Asian food


SCHEDA DI PROGETTO
BANDO DEI "CANCELLI"



Stemma Comune di Calderara di Reno


COMUNE DI CALDERARA DI RENO
Provincia di Bologna

Settore 4 - Governo e Sviluppo del Territorio - Servizio Amministrativo





PROT. N. 16646 Calderara di Reno, 8 luglio 2002


Al/lla Sig./Sig.ra

RINA MANZONI
Via Belle Arti n. 42
BOLOGNA



OGGETTO: Trasmissione copia richiesta di contributo inviata alla Regione Emilia - Romagna ai sensi dell'articolo 220 bis comma 1 ex L.R. 3/99 e successive modifiche


Gentilissima Sig.ra Manzoni,

In allegato alla presente si trasmette copia della richiesta di cui in oggetto, attualmente in esame presso la Regione Emilia Romagna

Cordiali saluti.


IL RESPONSABILE SERVIZIO AMM.VO
Dott.ssa Mirella Marchesini




Alla Regione Emilia Romagna
Presidenza della Giunta
Servizio "Promozione e sviluppo delle politiche
per la sicurezza e della polizia locale"
Viale Aldo Moro n. 64
40127 BOLOGNA




Il sottoscritto Sig. Marchi Marco in qualità di Vice-Sindaco e legale rappresentante del Comune
di Calderara di Reno con sede in Calderara di Reno Piazza Marconi n. 7, tel 051/6461161 fax 051/6461213 e-mail: mmarchesini@calderara.provincia.bologna.it

CHIEDE


la concessione del contributo di cui all'art. 220 bis comma 1 ex L.R. 3/99 e successive modifiche per la realizzazione del progetto allegato

Calderara di Reno, 26 giugno 2002


SCHEDA DI PROGETTO


AMMINISTRAZIONE RICHIEDENTE: Comune di Calderara di Reno - Piazza Marconi n. 7 - 40012 Calderara di Reno (BO)

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: Via Garibaldi 2 - Ricominciare in sicurezza e crescere senza paure

SOGGETTO INCARICATO DELLA GESTIONE DEL PROGETTO: Ufficio Tecnico comunale

RESPONSABILI DEL PROGETTO: Arch. Tiziana Draghetti e Dott.ssa Mirella Marchesini

AREA DI AZIONE IN CUI SI INSERISCE L'INTERVENTO PROGETTATO:

Le aree d'intervento interessate dal progetto sono:
  1. miglioramento della sicurezza degli spazi pubblici e delle condizioni di vita nelle città, e in particolare:

  2. prevenzione della criminalità e riduzione del rischio, e in particolare:


1)  DESCRIZIONE DETTAGLIATA E DOCUMENTATA DELLO SPECIFICO PROBLEMA DI SICUREZZA CHE SI VUOLE AFFRONTARE, DEL CONTESTO TERRITORIALE IN CUI IL PROBLEMA SI È SVILUPPATO, DELLA SUA NATURA OGGETTIVA E/0 SOGGETTIVA, ECC.

