Rifondazione consolidando così la nostra coalizione.
Il sindaco diessino uscente, unica candidatura ufficiale dei sei comuni di Terre d'acqua (Persiceto, Crevalcore, Anzola, Sala Bolognese e Sant'Agata), vanta un passato di assessore alla scuola, cultura e sport per poi, nel 1999, essere eletto primo cittadino con il 51,4 dei voti.
In questi cinque anni - sostiene Prencipe - abbiamo centrato in pieno il nostro programma elettorale, incentivando la politica della casa. Abbiamo definitivamente risolto il problema del Bologna Due, come a breve partiranno i lavori che porteranno l'eliminazione dei due passaggi a livello di via Roma.
Sui prossimi obiettivi il sindaco guarda con ottimismo: Coinvolgerò maggiormente i cittadini nelle decisioni comunali, darò ulteriore impulso al centro storico e alle attività commerciali, collegherò tra loro le piste ciclabili, ma soprattutto ci sarà grande attenzione alla sicurezza, ai giovani e agli adolescenti.


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