1.1) INQUADRAMENTO GENERALE

Il Comune di Calderara di Reno ha avviato un Programma di Riqualificazione Urbana relativamente al complesso edilizio in Via Garibaldi n. 2, da anni coinvolto in vicende di tipo malavitoso che ne hanno determinato il preoccupante e tristemente noto degrado sociale.
La generale situazione di abbandono, conseguente al totale disinteresse ad interventi manutentivi sull'immobile da parte di chi lo utilizzava esclusivamente per esercitarvi le proprie attività criminose, ha poi prodotto un decadimento strutturale e architettonico inevitabilmente idoneo ad acuire gli effetti di pericolosità del degrado sociale.
In Via Garibaldi 2, peraltro, hanno vissuto fin dall'inizio famiglie di persone assolutamente estranee a coinvolgimenti di tipo malavitoso e che ritenevano di aver trovato una soluzione abitativa definitiva, probabilmente l'unica economicamente accessibile: le porzioni ad uso abitativo-alberghiero in Via Garibaldi 2, infatti, erano proposte sul mercato a livelli decisamente inferiori a quelli mediamente praticati nell'hinterland bolognese per proposte abitative.
Dare sostegno a queste famiglie, costituite in epoca più recente anche da cittadini extracomunitari, tutte costrette a convivere con situazioni di pericolo e degrado è stato da subito avvertito dall'Amministrazione Comunale come un ineludibile impegno, peraltro estremamente complesso e comunque complicato dalla situazione giuridica di proprietà condominiale in cui versa l'immobile.
Tale situazione giuridica, infatti, imponendo limiti ben precisi all'intervento del "pubblico" sulla base di principi che il nostro Ordinamento concepisce, e a ragione, come tutela delle libertà fondamentali dell'individuo, ha finito per diventare, con riferimento alla situazione in cui versa l'immobile di Via Garibaldi, un ulteriore ostacolo alla possibilità di intervento sia delle Forze dell'Ordine sia dei Servizi sociali del Comune.
Peraltro, se si riguarda alla compagine dei residenti non coinvolti in attività criminose, attualmente esercitata da gruppi presenti in misura decisamente minoritaria, è anche doveroso riconoscere che nell'immobile di Via Garibaldi 2 è in atto un importante processo di integrazione sociale, determinato dalla condivisione di fatiche e sofferenze comuni, cui il Comune di Calderara di Reno guarda con estremo interesse, avvertendo forte l'esigenza di conservare al massimo le condizioni per una sua completa e positiva attuazione.
Con il presente progetto il Comune di Calderara di Reno propone quindi una serie di interventi, da attuare sul complesso edilizio in Via Garibaldi n. 2, volti a favorire il compimento di questo processo di integrazione sociale tra cittadini italiani e cittadini extracomunitari attraverso il ripristino di condizioni di vita più sicure e dignitose.
Il fabbricato oggetto di intervento, sorto quasi in aperta campagna come casa-albergo e situato in prossimità di un'area industriale di grande impatto urbanistico, si compone di 194 miniappartamenti distribuiti nei piani dal primo al sesto, oltre vari locali ad uso non residenziale al piano terra e locali ad uso autorimessa e di tipo tecnologico al piano interrato; è inoltre dotato di una vasta area pertinenziale a verde, attualmente in stato di abbandono.
Sotto il profilo costruttivo il complesso edilizio evidenzia un grave degrado architettonico, sia strutturale sia impiantistico.
Entrata in dissesto la Società che gestiva il residence per l'assenza negli anni successivi di una gestione globale e civile dell'immobile e per l'evidente interesse al mantenimento dello status qua da parte di alcuni soggetti, economicamente più forti e detentori di consistenti quote di proprietà, sì è determinato il radicarsi di attività illegali che unitamente all'accumularsi di problemi igienici, sociali e di ordine pubblico hanno nel tempo connotato l'immobile di quegli aspetti di pericolosità che hanno finito con l'influenzare negativamente la vita dell'intero Comune.
Attualmente l'immobile è abitato da famiglie mediamente monoreddito, sia italiane sia extracomunitarie; alcune, in gravi difficoltà economiche e con un rilevante numero di minori di età, sono assistite dal Comune di Calderara di Reno.
La situazione sociale descritta~ sedimentata negli anni, ha prodotto una serie di gravi problemi, sicuramente per gli abitanti del complesso, ma anche per gli abitanti del Comune di Calderara e dei Comuni limitrofi.
Il degrado si manifesta in molteplici aspetti, da quello edilizio a quello sociale, determinando situazioni di emergenza sanitaria, di illegalità diffusa e di isolamento sociale, con l'evidente effetto di una grave emarginazione, soprattutto patita da donne e bambini.
Come accade in situazioni di degrado, in Via Garibaldi 2 i comportamenti illegali, pur se attuati da una parte decisamente esigua dei residenti, prosperano, condizionando la vita dell'intero complesso.
Nello stabile infatti è ancora presente un gruppo di persone che, con atteggiamenti minacciosi, impone le proprie regole, favorendo l'accesso all'immobile di persone ugualmente coinvolte in attività criminose.
La presenza di tali situazioni di illegalità costituisce una minaccia continua per la tranquillità di tutti ma in particolare dei tanti adolescenti presenti in via Garibaldi, sempre più a rischio di adescamento e coinvolgimento da parte di chi è abitualmente dedito ad attività criminose.
Ulteriore grave effetto delle tensioni esistenti nell'immobile è l'inevitabile tendenza che ciascuno ha a chiudersi nella propria dimora, con la propria famiglia, in un isolamento che certamente non favorisce quell'integrazione sociale possibile e auspicabile tra i residenti, di provenienza geografica diversa ma dalle esperienze umane e personali molto simili, accentuando gli effetti di emarginazione e lasciando pericolosamente campo libero ai pochi che hanno deciso di condurre la propria esistenza oltre i limiti della legalità e comunque di un vivere civile.

1.2) PROBLEMA GEOMETRICO ARCHITETTONICO

La rilevanza del problema sicurezza del complesso "Garibaldi 2" si manifesta in vari ambiti e su vari fronti, tutti comunque prevalentemente legati alla conformazione architettonica del complesso edilizio.
Le unità ad uso abitativo, consistenti ciascuna di un monolocale con angolo cottura, bagno e balcone, occupano i piani dal I al VI.
Al piano interrato ci sono i servizi generali (posti auto, cabina Enel, centrale termica, ecc.), mentre al piano terra, oltre agli ampi spazi porticati, sono situati locali di uso comune e di interesse collettivo.
I primi due livelli di residenze sono organizzati su due serie continue di alloggi affacciati su un corridoio comune di distribuzione totalmente privo di illuminazione naturale diretta; i quattro livelli superiori invece sono stati realizzati in un'unica serie continua di alloggi aventi affaccio sul ballatoio aperto verso il cortile interno.
La distribuzione verticale avviene tramite un corpo centrale costituito da una scala e da quattro impianti ascensore di cui attualmente soltanto uno funzionante, grazie, tuttavia, a quasi giornaliere manutenzioni.
Un blocco scala secondario si trova all'altra estremità di ciascuno dei tre corpi di fabbrica in cui il complesso si articola; l'intero immobile si sviluppa attorno al blocco centrale, diramandosi in tre ali con corridoi e ballatoi per oltre un chilometro di sviluppo.
Gli accessi al piano terra in corrispondenza dei quattro vani scala sono privi di cancelli e di qualsiasi forma di vigilanza per cui è possibile per chiunque entrare in qualsiasi ora all'interno del residence e girare per corridoi e ballatoi.
L'edificio è caratterizzato dunque da una geometria semplice quanto insidiosa: i tre blocchi che lo caratterizzano, disposti ortogonalmente fra loro, consentono la comunicazione orizzontale e verticale, con oltre un chilometro di corridoi e una serie di scale, rendendo impossibile qualsiasi controllo sulle persone che lo frequentano, anche inteso nella sua accezione più normale di controllo condominiale.
La situazione di estremo degrado dell'edificio è ulteriormente aggravata dalla totale inefficienza del sistema dei campanelli e dei citofoni e comunque di sistemi atti a consentire ai residenti un controllo sui visitatori.
Gravi sono anche le deficienze dell'impianto elettrico, sicuramente nelle parti comuni ma presumibilmente anche in parte degli alloggi.
L'impianto antincendio è pressoche scomparso, essendo stata asportata gran parte degli estintori e delle manichette degli idranti.
Nelle scale mancano parte degli infissi interni ed esterni, anche ai livelli più alti, con grave rischio per le persone, che possono ferirsi o precipitare nel vuoto.
La Corte centrale, della quale il progetto prevedeva la sistemazione a verde, si presenta attualmente come terreno incolto, luogo di accumulo delle immondizie che vengono sistematicamente gettate dai ballatoi.
Analoga è la condizione del parcheggio esterno, sul lato ovest.
La vastità e la gravità dci problemi sono in gran parte da imputare, oltre che all'assoluta mancanza di un'adeguata manutenzione, all'elevato carico abitativo che il complesso deve sostenere, sicuramente non previsto all'atto della progettazione, che era stata pensata in funzione dell'originario uso alberghiero cui lo stabile era destinato.

1.3) PROBLEMA SOCIALE

Per ragioni che sono insieme culturali e di oggettiva difficoltà sociale, nelle famiglie di cittadini extracomunitari solo il capofamiglia lavora mentre la moglie e i bambini restano in casa, costantemente confinati negli angusti spazi dei monolocali.
La segregazione, di fatto, di mogli e figli nelle abitazioni determina anche un secondo grave effetto: i bimbi in età prescolare non frequentano (salvo deroglie forzose del Comune) le scuole materne e i nidi dal momento che le madri rimangono in casa e li possono accudire.
Se tuttavia per i bambini tale emarginazione si concluderà comunque una volta raggiunta l'età della scuola dell'obbligo, la condizione della donna resta un grave e irrisolto problema: pochissime conoscono la lingua italiana e, contrariamente a quanto comunemente si crede, non hanno grandi possibilità di comunicare neanche con altre donne pure presenti in Via Garibaldi e provenienti dalla stessa area geografica; sia i pakistani sia i maghrebini, infatti, hanno una struttura organizzativa interna per caste e famiglie e al più spesso per le donne presenti in Via Garibaldi si verifica che all'emarginazione connessa all'impossibilita' di comunicare con persone che parlano altre lingue si aggiunge quella patita a motivo dell'esclusione sociale attuata da persone con le quali, per contro, hanno in comune lingua parlata, usanze, religione, provenienza geografica.
Ne consegue per le cittadine extracomunitarie una situazione di solitudine angosciante cui occorre in tempi brevi dare ristoro con azioni specificamente mirate a renderle in grado di comprendere e farsi comprendere anche da persone esterne all'insediamento, sostenendo una loro più consistente partecipazione alla vita sociale e quindi una maggiore conoscenza delle opportunità, anche di lavoro, che la nostra società propone al mondo femminile.
Inoltre è rilevata la presenza di altri emarginati, come tossicodipendenti, disadattati e persone bisognose di assistenza psichiatrica.
Si consideri ehe, mancando qualsiasi forma di controllo dell'accesso al complesso, la condizione di queste persone viene ad essere soggetta ad ulteriori fattori di rischio per le pressioni psicologiche esercitate da chi, volendo vivere indisturbato fuori dai limiti della legalità, ha estrema facilità ad imporsi proprio alle persone più fragili e meno protette.
In ultimo si evidenzia anche la rilevante presenza di persone senza fissa dimora - specialmente nella stagione invernale - che vivono nelle parti comuni, nei corridoi e nelle scale, cercando riparo.

2) OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DEL PROGETTO

Tutti gli elementi descritti in riferimento alla situazione sociale e alla conformazione geometrica e architettonica dell'edificio sono strettamente correlati tra loro: ogni azione specifica relativa ad uno di questi elementi è complementare all'altra ed il tutto è necessario per risolvere il più ampio problema del complesso immobiliare in Via Garibaldi.
Gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questo progetto si possono riassumere in interventi mirati alla tutela dei residenti1 volti a dissuadere e quindi allontanare i clandestini e gli spacciatori che agiscono all'interno e all'esterno del rasidence; contemporaneamente occorre intervenire dando supporto alle famiglie predisponendo un servizio di consulenza legale, favorendo l'integrazione sociale e la sicurezza psicologica che debbono necessariamente passare attraverso la conoscenza degli strumenti di comunicazione e dei diritti della persona.
L'intervento di tipo strutturale consiste nella separazione dei blocchi che costituiscono il fabbricato.
Si vuole impedire preliminannente che il complesso, aperto sull'esterno per l'assenza di portoni e cancelli, sia di fatto percorribile lungo ogni collegamento orizzontale e verticale: l'oltre chilometro di corridoi e una serie di scale non consentono attualmente alcun tipo di controllo sulle persone che frequentano lo stabile, presenti in numero sicuramente molto maggiore di quello ufficiale.
L'intervento è essenzialmente finalizzato a disincentivare la presenza di clandestini e di autori di atti illeciti, per garantire sicurezza agli abitanti del residence oltre che per dissuadere e gradualmente eliminare le attività criminose.
Nell'ottica dì migliorare la qualità del territorio su cui si inserisce il complesso di cui sì tratta e di garantire sicurezza nelle aree di accesso al residence e negli spazi del vasto porticato, si intende procedere intervenendo sulle aree esterne dello stabile oggetto di intervento, riorganizzando gli accessi, potenziando l'illuminazione esterna e provvedendo all'installazione di sistemi elettronici di rilevamento e registrazione degli accessi.
Un altro importante obiettivo è quello di avviare:


In sintesi gli obiettivi da perseguire sono:

OBIETTIVO 1: Affrontare il problema della sicurezza, intervenendo direttamente sulla struttura con installazioni Idonee ad impedirne l'accesso e la percorribilità incontrollati, recuperando all'uso gli ascensori esistenti, ripristinando i mezzi di primo intervento finalizzati alla prevenzione incendi, eliminando comunque ogni situazione che al momento rappresenta obiettivo pericolo per l'incolumità dei residenti; la presenza di molti bambini accentua la gravità delle situazioni a rischio, già esistenti nell'edificio per la loro naturale incapacità di cogliere la dimensione della pericolosità di certe situazioni.

OBIETTIVO 2: Supportare con interventi di valenza legale le fasce economicamente più deboli al più spesso onerate di costi non pertinenti e comunque non sostenibili se non con sottrazione di risorse economiche necessarie al sostentamento familiare, per la difficoltà se non l'incapacità' di rappresentare adeguatamente i contenuti delle attività per le quali necessitano di assistenza.

OBIETTIVO 3: Intervenire sui problemi specifici della solitudine e dell'emarginazione femminile legati a motivi socio-culturali, cercando di fornire alle donne straniere che vivono in via Garibaldi strumenti per uscire dall'attuale condizione dì isolamento.

Gli interventi all'interno dello stabile sito in Via Garibaldi n. 2, se pur inizialmente concepiti per dare soluzione ai problemi nello stesso emersi, intendono rappresentare tuttavia una proposta per l'intero territorio comunale, con l'ambizione di riqualilicare l'immobile nella accezione della comunità calderarese che deve cominciare a percepirlo come luogo di soluzione di problemi e non di fonte degli stessi.

3) DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGEtto E DELLE AZIONI PREVISTE, DEI DESTINATARI DELLE AZIONI, DELLE MODALITA' ORGANIZZATIVE DI REALIZZAZIONE, DELLE METODOLOGIE ADOTTATE, ECC.

Il progetto della sicurezza è riassumibile in tre azioni fondamentali:

Rif. obiettivo n. 1:

Al piano terra installazione di un cancello d'ingresso e ripristino dei campanelli e dei citofoni per mettere in comunicazione i visitatori con i residenti del residence.
Installazione linea telefonica nell'Ufficio anche per il trasferimento delle immagini presso il Comando di Polizia Municipale atttaverso programmi informatici specifici.
Reinstallazione di elementi idonei alla prevenzione incendi ed eliminazione di situazioni strutturali dì grave pericolosità.
Installazione di porte antipanico agli accessi alle scale dello stabile e di elementi dì chiusura sia verticale sia orizzontale all'interno del residence.
Messa in sicurezza e ripristino di almeno due dei quattro ascensori centrali.
Installazione di telecamere per il monitoraggio degli accessi con impianto TV a circuito chiuso. Le telecamere verranno posizionate in corrispondenza dei pali di pubblica illuminazione posti sulla Via Garibaldi, in prossimità dell'accesso principale al residence, sul lato longitudinale del complesso e sull'area interna, sul retro dell'Hotel Meeting, per il controllo degli spazi retrostanti al residence.
Infine verrà curata l'illuminazione di tutto il sottoportico e delle aree esterne al residence.
Sistemazione delle aree esterne a verde con pulizia delle stesse ed eliminazione di elementi di pericolosità.

Rif. obiettivo n. 2:

Intervento di manutenzione attraverso tinteggiatura e sistemazione muraria, con acquisto di elementi di arredo, di uno spazio da adibire ad uso ufficio, individuato al piano terra del blocco A, a sinistra dell'ingresso centrale, perché vi sia un punto di consulenza legale, fiscale a servizio dei residenti. La postazione verrà organizzata nell'arco della settimana attribuendo ad ogni specialista un giorno ed un orario.

Rif. obiettivo n. 3:

Gestione di corsi di lingua italiana rivolti alle donne straniere presenti nel residence e di corsi specifici mirati a fornire alle donne strumenti per uscire dall'attuale condizione di isolamento (consulenze sul lavoro, consulenze di diritto...). Sono necessari interventi edili di sistemazione dei locali e forniture di arredi e materiale per l'attività didattica.

4) PER I PROGETTI CHE PREVEDONO AZIONI DIVERSE, DI CARATTERE SITUAZIONALE E/0 SOCIALE, CHIARIRE LE MODALITA' CON CUI VERRANNO INTEGRATI E COORDINATI I VARI INTERVENTI:

Per quanto attiene gli obiettivi 2) e 3), va preliminannente evidenziato che il Comune di Calderara di Reno è già presente nello stabile, alcuni giorni della settimana, con collaboratori esterni ed operatori sociali che, in sinergia con l'attuale amministratrice condominiale, operano per un maggior coinvolgimento dei residenti nella soluzione delle problematiche emergenti nel quotidiano, favorendo quella riaggregazione di tipo solidaristico che costituisce la condizione ineludibile affinché l'intervento pubblico possa esplicare piena efficacia.
L'azione di intervento già in corso sarà integrata e potenziata dalla presenza di operatori qualificati quali professionisti in ambito legale e fiscale e docenti di lingua italiana per stranieri.
Le attività dei professionisti indicati consisteranno in:
  1. assistenza e consulenza in materia contrattuale e fiscale relative alle porzioni immoobiliari dello stabile;

  2. assistenza e consulenza per la soluzione delle problematiche che più frequentemente coinvolgono i cittadini extracornunitari (rinnovi permessi di soggiorno, ricongiungirnenti familiari, assegni familiari, ecc.)

  3. approntamento di corsi di alfabetizzazione di italiano per stranieri, con specifica attivazione di corsi per le donne, finalizzati ad eliminare l'attuale stato di emarginazione, favorendo al contempo il loro inserimento nel mondo del lavoro.


L'integrazione e il coordinamento delle attività sopra illustrate saranno garantiti e assicurati attraverso una presenza costante dei professionisti all'interno dello stabile, come meglio illustrato nelle fasi di progetto di cui al successivo punto 7).
Con l'intervento proposto si vuole anche restituire quel decoro di immagine che da troppo tempo manca all'immobile, purtroppo noto alle cronache locali esclusivamente. a motivo degli episodi crirninosi che si sono verificati nel corso del tempo e che connotano il permanere nello stesso di quegli elementi di pericolosità e rischio che costituiscono ulteriore motivo di umiliazione e isolamento delle persone che vi abitano.

5) DESCRIVERE ATTRAVERSO QUALI MECCANISMI 51 PRESUME CHE LE AZIONI PRERVISTE NEL PROGETTO POSSANO PRODURRE CAMBIAMENTI DEL PROBLEMA DI SICUREZZA:
Il coinvolgimento dell'Ente pubblico all'interno dello stabile con azioni ed interventi così mirati ed incisivi contribuirà a far percepire ai cittadini residenti l'autenticità degli intenti dell'Amministrazione comunale, consentendo alla stessa di Svolgere con maggiore efficacia ed in maniera più soddisfacente tutte te attività ed azioni nccessarie per la completa attuazione del complesso Programma di Riqualificazione Urbana progettato per 1'immobile.

6) IL PROGETTO ADOTTA INTERVENTI BASATI SULLA DIFFERENZA Dl GENERE?

Si.
Nella parte introduttiva è stato ben evidenziato lo stato di emarginazione sociale patito dalla donne straniere, sicuramente dovuto alla mancata conoscenza della lingua italiana ed alla organizzazione ìnterna esistente nelle diverse culture ed etnie presenti.
Per incidere su tale situazione e risolvere i problemi connessi a tale emarginazione il progetto prevede, come punto di partenza e ptemessa ineludibile, la predisposizione di corsi di lingua italiana.

7) TEMPI DI REALIZZAZIONE:

Data inizio: ottobre 2002
Data termine: dicembre 2003
Le fasi di realizzazione previste, previa valutazione dello stato di fatto iniziale e monitoraggio dei valori di partenza degli indicatori, sono suddivise come segue:

  Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3
10/2002 - Attivazione della linea telefonica e ripristino della funzionalità dei locali ad uso ufficio e sede dei corsi

- Consolidamento parete esterna al VI piano
Arredo della postazione ad uso ufficio e avvio dell'attività di consulenza Arredo dei locali destinati allo svolgimento dei corsi di lingua italiana e avvio dei corsi stessi
  - Ripristino e messa in sicurezza degli ascensori    
11/2002 - Installazione cancello di ingresso

- Ripristino campanelli e citofoni presso le unità immobiliari

- Installazione di porte antipanico agli accessi alle scale dello stabile e di elementi di chiusura sia orizzontale sia verticale all'interno del residence

- Installazione impianto TV a circuito chiuso e collegamenti connessi

- Installazione impianto di illuminazione del portico e dell'entrata principale
   
4/2003 - Sistemazione aree verdi comuni    
12/2003 Fine lavori    


8) STRUTTURE ORGANIZZATIVE, INTERNE ALL'ENTE, EVENTUALMENTE COINVOLTE NEL PROGETTO, OLTRE AL SETTORE RESPONSABILE

Al progetto parteciperanno la Polizia Municipale ed i Servizi sociali del Comune



9) IL PROGETTO SI INSERISCE IN PROGRAMMI GENERALI, ATTINENTI IL TEMA DELLA SICUREZZA?

Si
L'immobile è già oggetto di un Progetto Pilota per la Sicurezza, finanziato dalla Regione Emilia Romagna con deliberazione della Giunta regionale n. 2528 del 29 dicembre 2000 Assegnazione contributi ai Comuni per la realizzazìone di progetti pilota per la sicurezza urbana.
Gli interventi previsti nel Progetto Pilota sono finalizzati alla realizzazione di locali destinati alla presenza di Forze dell'Ordine ed altri interventi strutturali connessi: consistono in interventi di tipo edilizio finalizzati a disincentivare le attività criminose.
L'azione proposta con il presente progetto è l'indispensabile premessa degli interventi edilizi previsti nel Progetto Pilota: consiste in interventi rivolti alle persone e finalizzati a rimuovere nei resinti quella sensazione di abbandono ed emarginazione che enfatizza i problemi di sicurezza esistenti nello stabile.

10) IL PROGETTO COSTITUISCE ARTICOLAZIONE Dl UNA INIZIATIVA CHE SI SVILUPPA SU PIU' ANNI?

SI
Il presente progetto unitamente al più ampio Progetto Pilota di cui al punto precedente, si inserisce nel "Programma di Riqualificazione Urbana Garibaldi 2", che, data la complessità degli interventi in esso previsti, avrà una attuazione proiettata in un arco temporale di almeno cinque anni.

11) IL PROGETTO RAPPRESENTA LA PUNTUALE RIPETIZIONE DI INIZIATIVE AVVIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI?

NO

12) SISTEMA DI VALUTAZIONE PREVISTA

OBIETTIVO N. 1

Indicatori utilizzati per la valutazione:

1) redazione di un questionario finalizzato all'accertamento degli effetti percepiti dai residenti con riferimento agli interventi sulla struttura

Metodologie previste e modalità di rilevazione:

Il questionario sarà redatto dalla Amministrazione comunale, seguendo la traccia del modello ISTAT, e sarà proposto ai cittadini residenti presso lo stabile a conclusione dei lavori di installazione previsti.

Fasi della valutazione:

I dati relativi delle risposte al questionario saranno trasmessi dai Responsabili del progetto unitamente ad una relazione esplicativa degli obiettivi raggiunti

OBIETTIVO N. 2

Indicatori utilizzati per la valutazione:

1) numero dei nuclei familiari che richiedono consulenza legale e fiscale;
2) natura e tipologia dei servizi richiesti
3) reiterazione della richiesta di consulenza nell'arco temporale previsto



Metodologie previste e modalità di rilevazione:

Parametro di riferimento iniziale sarà il numero dei cittadini residenti in Via Garibaldi 2.
I professionisti incaricati attiveranno un sistema di rilevazione numerica degli interventi richiesti con contestuale individuazione della loro tipologia, redigendo mensilmente una sintetica relazione idonea a dare contenuto agli indicatori previsti.

OBIETTIVO N. 3

Indicatori utilizzati per la valutazione:

1) monitoraggio delle presenze
2) verifica (test orale) delle competenze acquisite dalle partecipanti ai corsi
3) verifica (test scritto) delle competenze acquisite dalle partecipanti ai corsi



Metodologie previste e modalità di rilevazione:

Parametro di riferimento iniziale sarà il numero delle donne extracomunitarie residenti in Via Garibaldi 2.
L'insegnante eseguirà un monitoraggio mensile delle presenze e trimestralmente redigerà uns relazione sull'andamento del corso avendo cura di illustrare il programma svolto ed i risultati ottenuti.

Fasi della valutazione degli obiettivi n. 2) e n. 3):

La valutazione e l'analisi dei dati forniti dai professionisti verrà effettuata trimestralmente dai responsabili del progetto, che avranno cura di trasmettere i dati riassuntivi alla Regione.

13) IL PROGETTO PREVEDE IL COINVOLGIMENTO DI ALTRI SOGGETTI, PUBBLICI E/O PRIVATI, ESTRANEI ALL'AMMINISTRAZIONE LOCALE PROPONENTE?

NO
Gli obiettivi rappresentati sono condivisi dai Carabinieri in forza a Calderara di Reno: attualmente, tuttavia, la postazione non ha un ufficiale espressamente incaricato e l'attuale responsabile non ha titolo per formulare ufficialmente questa condivisione dovendosi rivolgere necessariamente al Comando provinciale.
Per tale motivo, i tempi occorrenti per ottenere l'adesione formale non sono compatibili con quelli previsti per la presentazione del progetto.

14) PIANO DELLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

COSTO TOTALE DEL PROGETTO: € 189.950,00 (euro centoottantanovemilanovecentocinquanta/00)

SPESE CORRENTI: € 35.600,00 (euro trentacinquemilaseicento/00)

SPESE PER INVESTIMENTI: € 154.350,00 (euro centocinquantaquattromilatrecentocinquanta/00)
di cui:
- € 27.100,00 (euro ventisettemilacento/00) per opere/lavori;
- € 119.900,00 (euro centodiciannovemilanovecento/00) per acquisti/forniture;
- € 7.350,00 (euro settemilatrecentocinquanta/00) quali somme a disposizione per minuterie.

Si dichiara l'impegno a realizzare il progetto anche in caso di riduzione della quota percentuale di cofinanziamento regionale e si indica la percentuale minima del 20% al di sotto della quale si rinuncia all'attuazione dell'iniziativa.

Si dichiara inoltre l'impegno a realizzare il progetto anche nel caso in cui venga concesso il contributo regionale solo per le spese correnti e non per quelle di investimento o viceversa, purché rappresentino almeno il 20% del costo dell'intero progetto.

15) IL RICHIEDENTE FRUISCE DI CONTRIBUTI ACCORDATI DA ALTRE AMMISTRAZIONI PUBBLICHE PER LE ATTIVITA' PREViSTE DAL PROGETTO?

NO

15) IL RICHIEDENTE HA GIA' USUFRUITO DI CONTRIBUTI REGIONALI PER AZIONI DI MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA EX ART. 220 BIS COMMA 1 L~R 3/99?

NO


ALLEGATO:
- PREVENTIVO DI SPESA DETTAGLIATO


PREVENTIVO DI SPESA


A) SPESE CORRENTI
Assistenza e consulenza in materia contrattuale e fiscale relative
alle porzioni immobiliari dello stabile
(I.v.a. ed oneri inclusi) € 7.750,00
Assistenza e consulenza per la soluzione delle problematiche relative ai rinnovi
dei permessi di soggiorno, ricongiugimenti familiari, richieste carte di soggiorno
(I.v.a. ed oneri inclusi) € 16.524,00
Corsi di italiano per stranieri, con specifica attivazione di corsi per le donne (I.v.a. ed oneri inclusi) € 7.750,00
Materiale didattico e spese di cancelleria (I.v.a. ed oneri inclusi) € 1.000,00
Funzioni di interpretariato (I.v.a. ed oneri inclusi) € 2.576,00
TOTALE A   € 35.600,00



B) SPESE PER INVESTIMENTI
INTERVENTI OPERE E LAVORI ACQUISTI E FORNITURE DI BENI
1) Installazione cancello di ingresso: fornitura e posa in opera   € 8.400,00
2) Ripristino campanelli e citofoni c/o unità immobiliari   € 22.000,00
3) Installazione linea telefonica € 300,00  
4) Prevenzione incendi: fornitura estintori c/o aree comuni dell'intero plesso   € 10.000,00
5) Installazione di porte antipanico agli accessi alle scale dello stabile e di elementi di chiusura sia in linea verticale sia orizzontale all'interno dello stabile   € 25.000,00
6) Ripristino e messa in sicurezza di n. 2 ascensori € 11.000,00  
7) Intervento impianto TV a circuito chiuso completo di telecamere blindate - monitor interno - sistema di registrazione digitale - sistema informatico - modem - cavo ed opere affini   € 50.000,00
8) Impianto di illuminazione
- opere di canalizzazione e distribuzione rete di alimentazione
- corpi lampade
€ 6.200,00 € 1.500,00
9) Consolidamento parete esterna al sesto piano € 2.600,00  
10) Ripristino della funzionalità dei vani da destinare ad uso ufficio sala per i corsi di lingua italiana € 4.000,00  
11) Acquisto elementi di arredo   € 3.000,00
12) Sistemazione aree verdi comuni € 3.000,00  
TOTALE SPESE PER INVESTIMENTI (I.v.a ed oneri inclusi) € 27.100,00 € 119.900,00
13) Somme a disposizione dell'Amministrazione per minuterie   € 7.350,00
TOTALE B   € 154.350,00
TOTALE COMPLESSIVO (A + B)   € 189.950,00



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